Questa fu la prima vittoria di Denver dopo avere perso le quattro precedenti apparizioni al Super Bowl, interrompendo una striscia di tredici sconfitte consecutive delle squadre della AFC al Super Bowl (l'ultima squadra della conference a vincere erano stati i Los Angeles Raiders nel Super Bowl XVIII nel 1984). I Broncos, che giunsero alla partita dopo avere terminato la stagione regolare con un record di 12-4, divennero la seconda formazione della storia ad essersi qualificata come wild card a vincere il Super Bowl dopo i Raiders nel Super Bowl XV. I Packers, che arrivarono alla partita come campioni in carica con un record di 13-3 nella stagione regolare, divennero la prima squadra a perdere il Super Bowl dopo avere i favori del pronostico in doppia cifra (11,5 a 1) dal Super Bowl IV.
La gara si mantenne equilibrata per la maggior parte del tempo. I Broncos sfruttarono due palloni persi dagli avversari portandosi in vantaggio per 17–7 nel secondo quarto, prima che i Packers si riavvicinassero fino al 17–14 all'intervallo. Green Bay mantenne il ritmo di Denver nel secondo tempo, pareggiando la gara con 13 minuti e 32 secondi al termine. Entrambe le difese ressero, finché il running back dei Broncos Terrell Davis segnò il touchdown del vantaggio a un minuto e 45 secondi dal termine. Malgrado l'aver sofferto di un'emicrania che gli fece perdere la maggior parte del secondo quarto, Davis (un nativo di San Diego) fu nominato MVP del Super Bowl, dopo aver corso 157 yard, ricevuto due passaggi per 8 yard e segnato un record del Super Bowl di tre touchdown su corsa.