Si formò presso il Centro di formazione per giornalisti di Parigi (anno 1968)[2] e laureato in sociologia. Era un frammassone, iniziato nel 1986 in una loggia facente parte di Le Droit Humain[3].
Lavorò per Europe 1 e Le Figaro[4]. Nel 1982, è diventato direttore della comunicazione del sindaco di Clermont-Ferrand, Roger Quilliot[4], prima di diventare capo dello staff di Serge Godard, senatore del Puy-de-Dôme e sindaco di Clermont-Ferrand dal 1997 al 2014.
Renaud è stato, tra l'altro, fondatore del festival "Rendez-vous du carnet de voyage de Clermont-Ferrand" nel 2000, direttore della rivista Auvergne Architectures dal 1990[5] e presidente dell'associazione "Les Rencontres de la francophonie" aventi lo scopo di promuovere e conservare la lingua francese in tutte le sue forme[6].
Appassionato di viaggi, si è impegnato nella realizzazione di carnet de voyage, diari di viaggio, ed ha viaggiato con la sua famiglia in Asia centrale per diversi mesi tra il 2010 e il 2011[7], oltre ad avere visitato più di 70 paesi durante la sua vita di viaggiatore[8].
Il 7 gennaio 2015, Michel Renaud si è recato insieme a Gérard Gaillard a Parigi alla redazione del Charlie Hebdo, per restituire alcuni disegni a Cabu, direttore del periodico, che era stato l'ospite d'onore della quindicesima edizione del "Rendez-vous du carnet de voyage" e si trovava ancora nella redazione durante l'attacco che lo ha visto vittima e che ha sterminato 12 persone[9].
Il 12 gennaio 2015, è stato pubblicato sul quotidiano Libération un omaggio a Renaud da parte di autori e fumettisti[10].
È stato sepolto il 14 gennaio 2015 a Villeneuve in Aveyron, dove possedeva una casa di famiglia, dopo una cerimonia religiosa nella cattedrale di Clermont, presieduta dall'Arcivescovo di Clermont-Ferrand, monsignor Hippolyte Simon, alla cerimonia era presente, tra gli altri, il sindaco della città, Olivier Bianchi[11].
Durante la settimana del 15 gennaio 2015, il primo ministro Manuel Valls ha scritto una lettera alla moglie del giornalista, Gala Romanov, annunciandole che Michel Renaud è stato conferito il titolo di "Cavaliere dell'ordine nazionale della Legion d'onore postumo"[12].
Dopo l'attacco del 7 gennaio 2015, è stata realizzata una mostra delle fotografie di Renaud presso la galleria d'arte Vashchenko di Homel', la città bielorussa dove è nata sua moglie Gaia.