Fino al 1818 aveva un lago, che in quell'anno si prosciugò.[6]
Altre fonti documentano il prosciugamento del lago alla rimozione di un'antica chiusa in legname posta a valle dell'abitato[7].
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con D.G.P. del 3 febbraio 1989, n. 1225.[10]
Stemma
«Di rosso al castello d'argento sorgente da una palude d'azzurro, murato di nero, turrito di due pezzi merlati alla guelfa, finestrati del campo, uniti da una cortina aperta di un portale antistante un ponte d'oro proteso sull'acqua. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro bianco e rosso.»
Gonfalone
«Drappo rettangolare bianco del rapporto di 5/8 bordato d'argento caricato al centro da un palo di giallo largo 1/11 del totale accostato a ciascun lato da un palo rosso (2/11) terminante in punta in sei merli guelfi capovolti frangiati d'argento, recanti al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sormontato dalla scritta "Comune" e sovrastante quella di "Novaledo" pure in argento. Il tutto appeso ad un bilico legato all'asta - foderata da guaina a spirale rossa gialla bianca - mediante un cordone a nappe d'argento.»
Novaledo si distingue per la presenza sul suo territorio dei ruderi di quella che viene definita Tor Quadra, che coincide con un antico ponte levatoio, sbarrante un punto della strada attraverso il quale il passaggio era obbligatorio. Le ultime tendenze storiografiche la identificano con la cosiddetta Clusa Xichi.[11]
Dal testo di Roberti, si ricorda come nella zona boschiva sopra la Tor Quadra si trovarono delle monete romane.[12]
Subì fra il 1879 e i primi decenni del Novecento una massiccia emigrazione, con destinazione principale il Sud America. Circa il 30% della popolazione emigrò in quel lasso di tempo.[13]
^Adozione stemma e gonfalone del Comune di Novaledo, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 14 del 21/03/1989, pp. 954-955.