La parola atamano deriva dal polaccohetman (etmano), indicante il comandante in capo dell'esercito polacco-lituano, a sua volta derivato dal tedescohauptmann ("capitano"). Il nome ha subìto diverse trascrizioni e, a seconda delle varie località ove questo grado fu presente, si parla di ataman, otaman, hatman, het'man, etman.
Furono quasi certamente i polacco-lituani a diffondere il termine "atamano" presso i cosacchi, i quali, a seconda delle diverse zone di provenienza, rielaborarono il nome e le mansioni della carica.
Alla fine del Cinquecento, i comandanti dei Cosacchi zaporoghi erano chiamati Košovyj Otaman. Nel 1572, atamano diventò il titolo utilizzato per indicare il comandante dell'Esercito Regolare Cosacco (ucraino: Реєстрове козацьке військо) della Confederazione polacco-lituana. Dalla rivolta capeggiata da Bohdan Chmel'nyc'kyj nel 1648, etmano finì per indicare il capo supremo dello Stato cosacco. Tale titolo conferiva ampi poteri a chi ne era insignito che andavano dal comando supremo dell'esercito alla potestà di poter emanare nuove leggi.
Dopo la divisione dell'Ucraina sancita dal trattato polacco-russo di Andrusovo nel 1667, i Cosacchi ucraini dei due etmanati così formatosi furono conosciuti come Cosacchi della sponda sinistra e Cosacchi della sponda destra del Dnepr.
Russia
Il termine atamano ebbe anche in Russia una larga diffusione. Fu soppresso solo tra il 1734-1750 e successivamente abolito dalla zarinaCaterina II nel 1764.