Durante la sua esperienza all'Inter fu operato al cuore a causa di una disfunzione congenita. In seguito a questo evento Kanu ha fondato la Kanu Heart Foundation, una fondazione che ha lo scopo di fornire cure mediche ai bambini con malattie cardiache: la fondazione ha permesso più di 500 operazioni di successo tra Inghilterra, India, Nigeria e Israele.[3][4]
Carriera
Club
Dopo gli esordi in Nigeria, in giovane età passò nel 1993 all'Ajax, dopo l'ottimo mondiale Under-17. Con i lancieri vinse una Champions League e tre campionati nazionali. Nell'estate 1996 passò all'Inter per 8 miliardi di lire,[5] tuttavia le visite mediche di routine gli diagnosticarono una disfunzione cardiaca congenita: la sua carriera sembrava volta al termine.
L'Inter avrebbe potuto risolvere il contratto del nigeriano per inadempimento, poiché l'Ajax non aveva informato la società delle condizioni del giocatore, ma il presidente nerazzurro Massimo Moratti si occupò personalmente della vicenda, pagando di tasca propria l'intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola aortica.[6] Tornò a calcare i campi da gioco agli inizi del 1998: il successivo 15 marzo segnò la sua unica rete con il club milanese, in occasione del vittorioso incontro casalingo di campionato contro Atalanta (4-0), e a maggio vinse la Coppa UEFA (pur non scendendo in campo nella finale).
Chiuso dai vari Ronaldo, Roberto Baggio, Nicola Ventola e Álvaro Recoba, nella prima parte della stagione 1998-99 totalizza una sola presenza in Serie A, prima di varcare la Manica, nel gennaio 1999, quando passò all'Arsenal. Con la squadra londinese si mise in luce segnando gol spettacolari, anche se spesso fu costretto a partire dalla panchina, subentrando a Nicolas Anelka prima e a Thierry Henry poi. Nel 2004 il suo contratto con i Gunners volse al termine e, dopo aver vinto due Premier League e due FA Cup, passò a titolo gratuito al West Bromwich Albion. Il primo anno fu molto positivo per la squadra che, ultima a Natale, riuscì a salvarsi, per poi retrocedere l'anno successivo.
Nel 2006 è passato al Portsmouth. Il 17 maggio 2008 ha segnato il gol che ha permesso di battere il Cardiff City nella finale di FA Cup (1-0), regalando così al club la sua seconda vittoria in questa manifestazione a distanza di 69 anni dalla prima.
Nazionale
Dopo la vittoria mondiale con l'Under-17 nel 1993, esordì in nazionale maggiore nel 1994; qui il suo numero di maglia rimase sempre il 4. Fu in seguito il capitano della nazionale nigeriana che vinse la medaglia d'oro ai Giochi di Atlanta 1996. Con la Nigeria prese parte ai Mondiali di Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002 e Sudafrica 2010.
L'11 giugno 2011 ha dato l'addio alla nazionale nell'incontro disputato al Teslim Balogun Stadium di Lagos, tra una selezione di calciatori africani chiamata "Friends of Kanu Nwankwo", e la "Super Eagles All Stars"[7] composta da attuali ed ex componenti della nazionale nigeriana.
Dopo il ritiro
Oltre all'attività filantropica, Nwankwo Kanu è brand ambassador della TV StarTimes, nonché proprietario della Kanu Sports TV, televisione online che trasmette eventi sportivi[8].