Al posto di Chiambretti era stato inizialmente chiamato Fiorello, che in seguito rifiutò.
I 34 partecipanti furono suddivisi in due sezioni: i Campioni, composta da 20 artisti di chiara fama, e i Giovani, formato da 14 artisti emergenti.
L'edizione venne vinta dall'inedito duo Giò Di Tonno e Lola Ponce con il brano Colpo di fulmine (brano composto da Gianna Nannini) per la sezione Campioni e dai Sonohra con il brano L'amore per la sezione Giovani.
Quest'edizione fu tuttavia poco fortunata dal punto di vista degli ascolti: con il 35,64% di share, infatti, è ad oggi la meno vista di sempre. Per la seconda volta nella sua storia, il Festival di Sanremo fu superato negli ascolti da un altro programma: la serata del venerdì fu infatti battuta dalla quinta puntata della seconda stagione della fiction I Cesaroni, in onda su Canale 5. È l'ultima edizione del Festival condotta da Baudo, che detiene il record di edizioni di Sanremo presentate (13).
Loredana Bertè fu esclusa dalla gara con motivazione di plagio, in quanto Musica e parole era risultata identica al brano L'ultimo segreto, inciso nel 1988 da Ornella Ventura e scritto dagli stessi autori di quello della Bertè[1].
Serate e regolamento
Prima serata
Si sono esibiti 10 Campioni e 7 Giovani con votazione della Giuria demoscopica: sono quindi stati eliminati 3 Giovani, mentre non sono state rese note le graduatorie della sezione Campioni.
Si sono esibiti 10 Campioni e 7 Giovani con votazione della Giuria demoscopica: sono quindi stati eliminati 3 Giovani, mentre non sono state rese note le graduatorie della sezione Campioni.
Si sono esibiti gli 8 Giovani rimasti, il cui vincitore è stato determinato dal televoto (30%), dalla Giuria demoscopica (50%) e dalla Giuria di qualità (20%).
Si sono esibiti i 19 Campioni e il vincitore è stato determinato dai voti del televoto (30%), della Giuria demoscopica (50%) e della Giuria di qualità (20%) accumulati nel corso delle cinque serate.
Peppe Vessicchio per Mietta, Sergio Cammariere, Tricarico, Michele Zarrillo, Giua e Rosario Morisco, gli ospiti Gianni Morandi, Fiorella Mannoia ed Elio e le Storie Tese
La scenografia del Festival è stata curata per la tredicesima volta dallo scenografo Gaetano Castelli, che per l'occasione ha creato una scenografia classica ma allo stesso tempo particolare, in quanto celava botole e pedane mobili a seconda dell'esigenza; essa era inoltre caratterizzata da un particolare effetto che permetteva all'orchestra di sollevarsi da terra e da un grosso diamante in plexiglas, presente al centro del palco e incorniciato da un grande ledwall, sopra al quale si esibivano i cantanti. Lo sfondo della scenografia cambiava inoltre ogni sera, mentre il palco era sempre arricchito da diverse decorazioni floreali.
Ascolti
Risultati di ascolto delle varie serate, secondo rilevazioni Auditel.
Il picco di share si è registrato nel momento della proclamazione della canzone vincitrice col 74,54%. In concomitanza con il turno infrasettimanale del campionato di Serie A, il 27 febbraio il Festival non andò in onda.[2]
DopoFestival
Il DopoFestival è andato in onda dal teatro del Casinò di Sanremo ed è stato condotto da Elio e le Storie Tese, che hanno intrattenuto il pubblico e rivisitato a modo loro alcuni brani in gara insieme a Lucilla Agosti, che si è occupata delle interviste ai cantanti, e l'imitatrice Lucia Ocone, che ha proposto imitazioni di Mina, Sergio Cammariere, Loretta Goggi e Barbra Streisand. Ad ogni puntata venivano sorteggiati dei giornalisti che potevano esprimere un loro giudizio sul Festival e sulle canzoni in gara. Il programma, trasmesso ad orari ovviamente 'notturni', è ricordato come uno dei più brillanti ed intelligenti prodotti della tv italiana di sempre. È stato l'ultimo Dopofestival ad andare in onda su Rai 1 prima del suo ritorno nel 2016 (nel 2014 e 2015 fu trasmesso in streaming sul sito Rai.tv).
Per tutte le vendite e le certificazioni dei singoli di Sanremo 2008: LE CIFRE DI VENDITA - 2008 (PDF), su musicaedischi.it, Musica e Dischi, p. 10. URL consultato il 13 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2016).