Questa è una lista dei giornalisti uccisi in Europa, suddivisa per paesi in cui sono avvenuti i decessi.
Nonostante i giornalisti del continente lavorino generalmente in buone condizioni, si sono succeduti negli anni diversi casi di giornalisti uccisi per il lavoro svolto, e molti dei responsabili rimangono tuttora impuniti.[1] La lista include anche alcuni paesi intercontinentali, come Turchia, Russia e Kazakistan.
Abcasia
Alexandra Tuttle, una corrispondente del Wall Street Journal, è stata uccisa il 22 settembre 1993 quando l'aereo militare su cui volava è stato colpito da un missile terra-aria abcasiano.[2]
Georgy Chanya, corrispondente di Resonants, è stato ucciso il 26 maggio 1998 mentre copriva i combattimenti fra ribelli abcasiani e guerriglieri georgiani vicino a Gali.[4]
Adil Bunyatov, cameraman per Reuters TV e la Turan Information Agency, è stato ucciso il 17 marzo 1995 mentre riprendeva un attacco dell'esercito, ordinato dal governo azero, ai danni di un corpo di polizia che si era ribellato al governo.[6][7]
Elmar Huseynov, fondatore e redattore del settimanale indipendente d'opposizione Monitor, è stato assassinato a colpi d'arma da fuoco nel suo appartamento a Baku il 2 marzo 2005, dopo aver ricevuto varie minacce per il suo lavoro.[10][11]
Il giornalista indipendente Rafiq Tağı, che collaborava con la filiale azera di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), è morto in un ospedale di Baku il 21 novembre 2011, dopo essere stato pugnalato due giorni prima per l'odio suscitato da un suo articolo considerato troppo critico nei confronti dell'Islam,[12][13] per il quale era stato condannato a quattro anni di carcere dalla corte azera nel 2007.[14]
Novruzali Mammadov, direttore del giornale taliscioTalyshi Sado, è morto il 17 agosto 2009 nell'ospedale del Servizio penitenziario del Ministero della Giustizia dell'Azerbaigian, dove era stato privato della necessaria assistenza medica e nel quale era stato incarcerato dietro l'accusa di essere stato pagato dall'Iran per pubblicare il suo giornale, rivolto alla minoranza etnica di talisci residenti in Azerbaigian.[15][16]
Il giornalista Dzmitryj Zavadski, cameraman personale del presidenteAljaksandr Lukašėnka, è scomparso e probabilmente morto il 7 luglio 2000. Il 14 marzo 2002 sono state condannate quattro persone con l'accusa di averlo rapito, ma, dal momento che il corpo non è mai stato ritrovato, non c'è stata alcuna sentenza per omicidio; i mandanti del rapimento, allo stesso modo, non sono mai stati identificati.[20][21] Zavadski è stato dichiarato morto il 28 novembre 2003.[22]
Aleh Bjabenin, co-fondatore e direttore del sito web di opposizione politica Charter 97, è stato trovato impiccato all'interno della sua abitazione estiva a Minsk il 3 settembre 2010, ma dal momento che non è stato trovato alcun messaggio lasciato dal giornalista l'ipotesi del suicidio è stata ritenuta dubbia.[23][24][25]
Bosnia ed Erzegovina
Durante le guerre jugoslave, tra il 1991 e il 1995, sono rimasti uccisi 75 giornalisti:[26]
Il 1º maggio dello stesso anno, sempre vicino a Mostar, a causa dello scoppio di una mina rimangono uccisi i giornalisti Bryan Brinton e Francis William Tomasic, mentre lo scrittore e giornalista William Vollmann rimane ferito.[29]
Bulgaria
Il conduttore e autore radiofonico Bobi Cankov, che si era occupato a lungo dei crimini legati alla mafia bulgara, è stato assassinato nel centro di Sofia il 5 gennaio 2010.[30][31]
Viktorija Marinova, una giornalista televisiva che stava cercando di fare luce su un sospetto caso di corruzione legato all'attribuzione dei fondi europei, è stata violentata e uccisa nella città di Ruse; il suo cadavere è stato ritrovato il 7 ottobre 2018.[32][33][34]
Cipro
Il giornalista turco-cipriotaKutlu Adalı è stato assassinato a colpi d'arma da fuoco fuori dalla sua abitazione a Nicosia, il 6 luglio 1996.[35] L'omicidio è stato rivendicato dalla "Brigata della vendetta turca" (TİT),[36] ma nessuno è stato mai condannato; secondo la vedova del giornalista, inoltre, gli indizi sull'omicidio sono stati fatti sparire e non è stata condotta alcuna indagine.[37]
Croazia
Secondo l'Associazione dei giornalisti croati (HND) almeno 14 giornalisti sono stati uccisi in Croazia durante le guerre jugoslave (1991–1995); secondo Balkan Insight sono stati uccisi anche 13 giornalisti stranieri.[38]
I reporter di guerra russi Viktor Nogin e Gennadij Kurinnoj, della VGTRK, sono stati uccisi, probabilmente da ribelli serbi, il 1º settembre 1991.[38]
Il giornalista croato Siniša Glavašević è stato pestato e giustiziato dalle forze paramilitari serbe, insieme a centinaia di altre persone, tra il 18 e il 20 novembre 1991, durante la battaglia di Vukovar, e il suo corpo è stato recuperato nel 1997 da una fossa comune vicino al villaggio di Ovčar.[43][44]
Il fotografo croato Pavo Urban da un frammento di granata durante un bombardamento a Ragusa il 6 dicembre 1991.[45]
Danimarca
Kim Wall, giornalista freelance svedese, è stata violentata e uccisa dall'inventore Peter Madsen a bordo del suo sommergibile privato, il UC3 Nautilus, la sera tra il 10 e l'11 agosto 2017. Madsen è stato in seguito condannato all'ergastolo per l'omicidio della giornalista.[46][47]
Francia
Francisco Javier Galdeano, corrispondente di Egin in Iparralde, è stato assassinato a Saint-Jean-de-Luz il 30 maggio 1985.[48]
Il giornalista e saggista Nicolas Giudici è stato ucciso in Corsica il 16 giugno 2001. Gli investigatori hanno escluso il movente politico o mafioso, e il Fronte di Liberazione Nazionale Corso ha negato ogni responsabilità. Un uomo, responsabile di alcune rapine, è stato sospettato dell'omicidio, ma è stato ucciso prima del processo.[49]
David Bolkvadze, un giornalista georgiano di Worldwide Television News è stato ucciso a Khobi il 28 ottobre 1993 mentre seguiva la guerra civile in Georgia[57]
Askhat Sharipjanov, un editor del sito Navigator, è stato investito da una macchina ad Almaty il 20 luglio 2004. Il guidatore è stato condannato per violazioni del codice della strada e guida pericolosa, ma secondo i colleghi di Sharipjanov si sarebbe trattato di un omicidio su commissione.[81]
Gennady Pavlyuk (pseudonimo: Ibragim Rustambek), caporedattore di Bely Parokhod, è morto in un ospedale ad Almaty il 22 dicembre 2009, sei giorni dopo essere caduto da un edificio con le mani e le braccia legate con nastro adesivo. Due persone sono state condannate per il suo omicidio.[82]
Kosovo
Durante la guerra del Kosovo, e in seguito ad essa, sono scomparsi almeno sette giornalisti serbi che si ritiene siano morti in Kosovo.[83]
Il giornalista Bekim Kastrati è stato ucciso con colpi di arma da fuoco il 19 ottobre 2001 mentre si trovava in auto con altri due uomini, uno dei quali è morto poco dopo all'ospedale. Il movente dell'omicidio non è stato ancora chiarito.[85]
Il giornalista Bardhyl Ajeti è morto il 28 giugno 2005 in un ospedale di Milano dopo che qualcuno, non ancora identificato, gli aveva sparato in auto il 3 giugno precedente in Kosovo.[86]
Lettonia
Gundars Matiss è morto il 28 novembre 2001 in seguito alle ferite riportate in un attacco subito il 15 novembre.[87]
Lituania
Il giornalista Vitas Lingis, editore del quotidiano Republica che stava investigando dei casi di corruzione della criminalità lituana, è stato ucciso il 12 ottobre 1993.[88]
Malta
La giornalista malteseDaphne Caruana Galizia, che aveva apertamente condannato la corruzione della politica maltese, è stata uccisa il 16 ottobre 2017 in un attentato da un'autobomba.[89]
Ossezia del Sud
Alexander Klimchuk (capo di Caucasus Images) e Grigol Chikhladze (freelance e membro di of Caucasus Images) sono stati uccisi il 10 agosto 2008 mentre tentavano di entrare a Tskhinvali.[90][91]
Polonia
Il giornalista investigativo Łukasz Masiak è stato pestato a morte nella città di Mława il 14 giugno 2015.[92]
Regno Unito
Ross McWhirter, cofondatore del Guinness dei primati, è stato assassinato a Londra dal Provisional Irish Republican Army (IRA) il 27 novembre 1975; McWhirter aveva offerto una ricompensa a chiunque avesse fornito informazioni utili per la cattura dei responsabili di alcuni recenti attentati rivendicati dalla stessa IRA.[93]
Lo scrittore bulgaro Georgi Markov, che lavorava come giornalista per la BBC e si era mostrato critico nei confronti del governo di Todor Živkov, è morto l'11 settembre 1978 dopo essere stato avvelenato con un ombrello bulgaro qualche giorno prima.[94]
La giornalista e conduttrice della BBCJill Dando è stata assassinata a Londra il 26 aprile 1999 con un colpo di pistola alla testa. Il caso è irrisolto.[95]
Il 18 aprile 2019 la giornalista investigativa Lyra McKee è stata uccisa da un colpo di arma a fuoco alla testa a Derry, in Irlanda del Nord, durante degli scontri fra manifestanti repubblicani e polizia.[98] In una comunicazione al quotidiano The Irish News il gruppo paramilitare New IRA si è assunto la responsabilità dell'attacco e ha offerto le proprie scuse.[99]
Romania
Due giornalisti sono stati uccisi, e altri feriti, durante la rivoluzione che portò alla caduta di Nicolae Ceaușescu:
La giornalista serba Dada Vujasinović è stata trovata morta nel suo appartamento l'8 aprile 1994; inizialmente considerato un suicidio, il decesso è stato ritenuto un caso di omicidio a partire dal gennaio 2009, ma nessun colpevole è stato ancora individuato.[104]
Slavko Ćuruvija, editore e direttore del Dnevni Telegraf e dell'Evropianin, è stato assassinato a Belgrado l'11 aprile 1999.[105] Pur essendo in corso un processo, secondo Veran Matić, presidente della Commissione d'indagine sugli omicidi dei giornalisti in Serbia, il collegio giudicante avrebbe già deciso di «assolvere gli imputati».[106]
Il giornalista Luka Popov è stato ucciso nella sua abitazione nel villaggio di Srpski Krstur il 16 giugno 2016.[110] Alcuni giorni dopo sono state arrestate tre persone per l'omicidio del giornalista.[111]
Slovacchia
Il 25 febbraio 2018, il giornalista investigativo slovacco Ján Kuciak e la sua fidanzata sono stati trovati morti nella loro abitazione a Veľká Mača, nella Slovacchia occidentale.[112] Il giornalista, che scriveva per il sito web d'informazione Aktuality.sk, si era occupato di casi di corruzione e truffe riguardanti l'assegnazione dei fondi dell'Unione europea,[112] e prima di morire stava lavorando ad una bozza per una storia che avrebbe collegato degli esponenti del governo del Primo ministroRobert Fico a degli uomini d'affari italiani della 'ndrangheta.[113]
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In seguito all'omicidio del giornalista armenoHrant Dink a Istanbul del 19 gennaio 2007, sono state pubblicate varie liste di giornalisti uccisi in Turchia a partire dal XX secolo. Una di queste liste è stata redatta dall'Associazione dei giornalisti turchi (in turcoTürkiye Gazeteciler Cemiyeti): essa contiene 64 nomi di giornalisti uccisi dal 1909 al 2015.[119][120] Secondo la lista pubblicata dalla "Piattaforma solidale con i giornalisti imprigionati" (in turcoTutuklu Gazetecilerle Dayanışma Platformu, TGDP) nell'aprile 2012, invece, sarebbero 112 i giornalisti morti in Turchia (dal 1909 al 2010).[121]
Ucraina
Durante la presidenza di Leonid Kučma, tra il 1994 e il 2005, vari giornali d'opposizione sono stati chiusi e diversi giornalisti sono morti in circostanze misteriose:[122][123][124]
13 marzo 1997 – Petro Ševčenko, inviato del quotidiano di Luhans'kKyjivskije Vedomosti che aveva scritto vari articoli sui dibattiti tra il sindaco di Luhans'k e il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU), è stato trovato impiccato in un edificio abbandonato di Kiev.[126]
11 agosto 1997 – Borys Derevjanko, direttore del giornale ucraino Večernjaja Odessa, ucciso con due colpi di arma da fuoco.[126]
16 maggio 1999 – Ihor Bondar, direttore dell'emittente televisiva AMT, è stato ucciso da degli uomini armati in un'auto in corsa, nel quartiere residenziale di Odessa, insieme a Boris Vichrov, il giudice che presiedeva la corte della città.[126]
24 giugno 2001 – Oleh Breus, editore del settimanale XXI Vek, è stato assassinato fuori dalla sua abitazione a Luhans'k. Breus, che era sopravvissuto a un tentato omicidio già nel dicembre del 2000, e i suoi colleghi avevano ricevuto varie minacce nei mesi precedenti all'uccisione.[126]
7 luglio 2001 – Ihor Aleksandrov, direttore dell'emittente radiotelevisiva di Slov"jans'kTOR, è morto per le ferite riportate il 3 luglio quando quattro uominilo hanno pestato nel suo ufficio con delle mazze da baseball. I media locali hanno suggerito che il movente dell'aggressione possa essere ricondotto alle investigazioni portate avanti da Oleksandrov su corruzione e criminalità organizzata.[126][129]
27 novembre 2002 – Mychajlo Kolomec, cofondatore dell'Ukrainian News Agency, è stato trovato impiccato a un albero in Bielorussia.[130]
14 dicembre 2003 – Volodymyr Karačevcev, presidente dell'Unione Regionale Indipendente dei giornalisti ucraini, è stato trovato morto nella sua abitazione a Melitopol'. La polizia non ha escluso la possibilità che si sia trattato di omicidio.[126][131]
3 marzo 2004 – Jurij Čečyk, direttore di Radio Yuta a Poltava, è rimasto ucciso in circostanze misteriose in un incidente stradale mentre si stava dirigendo ad un incontro coi direttori esecutivi del ramo ucraino di Radio Free Europe, che si era mostrato spesso critico nei confronti del governo ucraino.[126]
Agosto 2010 – Vasil' Kliment'jev, giornalista investigativo e direttore del giornale di CharkivNovy Stil che stava indagando su dei casi di corruzione, è scomparso ad agosto e la polizia ritiene che sia stato ucciso.[132][133]
17 giugno 2014 – Il giornalista russo Igor' Korneljuk e il tecnico del suono Anton Vološin sono morti, secondo quanto riferito da un portavoce della Repubblica Popolare di Lugansk, a causa di colpi di mortaio durante uno scontro armato organizzato dalle forze ucraine vicino al confine russo.[137][138]
29 giugno 2014 – Anatoij Kljan, cameraman russo per l'emittente televisiva Pervyj kanal, è stato colpito allo stomaco quando le forze ucraine hanno iniziato a sparare contro l'autobus su cui si trovava, vicino alla base militare di Donec'k, ed è morto poco dopo. Kljan si trovava su un autobus pieno di madri di soldati, intenzionate a negoziare con l'esercito ucraino per ottenere un congedo per i loro figli.[139][140]
Novembre 2014 – Il giornalista Aleksandr Kučinskij e sua moglie sono stati accoltellati nella loro abitazione di Bohorodičnoja, vicino a Slov"jans'k.[141]
20 febbraio 2015 – Serhij Nikolajev, fotoreporter per l'agenzia di stampa Rossija Segodnja, è rimasto ucciso da un colpo di mortaio mentre stava riprendendo uno scontro armato nella periferia di Donec'k.[142]
Marzo 2015 – Olga Moroz, caporedattrice del Netešinskij Vestnik, è stata trovata morta nel suo appartamento mostrando segni di violenza.[143][144]
16 aprile 2015 – Oles Buzina, scrittore e giornalista filo-russo, è stato assassinato davanti alla sua abitazione a Kiev.[145]
13 marzo 2022 - Brent Renaud, giornalista, documentarista e fotoreporter statunitense, ucciso da un colpo d'arma da fuoco alla nuca mentre si trovava nella città di Irpin'.[148]
Note
^ab(EN) Gian-Paolo Accardo, Europe is not so safe for journalists, su europeandatajournalism.eu, VoxEurop/EDJNet, 24 ottobre 2017. URL consultato il 29 agosto 2018.
^(EN) Branko Lozančić, 27th anniversary of Gordan Lederer’s death marked, su glashrvatske.hrt.hr, The Voice of Croatia, 10 agosto 2018. URL consultato l'11 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
^(EN) Nick Vogel, su newseum.org, The Freedom Forum Journalists Memorial. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2002).
^(TR) Öldürülen Gazeteciler, su tgc.org, Türkiye Gazeteciler Cemiyeti. URL consultato il 22 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
^Si può trovare una lista simile ad opera dell'Associazione dei giornalisti contemporanei in Turchia: (TR) Öldürülen Gazeteciler, su cgd.org, Çağdaş Gazeteciler Derneği (archiviato il 22 ottobre 2018).
^ Craig Unger, La vendetta di Putin, in Casa di Trump, casa di Putin. La storia segreta di Donald Trump e della mafia russa, La Nave di Teseo Editore, 2018.
^ Andrea Riscassi, Omicidio Gongadze: sapremo mai la verità?, su andreariscassi.it, 23 luglio 2010. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2019).