Cristina (corvetta)

Cristina
ex Francesco I
La Cristina, impegnata in attività addestrativa, alla fonda a Napoli, in un acquerello su carta di autore anonimo.
Descrizione generale
Tipopanfilo reale (1828-1831)
corvetta a vela (1831-1861)
corvetta a vela di II rango (1861-1863)
corvetta a vela di II ordine a batteria coperta (1863-1866)
Classeunità singola
ProprietàGoverno/famiglia reale borbonica (1828-1831)
Real Marina (1831-1860)
Regia Marina (1861-1866)
CostruttoriRegio Cantiere, Castellammare di Stabia
Impostazione16 marzo 1828
Varo15 ottobre 1828
Entrata in servizio1828 (come nave reale)
31 ottobre 1831 (Marina borbonica)
17 marzo 1861 (Regia Marina)
Radiazione18 luglio 1866
Destino finaledemolita
Caratteristiche generali
Dislocamento762
Lunghezza34,76 m
Larghezza8,94 m
Pescaggio4[1] m m
Propulsionearmamento velico a nave
Equipaggiocirca 174 tra ufficiali, sottufficiali e marinai
Armamento
Armamentoalla costruzione:
  • 14 carronate F.L. da 24 libbre francesi
  • 2 cannoni da 6 libbre francesi
  • 6 carronate da 24 libbre francesi

Nel 1836:

  • 10 cannoni F.L. da 24 libbre
  • 2 cannoni-obici F.L. da 60 libbre
  • 20 carronate F.L. da 24 libbre

Nel 1860:

  • 4 cannoni F.L. da 60 libbre
  • 10 cannoni-obici F.L. da 60 libbre
  • 1 cannone B.L. da 5,5 libbre su affusto girevole

Nel 1861:

  • 12 carronate F.L. da 24 libbre
dati presi da Navi a vela e navi miste italiane, Navyworld e Marina Militare
voci di navi e imbarcazioni a vela presenti su Wikipedia

La Cristina[2] (già Francesco I) è stata una corvetta a vela, già panfilo reale di Ferdinando II delle Due Sicilie, e successivamente acquisito dalla Real Marina del Regno delle Due Sicilie prima, e dalla Regia Marina, poi.

Caratteristiche

Progettata dall'ingegnere costruttore Felice Sabatelli come panfilo reale per Ferdinando II delle Due Sicilie, la nave, battezzata Francesco I, aveva scafo in legno con carena rivestita di rame ed armamento velico a nave (alberi di trinchetto, maestra e mezzana a vele quadre)[3]. L'armamento, tutto disposto in coperta, era composto da quattordici carronate in ferro a canna liscia da 24 libbre francesi, due cannoni da 6 libbre francesi e 6 carronate da 24 libbre francesi[3].

Nel 1831 l'unità, ribattezzata Cristina, fu riclassificata corvetta e quindi modificata per l'impiego militare: l'armamento venne sostituito e potenziato, risultando nel 1836 composto da dieci cannoni in ferro ed a canna liscia da 24 libbre, sistemati in batteria, due cannoni-obici da 60 libbre anch'essi in ferro ed a canna liscia e venti carronate in ferro a canna liscia da 24 libbre, collocate in coperta[3]. Nel 1860 l'armamento risultava ridotto a quattro cannoni in ferro a canna liscia da 60 libbre, piazzati in batteria, dieci cannoni-obici da 60 libbre, anch'essi in ferro ed a canna liscia e disposti in batteria, ed un singolo cannone in bronzo ed a canna liscia da 5,5 libbre, montato su affusto girevole[3]. Nel 1861, in seguito a nuove modifiche, l'armamento venne ridimensionato a dodici carronate in ferro ed a canna liscia da 24 libbre, sistemate sul ponte di coperta[3].

Storia

Costruita nei cantieri di Castellammare di Stabia nel corso del 1828, la nave, progettata come panfilo reale per re Ferdinando II delle Due Sicilie, aveva in origine il nome di Francesco I[3]. Per tre anni, da 1828 al 1831, il Francesco I venne utilizzato quale panfilo per conto della famiglia reale borbonica[3].

Il 31 ottobre 1831 Ferdinando II decise di trasformare il Francesco I in una nave da guerra: iscritta nel Quadro del Naviglio della Real Marina del Regno delle Due Sicilie e riclassificata corvetta, la nave venne ribattezzata Cristina in onore della sorella di Ferdinando II, Maria Cristina[3].

Dopo la conversione in nave da guerra la Cristina venne adibita all'istruzione degli allievi guardiamarina, svolgendo numerose campagne, la prima delle quali ebbe luogo tra il 1832 ed il 1833 nelle acque del Levante[3].

Proprio durante tale campagna, nel marzo 1833, la corvetta venne aggregata ad una Divisione del Regno delle Due Sicilie che prese parte, insieme ad una Squadra sarda, ad un'azione dimostrativa contro il Bey di Tunisi[3]: l'azione era stata decisa il 23 marzo, con un accordo congiunto sabaudo-borbonico, in seguito ad un'offesa provocata dal Bey contro il Regno di Sardegna, ovvero la cattura di una feluca sarda[4][5]. Il 28 marzo 1833 la Cristina, insieme alla fregata Regina Isabella, ed ai brigantini Zeffiro e Principe Carlo, salpò da Napoli (la formazione era comandata dal capitano di fregata Marino Caracciolo di Torchiarolo), fece tappa a Palermo ed il 10 maggio si congiunse al largo di Tunisi alla Squadra sarda del contrammiraglio Giorgio De Viry: dopo un bombardamento navale ad opera delle navi sarde e del regno delle Due Sicilie, il Bey si decise infine a cedere ed a rendere omaggio alla bandiera sarda[5], firmando poi, il 17 novembre, un trattato d'amicizia con il Regno delle Due Sicilie[6][7].

Nella notte tra il 13 ed il 14 (o 17) maggio 1834, in seguito ad atti ostili da parte del Marocco, che stava approntando delle navi corsare, la Cristina (al comando del capitano di fregata Cavalcante), unitamente alla Regina Isabella, al brigantino Zeffiro ed alla goletta Lampo, lasciò Napoli – la formazione era comandata dal retroammiraglio Giovanbattista Staiti –, e venne inviata nelle acque dello stato nordafricano per proteggere i commerci del Regno delle Due Sicilie[8][5][3]. In seguito alla dimostrazione di forza (un sostanziale deterrente) costituita dalla presenza delle quattro navi, il Sultano del Marocco acconsentì a firmare, il 25 giugno 1834, un trattato di libero commercio con la monarchia del Regno delle Due Sicilie[5][3].

Nel giugno 1840 la Cristina venne aggregata alla Squadra d'Evoluzione, mantenuta in armamento permanente per l'addestramento del personale alle manovre per il combattimento[3]. La nave fece parte della Squadra d'Evoluzione anche nel 1844, partecipando a manovre navali alle quali alternava crociere di breve durata verso le acque siciliane e campagne d'istruzione per gli allievi della Scuola di Marina[3].

Il 10 luglio 1843 la Cristina, insieme alla pirofregata a ruote Ruggiero, alla fregata a vela Urania ed al brigantino Generoso, giunse a Palermo, dove trasportò i reali delle Due Sicilie[9]. Il 28 luglio 1845 la nave fece parte della formazione navale (fregate Amalia, Regina Isabella e Partenope, avviso Delfino) che accompagnò a Palermo il vascello Vesuvio, che aveva a bordo i re di Napoli e parte del seguito[9]. Il 7 luglio 1846 la nave, con a bordo i sovrani delle Due Sicilie, il duca di Calabria, il conte di Trapani, le principesse Carolina Ferdinanda e Maria Amalia con il marito di quest'ultima Sebastiano, lasciò Napoli insieme ad altre undici unità (pirofregate Ruggiero, Roberto, Ercole, Archimede, fregata a vela Regina Isabella, brigantini Intrepido, Principe Carlo, Valoroso, Generoso e Zeffiro, avviso Delfino) e quattro giorni più tardi, alle sette del mattino, giunse a Messina[9].

Nell'aprile 1860, poco prima dell'impresa dei Mille, che avrebbe portato alla caduta del Regno delle Due Sicilie ed all'unità d'Italia, la Cristina svolse la sua ultima campagna d'istruzione, al comando del capitano di fregata Vincenzo Lettieri[3].

Il 7 settembre 1860, in seguito alla fuga di Francesco II da Napoli a Gaeta, il comandante della Cristina disattese gli ordini di seguire il sovrano nella piazzaforte laziale, consegnando invece la propria unità, al pari della quasi totalità della flotta borbonica[10], alla Divisione navale Marina del sarda del viceammiraglio Carlo Pellion di Persano[3]. Abbandonata dall'equipaggio l'anziana corvetta venne posta in disarmo nella darsena di Napoli l'11 settembre 1860[3].

In seguito alla costituzione della Regia Marina italiana, il 17 marzo 1861, la Cristina venne iscritta nel Quadro del Naviglio della nuova forza armata, classificata come corvetta a vela di II rango[3]. Nuovamente adibita a compiti addestrativi, sebbene ormai usurata e ad armamento ridotto, la corvetta venne ritenuta impiegabile e prese il mare il 1º agosto 1861 agli ordini del capitano di fregata Roberto Pucci, effettuando una campagna d'istruzione per conto della Scuola Mozzi e Novizi[3]. Altre due campagne di breve durata, svolte nel Mar Tirreno, seguirono nel 1862 e nel 1863[3].

Con Decreto Ministeriale del 14 giugno 1863 la nave venne riclassificata corvetta a vela di II ordine a batteria coperta[3][11]. Dal luglio all'ottobre 1863 la Cristina compì alcune navigazioni di breve durata nelle acque del Mare Adriatico, mentre nel corso del 1864 si trasferì tra i sorgitori tirrenici ed adriatici facendo anche tappa, in settembre ed ottobre, a Saseno, Corfù e Malta[3]. Rientrata a Napoli il 7 gennaio 1865, la nave venne disarmata a Baia il 12 aprile dello stesso anno[3].

Giudicata ormai vetusta, la Cristina venne radiata con Regio Decreto numero 3106 del 18 luglio 1866 e quindi venduta per demolizione a Pozzuoli il 10 ottobre di quello stesso anno, al costo di 16.160 lire[11][3].

La polena della Cristina, raffigurante Maria Cristina di Borbone, è conservata presso il Museo Tecnico Navale di La Spezia[3].

Note

  1. ^ Il sito ufficiale della Marina Militare indica un pescaggio di 4,2 metri, specificando inoltre una lunghezza tra le perpendicolari di 34,8 metri.
  2. ^ spesso confusa con la fregata a vela Cristina, costruita nel 1812-1813 come Letizia per la Marina murattiana e passata sotto bandiera borbonica con il nuovo nome nel maggio 1815.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Franco Bargoni, Franco Gay, Valerio Manlio Gay, Navi a vela e navi miste italiane, pp. da 239 a 242
  4. ^ COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
  5. ^ a b c d Gli Arabi e le Due Sicilie
  6. ^ Brigantino
  7. ^ Borboni e corsari barbareschi
  8. ^ Gazzetta Piemontese
  9. ^ a b c Diario Siciliano 1841-1849
  10. ^ i cui equipaggi, tuttavia, a differenza degli Stati Maggiori, rimasero in larga parte fedeli a Francesco II e pertanto, alla consegna delle navi alla flotta sarda, disertarono in massa, rendendole di fatto inimpiegabili: fu possibile raccogliere personale sufficiente a rimettere in servizio una sola unità, l'avviso a ruote Sirena. Bargoni-Gay, op. cit., p. 253
  11. ^ a b Navyworld

Read other articles:

Limited form of tree data structure Not to be confused with Binary search tree, B-tree, or B+ tree. A labeled binary tree of size 9 (the number of nodes in the tree) and height 3 (the height of a tree defined as the number of edges or links from the top-most or root node to the farthest leaf node), with a root node whose value is 1. The above tree is unbalanced and not sorted. In computer science, a binary tree is a tree data structure in which each node has at most two children, referred to ...

 

Parco nazionale di Abiata-ScialaAbijatta-Shalla Lakes National Park Tipo di areaParco nazionale Codice WDPA2279 Class. internaz.Categoria IUCN II: parco nazionale Stato Etiopia RegioneOromia Superficie a terra887 km² Provvedimenti istitutivi1963 Mappa di localizzazioneParco nazionale di Abiata-Sciala Modifica dati su Wikidata · ManualeCoordinate: 7°30′N 38°30′E / 7.5°N 38.5°E7.5; 38.5 Il parco nazionale di Abiata-Sciala (o Abijata-Shala), che deve il nome a...

 

Trappist monastery in Conyers, Georgia Monastery of the Holy Spirit The Monastery of the Holy Spirit, officially the Monastery of Our Lady of the Holy Spirit, is a Trappist monastery located near Conyers, Georgia, in the United States. It is part of the Roman Catholic church. As of 2022, the monastery is home to a community of twenty-eight monks who are self-sustaining, running businesses on site. The monastery and grounds are a part of the Arabia Mountain National Heritage Area and also serv...

Armenian actor, presenter and singer For other people with the same name, see Arsen Grigoryan. This biography of a living person needs additional citations for verification. Please help by adding reliable sources. Contentious material about living persons that is unsourced or poorly sourced must be removed immediately from the article and its talk page, especially if potentially libelous.Find sources: Arsen Grigoryan singer, born 1982 – news · newspapers · bo...

 

Варнава   Альма-матер: Московська духовна академія Діяльність: православний чернець, православний священник Ім'я при народженні: Микола Никанорович Беляєв Народження: 12 (25) травня 1887(1887-05-25) Раменське Смерть: 6 травня 1963(1963-05-06) (75 років) Київ Похований: Байкове кладовище

 

يفتقر محتوى هذه المقالة إلى الاستشهاد بمصادر. فضلاً، ساهم في تطوير هذه المقالة من خلال إضافة مصادر موثوق بها. أي معلومات غير موثقة يمكن التشكيك بها وإزالتها. (ديسمبر 2018)   لمعانٍ أخرى، طالع الدمينة (توضيح). الدمينه  - قرية -  تقسيم إداري البلد  اليمن المحافظة م

?Jakoba libera Чотири представники Jakobida: Jakoba libera, Stygiella incarcerata, Reclinomonas americana та Histiona aroides Біологічна класифікація Домен: Еукаріоти (Eukaryota) Царство: Екскавати (Excavata) Тип: Loukozoa Клас: Jakobea Ряд: Jakobida Родина: JakobidaePatterson 1990 Рід: JakobaPatterson 1990 Вид: J. libera Біноміальна назва Jakoba libera(Ruinen 1938) Patterson 1990 С...

 

كايرون 2060  الاكتشاف المكتشف تشارلز كوال موقع الاكتشاف مرصد بالومار  تاريخ الاكتشاف 18 أكتوبر 1977 سمي باسم تشيرون  رمز الفهرس 1977 UB95P  الأسماء البديلة 1977 UB،  و95P  فئةالكوكب الصغير قنطور،  وحزام الكويكبات  خصائص المدار الأوج 18.856 AU (2.8208 تـم) الحضيض 8.4181 A...

 

Former film studio and laboratory complex in the United States Biograph's first studio was similar to Edison's Black Maria, pictured here, only located ...... on the roof of 841 Broadway in Manhattan. Biograph Studios was an early film studio and laboratory complex, built in 1912 by the Biograph Company at 807 East 175th Street, in The Bronx, New York City, New York. History See also: Biograph Company Early years Biograph Studio, 11 East 14th Street (1906–1913) The first studio of the Biogr...

Local authority for the London Borough of Barking and Dagenham Barking and Dagenham CouncilWhole council elected every four yearsCoat of armsCouncil logoTypeTypeLondon borough council of the London Borough of Barking and Dagenham HistoryFounded1 April 1965Preceded byBarking Borough CouncilDagenham Borough CouncilLeadershipMayorDonna Lumsden, Labour since 19 May 2023[1] LeaderDarren Rodwell, Labour since 12 June 2014[2] Chief ExecutiveFiona Taylor since April 2022&...

 

Austrian mathematician and computer scientist (1964–2022) Woeginger at the Combinatorial Optimization Workshop 2011 in Oberwolfach Gerhard J. Woeginger (31 May 1964 – 1 April 2022) was an Austrian mathematician and computer scientist who worked in Germany as a professor at RWTH Aachen University, where he chaired the algorithms and complexity group in the department of computer science.[1] Biography Woeginger was born on 31 May 1964 in Graz, Austria. He obtained a diploma from the...

 

United States historic placeObsidian Cliff KioskU.S. National Register of Historic Places Show map of WyomingShow map of the United StatesNearest cityMammoth, WyomingCoordinates44°49′26.38″N 110°43′45.3″W / 44.8239944°N 110.729250°W / 44.8239944; -110.729250Built1931ArchitectNational Park ServiceMPSYellowstone National Park MPSNRHP reference No.82001719Added to NRHPJuly 9, 1982[1] The Obsidian Cliff Kiosk is a small structure that shelters...

In the field of sociology, the term Disneyfication describes the commercial transformation of things (e.g. entertainment) or environments into something simplified, controlled, and 'safe'—reminiscent of the Walt Disney brand (such as its media, theme parks, etc.).[1] The term broadly describes the process of stripping a real place or thing of its original character and representing it in a sanitized format where references to anything negative or inconvenient are removed, and the fa...

 

Soviet politician In this name that follows Eastern Slavic naming conventions, the patronymic is Yakovlevich and the family name is Sokolnikov. Grigori SokolnikovГригорий СокольниковGrigori Sokolnikov (1888–1939)People's Commissar for Finance of the USSRIn office6 July 1923 – 16 January 1926PremierVladimir Lenin (until 1924)Alexei RykovPreceded byNone—post createdSucceeded byNikolai BryukhanovPeople's Commissar for Finance of the RSFSRIn office22 November...

 

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Stadio Omobono Tenni – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (December 2009) (Learn how and when to remove this template message) Stadio Omobono TenniStadio Omobono Tenni in 2006LocationTreviso, Italy OwnerMunicipality of TrevisoCapacity10,000SurfaceGrass...

Avionics component This article is about air data computers in general. For the specific CADC used in the F-14, see F-14 CADC. Air data computer An air data computer (ADC) or central air data computer (CADC) computes altitude, vertical speed, air speed, and Mach number from pressure and temperature inputs.[1] It is an essential avionics component found in modern aircraft. This computer, rather than individual instruments, can determine the calibrated airspeed, Mach number, altitude, a...

 

Hospital in ScotlandBalfour HospitalNHS OrkneyThe new hospital under constructionShown in OrkneyGeographyLocationKirkwall, Orkney, Scotland, United KingdomCoordinates58°58′32″N 2°57′52″W / 58.9756°N 2.9644°W / 58.9756; -2.9644OrganisationCare systemNHS ScotlandTypeGeneralAffiliated universityUniversity of AberdeenRobert Gordon UniversityServicesEmergency departmentYesBeds49HistoryOpened1845LinksWebsitewww.ohb.scot.nhs.uk/service/hospital-services Balfour Ho...

 

Code de déontologie de la Police nationale et de la Gendarmerie nationale Données clés Présentation Titre Décret n° 2013-1113 du 4 décembre 2013 relatif aux dispositions des livres Ier, II, IV et V de la partie réglementaire du code de la sécurité intérieure. Pays France Territoire d'application France Type Décret Adoption et entrée en vigueur Gouvernement Gouvernement Jean-Marc Ayrault (2) Adoption 4 décembre 2013 Entrée en vigueur 1er janvier 2014 Lire en ligne lire en ligne ...

Private medical university in Kyiv, Ukraine This article does not cite any sources. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Kyiv Medical University of UAFM – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (July 2020) (Learn how and when to remove this template message) You can help expand this article with text translated from the corresponding article in Ukra...

 

The accessibility of this article is in question. Relevant discussion may be found on the talk page. Tennis tournament2016 ATP World Tour FinalsDate13–20 NovemberEdition47th (singles) / 42nd (doubles)CategoryATP World Tour FinalsDraw8S / 8DPrize money$7,500,000SurfaceHard / indoorLocationLondon, United KingdomVenueThe O2 ArenaChampionsSingles Andy MurrayDoubles Henri Kontinen / John Peers ← 2015 · ATP World Tour Finals · 2017 → The 2016 ATP World Tour ...

 

Strategi Solo vs Squad di Free Fire: Cara Menang Mudah!