L'abitato è dominato dal bric Rondanina (1340 m), caratterizzato da strati orizzontali di roccia calcarea, basamento impervio e scosceso su cui sorge il piccolo abitato storico. Altre vette del territorio sono il monte Maiada (1185 m), il monte Fracellana (1129 m) e il monte Sant'Anna (1055 m).
Con la costituzione dei Feudi imperiali, il borgo di Rondanina[5] e centri vicini furono assoggettati, a partire dall'anno 1000, alla marca Obertenga della famiglia Malaspina[5]. Dalla seconda metà del XIII secolo la proprietà passò ai conti Fieschi di Lavagna[5] che dominarono il paese e la marca fino al 1547. Fu a seguito della tentata congiura di Gianluigi Fieschi verso il potere della Repubblica di Genova che portò alla sottrazione del feudo alla famiglia fliscana e, per diploma dell'imperatore Carlo V, il conseguente passaggio di proprietà verso la famiglia genovese Doria[5], e quindi la repubblica genovese.
Nel 1797, con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798, con i nuovi ordinamenti francesi, Rondanina rientrò nell'VIII cantone, come capoluogo, della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del IV cantone della Trebbia nella giurisdizione dell'Entella. Il 27 maggio dello stesso anno fu invece inserito nel VII cantone di Torriglia nella giurisdizione del Centro. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne compreso nel dipartimento di Genova aggregato alla giurisdizione di Bobbio.
Con la soppressione del circondario bobbiese, il decreto regio n° 1726 datato 8 luglio 1923 stabilì il passaggio di Rondanina nell'allora provincia di Genova[6].
Il 17 luglio del 1908[7] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, distruggendo cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[8][9].
«Troncato semipartito: nel primo, di argento, alla rondine nera, volante, posta in sbarra abbassata; nel secondo, tagliato d'azzurro e d'oro; nel terzo, trinciato di rosso e d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»
Cappella della Madonna della Guardia di Rondanina, piccola cappella poco sopra il paese al bivio dei sentieri per la Casa del Romano e del Bric Rondanina.
Cappella di Sant'Anna, posta in località Sant'Anna sulla strada provinciale al bivio per Rondanina e Propata.
Cappelletta di Giardino, posta nel bosco dopo la frazione di Giardino.
Architetture civili
Il rifugio Rondanina è collocato nella piazza principale di Rondanina, di fronte al municipio, a un'altitudine di 1.000 m s.l.m. e a 9 km dalla strada statale 45 di Val Trebbia. È in posizione aperta e panoramica. Porge sia sulla valle del torrente Cassingheno, sia verso il bric Rondanina (picco di 1340 m e a circa due ore di cammino dal rifugio).
Il rifugio si trova al primo piano di un antico edificio (ex canonica) ristrutturato grazie ad un contributo dell'Ente Parco dell'Antola, che al piano terra ospita il museo del Lupo del Parco dell'Antola, con annesso centro visitatori e la piccola biblioteca comunale. Confina con la parrocchiale di San Nicola di Bari.
Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle sette frazioni di Conio Avena, Costalunga, Fontanasse, Giardino, Gorreto dei Ballini, Maiada e Retezzo per un totale di 12,81 km2.
Confina a nord e nord-est con il comune di Fascia, a sud e sud-ovest con Torriglia e a sud-est con Montebruno, ad ovest con Propata e Torriglia e ad est con Fascia e Montebruno.
Frazioni
Maiada è una frazione attualmente disabitata, mentre le frazioni di Retezzo e Fontanasse si affacciano sulle acque del lago artificiale del Brugneto, creato con la costruzione di una diga che rifornisce Genova e i suoi dintorni di acqua.
Economia
Tra le principali attività economiche del paese permane l'attività agricola con produzione e coltivazione di ortaggi, frutta e foraggi; sono altresì praticate la raccolta delle castagne e l'allevamento del bestiame.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il centro di Rondanina è raggiungibile da un'unica diramazione che diparte dalla strada provinciale 15 del Brugneto, quest'ultima collegante Torriglia con Montebruno; non esistono, ad oggi, ulteriori alternative stradali.
Mobilità urbana
Dal comune di Torriglia un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Rondanina e per le altre località del territorio comunale.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
D.Bertacchi Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Ristampa Bobbio 1991
Mons. Clelio Goggi Storia dei Comuni e delle Parrocchie della diocesi di Tortona - Tipografia "San Lorenzo" - 4ª Edizione - Tortona 2000
Vittorio Pasquali La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44) - Ed. Amici di San Colombano 2004
R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
Bruno Giontoni, Franca Balletti, I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza, De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)