Diventato allenatore del Barcellona nel 2008, ha condotto la squadra alla vittoria di tre campionati, due coppe nazionali, tre Supercoppe di Spagna, due UEFA Champions League (divenendo il sesto a farlo sia da calciatore che da allenatore), due Supercoppe UEFA e due Coppe del mondo per club FIFA; con quattordici trofei vinti in quattro anni è l'allenatore più titolato della storia blaugrana. Dal 2013 al 2016 ha allenato il Bayern Monaco, con cui ha vinto una Supercoppa UEFA, una Coppa del mondo per club (raggiungendo in entrambi i casi il primato personale di vittorie nella competizione), tre campionati tedeschi e due Coppe di Germania. Dal 2016 è alla guida del Manchester City, con cui ha vinto sei Premier League, due FA Cup, quattro League Cup, tre Community Shield, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA.
Con 40 trofei vinti è il secondo allenatore più vincente della storia dietro ad Alex Ferguson (49).
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Centrocampista centrale,[4] era in possesso di ottime doti tecniche e visione di gioco, pur non essendo né molto rapido,[5] né particolarmente dotato sul piano fisico o nel gioco aereo.[6] Abile nel dettare i tempi della squadra con passaggi di prima o lanci lunghi, il suo ruolo principale era quello di regista basso davanti alla difesa.[6]
Allenatore
Durante la sua esperienza al Barcellona, Guardiola utilizzò come modulo di base il 4-3-3 senza centravanti (falso nueve), una tecnica di gioco che richiedeva ad ogni calciatore la partecipazione a tutte le fasi del gioco, producendo molteplici variazioni tattiche. Guardiola è riconosciuto essere il primo e principale utilizzatore dello stile di gioco noto come tiki-taka, basato su un possesso palla di grande qualità, sviluppato soprattutto per vie orizzontali, e sul possesso di posizione, che chiama ogni calciatore ad offrire appoggio al compagno.[7] La grande forza del Barcellona di Guardiola era rappresentata dalla riconquista immediata del pallone o contro-pressing; l'azione era svolta da tutta la squadra attaccando in avanti e nella zona di campo in cui era stata persa la palla. Queste caratteristiche, unite ad una mentalità propositiva a prescindere dal risultato, consacrarono quel Barcellona come una delle squadre più forti di sempre e Guardiola come il terzo allenatore capace di innovare il gioco, così come avevano fatto prima di lui Rinus Michels con il calcio totale e Arrigo Sacchi con il gioco a zona.[8]
Il principio di recupero immediato del pallone ha accompagnato Guardiola anche nelle successive esperienze al Bayern Monaco e al Manchester City, seppur in maniera meno esasperata rispetto al passato; al City, infatti, Guardiola ha ricorso più volte alla verticalizzazione verso il centravanti.[8]
Carriera
Giocatore
Club
Barcellona
Approdato nel settore giovanile del Barcellona dal Gimnàstic de Manresa, vi giocò fino al 1990. Da quell'anno l'allenatore Johan Cruijff lo utilizzò come centrocampista centrale in prima squadra.
Il 1993 e il 1994 terminarono allo stesso modo, con campionati vinti in extremis all'ultima giornata. Affermatosi come importante tassello del centrocampo blaugrana,[4] Guardiola divenne capitano della squadra dopo il ritiro di Bakero.
Il periodo agli ordini dell'allenatore Louis van Gaal fu più avaro nello spettacolo, a dispetto della vittoria di numerosi titoli, come i campionati 1997/98 e 1998/99. Un grave infortunio subito il 31 agosto 2000 lo tenne per qualche mese lontano dai campi di gioco. Altri infortuni gli impedirono di partecipare ai Mondiali di Francia (1998) e di Corea e Giappone (2002).
Guardiola lasciò il Barcellona l'11 aprile 2001, dopo 379 presenze, 224 vittorie, 82 pareggi, 73 sconfitte e 8 cartellini rossi, che fanno di lui il giocatore più espulso della storia Blaugrana a pari merito con Hristo Stoičkov.
Brescia e Roma
Nell'autunno 2001 si trasferì in Serie A, al Brescia del presidente Luigi Corioni e dell'allenatore Carlo Mazzone.[9] L'esperienza fu tuttavia segnata dalla squalifica per doping[10], con l'iberico risultato positivo al nandrolone in due circostanze[11][12]: dopo la squalifica di un anno richiesta dalla Procura[13], nel gennaio 2002 fu sanzionato con quattro mesi di stop.[14][15] A seguito del provvedimento[16], la società lombarda presentò un ricorso che venne respinto[17][18]: il giocatore fece quindi ritorno in campo nella primavera 2002[19], vestendo la fascia di capitano in attesa del rientro di Roberto Baggio.[20]
Per la stagione 2002-03 fu acquistato dalla Roma[21], trovandovi tuttavia poco spazio tanto da fare ritorno a Brescia già nel mercato invernale.[22] Circa la vicenda che ne aveva comportato la squalifica, nel 2005 fu condannato a sette mesi di reclusione dalla giustizia ordinaria nonché al pagamento delle spese processuali e all'ammenda di 9 000 euro[23]: ricorrendo in appello, fu definitivamente assolto nell'ottobre 2007 poiché il fatto non sussisteva.[24]
Dopo l'esperienza in Qatar, Guardiola iniziò un corso di allenatore in Spagna. L'11 agosto 2005 si aggregò al Manchester City per un periodo di prova,[25] ma il 20 agosto rifiuta la proposta dei Citizens.[26] Il 3 gennaio 2006 firmò per i messicani del Dorados di Culiacán, dove trovò Juan Manuel Lillo come allenatore.[27][28] Giocò soltanto il torneo di Clausura 2006 della Primera División messicana, che si concluse nel mese di marzo.
Dopo mesi di inattività, il 14 novembre 2006 annunciò il ritiro dal calcio professionistico.[29]
Tornato a Barcellona, nel club dove aveva mosso i primi passi da giocatore, l'8 giugno 2007 diventa allenatore del Barcellona B.[32] Ottiene la qualificazione ai play-off di Tercera División, essendo giunto primo nel Gruppo 5 - Catalogna. Vincendo i play-off ha conquistato la promozione in Segunda División B.
Barcellona
L'8 maggio 2008, a 37 anni, viene promosso al ruolo di allenatore della prima squadra dal presidente Joan Laporta, succedendo a Frank Rijkaard.[33] Sotto la sua guida tecnica, la squadra catalana raggiunge la media realizzativa di tre gol a partita. Il 13 maggio 2009 vince il suo primo trofeo da allenatore, la Coppa del Re (la venticinquesima della storia blaugrana), battendo in finale l'Athletic Bilbao per 4-1. Tre giorni più tardi, dopo aver guidato la classifica per quasi tutta la stagione, si aggiudica matematicamente anche il suo primo campionato spagnolo da allenatore, grazie alla sconfitta subita nell'anticipo dal Real Madrid ad opera del Villarreal.[34] Anche in Champions League il rendimento è molto alto e, dopo aver eliminato in semifinale il Chelsea con un 1-1 nel ritorno con un arbitraggio discusso del norvegese Tom Henning Øvrebø,[35][36][37][38] la squadra catalana batte nella finale di Roma il Manchester Utd per 2-0. Guardiola centra così la conquista del triplete al suo primo anno in panchina. Nelle interviste a bordo campo al termine della finale di Champions League dedica il titolo appena vinto al neo-ritirato Paolo Maldini.[39][40][41]
Il 21 agosto 2010 vince per la seconda volta consecutiva la Supercoppa di Spagna, battendo il Siviglia per 4-0. Il 3 gennaio 2011 si piazza al secondo posto dietro a José Mourinho come miglior allenatore dell'anno del 2010 dall'IFFHS,[43] dopo sette giorni arriva un nuovo prestigioso riconoscimento individuale: Guardiola si piazza terzo, dietro a José Mourinho e Vicente del Bosque, nella graduatoria per il FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile.[44] Il 23 febbraio il sito ufficiale del club catalano annuncia il rinnovo del contratto di Pep fino al 30 giugno 2012.[45][46] Il 20 aprile perde la finale della Coppa del Re contro gli storici nemici del Real Madrid. I blaugrana si rifaranno il 3 maggio conquistando la finale di Champions League, sconfiggendo in semifinale proprio i galacticos.[47] Dopo otto giorni conquista anche la terza Liga consecutiva dopo il pareggio per 1-1 col Levante. Il 28 maggio conquista la sua seconda Champions League da allenatore del Barcellona battendo il Manchester Utd per 3-1 nella finale di Wembley.
Il 17 agosto dello stesso anno, conquistando la terza Supercoppa di Spagna della sua carriera, eguaglia Johan Cruijff come allenatore più vincente della storia blaugrana con 11 successi. Il sorpasso avviene qualche giorno più tardi, il 26 agosto, con la conquista della Supercoppa UEFA. Il 18 dicembre 2011 vince la seconda Coppa del mondo per club della sua gestione battendo in finale il Santos per 4-0 e salendo così a quota 13 titoli conquistati su 16 competizioni disputate in appena tre stagioni e mezzo. Nel 2011 conquista il FIFA World Coach of the Year degli allenatori di calcio maschile.[48] Dopo la sconfitta nello scontro diretto contro il Real Madrid – quando mancavano ancora cinque turni di campionato – e l'eliminazione dalla Champions League per mano del Chelsea in semifinale, il 27 aprile 2012 annuncia di voler abbandonare la carica di allenatore del Barcellona al termine della stagione, lasciando la panchina al suo vice Tito Vilanova.[49][50] Il presidente Sandro Rosell ha dichiarato: «Per Guardiola proveremo gratitudine eterna».[51]. Il 25 maggio seguente, grazie alla vittoria nella Coppa del Re per 3-0 sull'Athletic Bilbao, conquista il suo quattordicesimo e ultimo trofeo alla guida della società catalana. Il 18 giugno Tito Vilanova gli subentra ufficialmente come nuovo tecnico del Barcellona.
Bayern Monaco
Il 16 gennaio 2013 Guardiola viene annunciato come nuovo allenatore del Bayern Monaco in sostituzione di Jupp Heynckes, che si sarebbe ritirato al termine di quella stagione.[52] Esordisce in gare ufficiali affrontando il Borussia Dortmund in occasione della Supercoppa di Germania, perdendola. Il 30 agosto vince ai tiri di rigore la Supercoppa UEFA contro il Chelsea, aggiudicandosi il quindicesimo titolo da allenatore, il primo con una squadra diversa dal Barcellona.[53] Con tre successi, realizza il record di vittorie per un allenatore nella competizione. Il 21 dicembre 2013 la squadra di Pep Guardiola, si aggiudica l'ultimo trofeo dell'anno, battendo per 2-0 i marocchini del Raja Casablanca nella finale della Coppa del mondo per club.[54] Il 24 marzo 2014 il Bayern di Guardiola si laurea campione di Germania con sette turni d'anticipo, vincendo il campionato tedesco.[55] Il 29 aprile viene eliminato in semifinale di UEFA Champions League dal Real Madrid. Il 17 maggio Guardiola mette in bacheca la Coppa di Germania, grazie al successo per 2-0 ai supplementari nella finale contro il Borussia Dortmund.[56]
Il secondo anno di Guardiola alla guida dei bavaresi comincia male, con la sconfitta nella Supercoppa di Germania, di nuovo contro il Borussia Dortmund, stavolta per 0-2. Il 26 aprile 2015 il tecnico spagnolo vince il secondo campionato di fila alla guida del club bavarese. Dopo due giorni, la squadra viene eliminata in semifinale di Coppa di Germania dal Borussia Dortmund. Il 12 maggio viene eliminata in semifinale di UEFA Champions League dal Barcellona.
Il 1º agosto il tecnico iberico perde per la terza volta consecutiva la Supercoppa di Germania, stavolta contro il Wolfsburg ai tiri di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull'1-1. Il 17 dicembre annuncia che non rinnoverà il contratto con il club, in scadenza a giugno.[57] Il 14 maggio vince per la terza volta il campionato tedesco e una settimana dopo, per la seconda volta, la Coppa di Germania; in Champions League il Bayern si ferma in semifinale, eliminato dall'Atlético Madrid. Al termine della stagione, come annunciato ufficialmente a inizio febbraio, si chiude l'esperienza di Guardiola al Bayern Monaco.
Manchester City
Il 1º febbraio 2016 viene annunciato come nuovo allenatore del Manchester City, in sostituzione di Manuel Pellegrini, con decorrenza dalla stagione successiva. Lo spagnolo firma un contratto triennale.[58] Il 28 agosto successivo diviene il primo allenatore del club a vincere le prime cinque partite stagionali, stabilendo un primato per il Manchester City.[59] Chiude la prima stagione senza vincere titoli, con la squadra eliminata al quarto turno della Coppa di Lega inglese dal Manchester United, in UEFA Champions League agli ottavi di finale dal Monaco e nella Coppa d'Inghilterra in semifinale dall'Arsenal, per poi chiudere il campionato al terzo posto. La seconda stagione di Guardiola sulla panchina dei Citizens si rivela ben più soddisfacente di quella precedente. Il 13 dicembre 2017, battendo per 4-0 lo Swansea, il Manchester City centra la quindicesima vittoria consecutiva e stabilisce un nuovo primato per il campionato inglese;[60] la striscia di successi si interrompe il 31 dicembre, con il pareggio per 0-0 sul campo del Bournemouth, ma le 18 vittorie consecutive permettono a Guardiola di realizzare il miglior inizio di stagione dopo 20 turni nella storia dei cinque maggiori campionati europei, con 18 vittorie e 2 pareggi.[61] A febbraio l'allenatore catalano vince il primo trofeo con il City, la Coppa di Lega.[62] Qualche mese dopo, il 15 aprile, arriva anche l'aritmetica certezza della vittoria della Premier League.[63] Deludente è, invece, il cammino del City in UEFA Champions League, chiusosi ai quarti di finale, e quello in FA Cup, con l'eliminazione al quinto turno. Il 17 maggio 2018 Guardiola rinnova fino al giugno 2021 il contratto con la società inglese.[64]
La terza stagione dello spagnolo al Manchester City si apre con la vittoria nel Supercoppa d'Inghilterra. In campionato l'annata è caratterizzata da un serrato duello con il Liverpool, che si conclude solo all'ultima giornata in favore della squadra di Manchester, che così si aggiudica il titolo per la seconda volta consecutiva, un fatto che non si verificava in Premier League da dieci anni. In Coppa di Lega inglese e in Coppa d'Inghilterra arrivano altri due successi: Guardiola diventa così il primo allenatore nella storia del calcio inglese a centrare un treble domestico. La vittoria della supercoppa nazionale rende il Manchester City la prima squadra inglese capace di vincere tutti i trofei nazionali in una stagione,[65] mentre in UEFA Champions League il cammino della squadra si arresta ai quarti di finale.[66] La quarta stagione di Guardiola alla guida dei Citizens si apre con la vittoria della Supercoppa d'Inghilterra[67] e prosegue con il trionfo in Coppa di Lega, mentre in UEFA Champions League giunge la terza eliminazione consecutiva ai quarti di finale e il campionato viene concluso al secondo posto.
^ab Bencivenga Marco, Olivero Giovanni Battista, Guardiola sposa il Brescia, su La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 2001. URL consultato il 10 ottobre 2021.
^Comunicato ufficiale n. 233 (PDF), su legaseriea.it, 24 gennaio 2002, p. 5. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
^Pep emigra in Messico, su tuttomercatoweb.com, 10 dicembre 2005. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
^Guardiola firma per i Los Dorados, su tuttomercatoweb.com, 3 gennaio 2006. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
^Si ritira Pep Guardiola, su tuttomercatoweb.com, 14 novembre 2006. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
^Bayern Monaco vince Coppa di Germania, su gazzetta.it, 17 maggio 2014. URL consultato il 10 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2014).
^(EN) David Clayton, GUARDIOLA SETS NEW CITY RECORD, su mancity.com, 29 agosto 2016. URL consultato il 30 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2016).
La meva gent, el meu futbol, di Josep Guardiola, trascritto da Miguel Rico y Luís Martín. 2001, Edito da Edecasa (Grupo Z), Colección Sport. Depósito legal: B-17.637-2001.