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Colle di Tenna
Il colle di Tenna separa il lago di Caldonazzo da quello di Levico, ed è importante e significativo per un'eventuale postazione d'osservatorio. Molto probabilmente questo dosso fu frequentato, anche se scarsamente, già in epoca preistorica, come mostrano l'ascia in bronzo rinvenuta in zona Castelar e alcune cuspidi di selce trovati ad Alberè.
Tenna era certamente un luogo romano situato sulla via Altinum-Tridentum.[5] Qua furono trovate monete romane che ricoprono il lasso di tempo che va dall'imperatoreAugusto all'impero di Adriano; inoltre vi è stato trovato un cippo miliare di travertino.
Nel 1878, presso la chiesa, venne identificato un miliare romano, che nella parte alta reca incisa la cifra XXXXI (miglia), ad indicare la distanza da un capolinea lungo un percorso stradale. Si presume che il capolinea corrisponda a Feltre, e quindi alcuni pensano che proprio qui passasse la Via Claudia Augusta.
Nel secondo dopoguerra l'abitato si è espanso sull'altopiano ondulato, sino a raggiungere il versante che scende verso il lago di Caldonazzo e le sponde del lago stesso, modificando nettamente il paesaggio.[5]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con D.G.P. del 30 agosto 1985 n. 8138.[6]
Stemma
«D'argento, al grappolo d'uva di porpora, gambuto al naturale, fogliato di due di verde; al capo di verde, caricato della stella d'oro di otto raggi. Ornamenti esterni da Comune: Corona civica d'argento; Fronda di alloro di verde con bacche d'oro; Fronda di quercia di verde con ghiande d'oro, unite sotto la punta del nastro tricolore.»
Gonfalone
«Drappo rettangolare cadente, frangiato d'argento, partito il primo di giallo, il secondo di verde – caricato nel centro dello stemma civico. Superiormente la scritta Comune di Tenna; nella parte inferiore ricami d'argento. Parti metalliche d'argento, cravatta tricolore; l'asta ricoperta di velluto giallo e verde alternati.»
Da ricordare è anche la chiesetta votiva di Santa Maria e San Rocco, detta anche cappella delle grazie, costruita dalla comunità in occasione dell'epidemia di colera del 1855 e consacrata tre anni dopo.[5]
Architetture militari
Nel territorio comunale si trova la fortificazione austro-ungarica del forte Tenna, a 608 m s.l.m. Durante la prima guerra mondiale il tetto fu fortificato con sacchi di sabbia.[5]
Aree naturali
Lungo il colle che separa i due laghi, esistono sei percorsi pedonali, denominati come "il sentiero degli gnomi", tra cui:
"Part dei boschi": lungo 6 km, percorribile in 3 ore su un dislivello di 150 metri;
"Biotopo Pizé - Val de l'Orco": lungo 4,4 km, percorribile in 2 ore su un dislivello di 150 metri;
"Dos dei Osei": lungo 4 km, percorribile in 1,5 ore su un dislivello di 70 metri;
"Sospendole": lungo 3,5 km, percorribile in 1 ora su un dislivello di 60 metri;
"Ex forte - San Valentino": lungo 4 km, percorribile in 2 ore su un dislivello di 120 metri;
"Canevaze": lungo 4 km, percorribile in 1,5 ore su un dislivello di 50 metri.
^Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
^abcdef Aldo Gorfer, Le valli del Trentino - Trentino orientale, 2ª ed., Calliano, Arti grafiche R. Manfrini, 1977 [1959], pp. 839-842.
^Approvazione dello stemma e del gonfalone del Comune di Tenna, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige n. 45 del 08/10/1985, pp. 2071-2074.