Pietro Canepanova nacque a Pavia[3], e prima della sua elevazione al soglio pontificio fu vescovo della sua città natale dal 971[4] e arcicancelliere imperiale di Ottone II[5][6]. Favorito dagli Ottoni, in special modo dalla moglie di Ottone II, l'imperatrice bizantina Teofano, il futuro Giovanni XIV percorse una rapida carriera ecclesiastica che lo vide, oltre a diventare vescovo di Pavia, anche un esponente della corte imperiale tedesca, presso la quale soggiornò nel giugno del 980[6].
Vescovo di Pavia
Dell'episcopato pavese di Pietro, durato dal 971 al 983, non si conosce molto, se non che ottenne numerosi privilegi per la sua sede[7] e che cercò di occuparsi di alcuni monasteri della diocesi, ma posti sotto le dirette dipendenze del papato, scontrandosi con quest'ultimo[6]. Per il resto, a causa dei suoi continui spostamenti, Pietro non ebbe probabilmente il tempo di dedicarsi ad una vera e propria attività pastorale.
Il pontificato
Elezione e cambio del nome
Dopo che la dinastia ottoniana restaurò una salda autorità imperiale, le elezioni pontificie risultavano il frutto della volontà dell'imperatore di porre sul soglio petrino un suo candidato. Dopo la morte di Benedetto VII (novembre 983), Ottone II pensò a Maiolo, abate di Cluny, uomo rinomato per la sua santità[6]; ma dal momento che quest'ultimo rifiutò una così elevata dignità spirituale, l'imperatore tedesco fece ricadere la sua scelta sul suo arcicancelliere, al momento della nomina cardinale diacono[8]. Presumibilmente, la nomina avvenne in novembre, ma i primi atti del suo pontificato si registrano a partire dal mese successivo[9][10].
Dal momento che il suo nome originale era Pietro, Canepanova decise di cambiarlo in segno d'umiltà per evitare di essere collegato a San Pietro stesso. Dopo Giovanni II (Mercurio), Giovanni III (Catelino) e Giovanni XII (Ottaviano), egli fu il quarto dei pontefici a cambiare nome[11].
Nomina di cardinali
Durante il suo pontificato papa Giovanni XIV nominò un solo cardinale:[12] Giovanni, nominato cardinale vescovo di Sabina.
La morte di Ottone II e la caduta
Ottone II, però, morì pochissimo tempo dopo l'elezione del pontefice, il 7 dicembre, mentre si trovava ancora a Roma, alla giovanissima età di 28 anni[13], dopo essersi comunicato dal pontefice stesso[14]. La famiglia imperiale, con a capo la vedova Teofano quale reggente per il figlioletto di tre anni Ottone, decise di ritornare in Germania, dove doveva respingere la minaccia al trono rappresentata da Enrico duca di Baviera[5].
Il ritorno di Bonifacio VII e la morte
Rimasto senza la protezione dell'imperatore, Giovanni XIV nulla poté contro le famiglie più potenti di Roma, che non avevano rapporti di alleanza con questo rappresentante dell'imperatore. Pertanto i Crescenzi, guidati da Giovanni Crescenzi II detto "Nomentano", esponente di spicco della fazione filo-bizantina in Roma, fecero tornare Francone di Ferruccio (cioè l'Antipapa Bonifacio VII) da Costantinopoli[5] con il sostegno dell'imperatore bizantino, Basilio II Bulgaroctono, ostile all'Impero Germanico per via della sua politica espansionistica nel Meridione[15].
Pertanto Bonifacio VII, rientrato a Roma nella primavera del 984[16], fu reintegrato come pontefice dai suoi sostenitori e nell'aprile, in un sinodo indetto dall'antipapa, Giovanni fu deposto e imprigionato a Castel Sant'Angelo dove morì quattro mesi dopo, per fame o per avvelenamento[17], esattamente il 20 agosto[6][10].
L'oltraggio al cadavere e la sepoltura
Il Liber Pontificalis ci riporta anche del trattamento inumano riservato al papa deposto dopo la sua morte:
(LA)
«Qui repentina morte interiit, et in tanto eum hodio habuerunt sui ut post mortem eius cederent eum et lanceis vulnerarent atque per pedes traherent nudato corpore usque in Campum, ante caballum Constantini, ibique proiecerunt eum atque dimiserunt. Ubi mane venientes clerici et videntes eum ita turpiter et cum dedecore iacentem, cesum et lanceatum, collegerunt et sepelierunt.»
(IT)
«Giovanni morì di una morte veloce, e [i suoi nemici] l'ebbero in un odio così grande che dopo la sua morte lo presero, lo ferirono con le lance e lo condussero per i piedi, denudato completamente, fino al Campidoglio, davanti al cavallo di Costantino, e qui lo abbandonarono. Quando, al mattino, vennero dei chierici e lo videro che giaceva in modo così turpe e indecoroso, ferito e trafitto dalle lance, lo raccolsero e lo seppellirono.»
Nel corso dei secoli, si è sostenuto che tra l'elezione di Giovanni XIV e quella di Giovanni XV ci fosse stato un cardinale diacono di nome Giovanni che si sarebbe fatto incoronare pontefice in contrapposizione all'antipapa Bonifacio VII. Frutto di un errore del Liber Pontificalis e degli storici Mariano Scoto e Goffredo da Viterbo[18], Giovanni XIV bis è oggi escluso dalla lista dei pontefici dell'Annuario pontificio[11].
Note
^Serie dei Vescovi di Pavia, su diocesi.pavia.it. URL consultato il 12 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
«Pietro III Canepanova (972-983 o 984), divenne papa con il nome di Giovanni XIV.»
«Pietro di Pavia ottenne così, dietro sua richiesta, nel novembre 976 a Nimega la conferma di tutti i possessi della sua chiesa vescovile e la concessione dell'immunità.»
«Probabilmente Pietro fu elevato al soglio pontificio solo nel novembre-dicembre 983, dopo il ritorno a Roma dell'imperatore [...] Le prime notizie cronologicamente abbastanza sicure sul pontificato di [Giovanni] si riferiscono al dicembre 983. All'inizio di questo mese Papa Canepanova consacrò, per intercessione dell'imperatore, il diacono Alone come arcivescovo di Benevento.»
^abGiovanni XIV, su w2.vatican.va, vatican.va. URL consultato il 12 novembre 2015.
^abCronotassi dei Papi, su w2.vatican.va, vatican.va. URL consultato il 12 novembre 2015.
«Bonifacio [VII], nella sua partenza da Bisanzio, era stato accompagnato coi più ardenti voti; Greci gli avevano fatto corteo, e può supporsi che un patto si fosse conchiuso fra lui e la corte di Bisanzio...»
Ben più sicuro dell'alleanza tra Bisanzio e Bonifacio VII è invece Huschner:
«L'imperatore bizantino, dopo la morte del suo concorrente occidentale, aveva assicurato il suo appoggio a Bonifacio, per ridurre o addirittura annullare l'influenza dei fautori di Ottone II a Roma e nell'Italia meridionale...»
^In Liber Pontificalis, p. 250, gli otto mesi di papato di Giovanni si devono intendere come il periodo tra la sua consacrazione e la morte violenta in Castel Sant'Angelo. Difatti, il resoconto continua dicendo che «Ibique infermitatem et famis inopiam per IIII menses acriter sustinuit...», cioè rimase prigioniero prima di morire (mortuus est). Quindi, se si considera l'inizio del pontificato di Giovanni XIV nel novembre/dicembre 983, si può ritenere che la sua deposizione avvenisse nel marzo/aprile 984.
Wolfgang Huschner, Giovanni XIV, collana Enciclopedia dei Papi, vol. 2, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000, SBNIT\ICCU\USS\0002453. URL consultato il 12 novembre 2015.