È caratterizzato da un'imponente rocca medievale posta al centro del paese.
Storia
Età antica
Terra storicamente abitata dai Liguri Friniati, che comprendevano tutta la montagna modenese e reggiana, spingendosi anche fino alla fascia collinare e all'alta pianura. Essi insieme ai Liguri Apuani, che abitavano la Lunigiana e la Garfagnana, costituivano la famiglia dei Liguri orientali. Con la grande invasione celtica del IV secolo a.C. che vide insediarsi i Galli Boi nell'alta pianura e nell'area collinare reggiana e modenese, vi furono alcune infiltrazioni galliche anche nella montagna, dalla pianura infatti tali popolazioni risalirono le vie fluviali principali, raggiungendo aree più remote come la vallata del torrente Dragone, come attesta l'influsso celtico nella toponomastica locale dell'area.
«Vessilifero della Resistenza fra numerosi Comuni appenninici, anticipava le libertà democratiche conquistando per primo a "Repubblica" partigiana una vasta zona montana, sul tergo e ad insidia d'importante settore difensivo della linea Gotica. Retto da valoroso alto Comando partigiano e polo d'attrazione di perseguitati e insofferenti di giogo straniero, in alterne vicende il territorio libero di Montefiorino costituiva base offensiva e difensiva d'agguerrite formazioni, ad interdizione d'importanti comunicazioni dello schieramento tedesco; più volte attaccato si difendeva con bravura e, in durissima impari lotta di sopravvivenza, opponeva alla morsa inesorabile di due imponenti rastrellamenti nazifascisti il valore e il sanguinoso sacrificio di migliaia di combattenti e di stremate popolazioni. Dai reparti veterani della sua montagna sottrattisi all'annientamento, logori ma non domi e sempre risorgenti la Repubblica di Montefiorino rigenerava, infine, le formazioni partigiane della riscossa, che, ai passi appenninici e in nobile gara con le forze di pianura e con le martiri popolazioni, davano, per la redenzione della Patria, largo concorso di combattimento e di sacrificio agli eserciti di liberazione, generoso tributo di valore, di sangue e di sofferenza alla causa della libertà. Appennino Modenese, giugno 1944 - aprile 1945» — 28 febbraio 1970[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Pieve romanica risalente al medioevo e intitolata alla Beata Vergine Assunta, con accanto la canonica vecchia nel territorio di Rubbiano.
Rocca di Montefiorino, castello medievale posto nella parte più alta del paese. Nonostante i molti restauri, presenta ancora molti elementi originali. All'interno della rocca, oltre agli uffici dell'amministrazione comunale, ci sono il Museo della Resistenza e la torre della Rocca. Il primo è un museo riguardante la seconda guerra mondiale, in modo particolare la Repubblica partigiana di Montefiorino; la torre invece aveva un ruolo importante nel Medioevo, mentre oggi è luogo di alcune mostre e offre un panorama unico sulle vallate dei torrenti Dolo e Dragone.
Monumento ai Caduti, posto al centro della piazza in memoria dei caduti durante le due guerre mondiali.
Montefiorino, essendo una località turistica, ha a disposizione diversi impianti sportivi:
una piscina comunale regolamentare e una piscina per bambini, aperte per tutto il periodo estivo
due campi da tennis
palestra polivalente
campo da calcio regolamentare più altri campi da calcio sparsi nelle singole frazioni
palazzetto dello sport (inaugurato nell'estate del 2012, adiacente al campo da calcio comunale, comprensivo di ostello per ospitare ritiri di associazioni sportive, è gestito dal CSI).
^Cese della Carità Vitriola (MO), su reggioemilia.chiesacattolica.it. URL consultato il 20 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2019).