Reperti archeologici testimoniano insediamenti umani fin dall'età preistorica, più significativi in età romana.
Il primo documento scritto è una pergamena dell'abbazia di Nonantola datata 27 marzo 1002, ove il nome Ravarino compare già nella forma attuale.
Nel secolo XIII Ravarino, con i nomi anche di Borgo Franco ed Orto Vecchio, risulta costituito in Comune insieme a Castel Crescente, come da diversi atti dell'Antico Memoriale Notarile di Modena. Il 21 settembre 1310, in un periodo di continui e gravi guerre tra Modena e Bologna, l'assemblea popolare si riunisce e decreta la sottomissione di Ravarino al Comune di Bologna, la cui giurisdizione però risulta già cessata nel 1316.
Il 23 aprile 1333 il territorio comunale viene dichiarato feudo nobile, con il nome di Contea di Borgo Franco e di Castel Crescente, e re Giovanni I di Boemia, reggente l'impero per il figlio Carlo lV lo conferisce al suo medico personale, il famoso modenese Pietro Della Rocca.
La potente famiglia Rangoni di Modena già dal 1321 inizia ad acquistare proprietà nel territorio e il 9 settembre 1453Niccolò Maria Rangoni ottiene dal duca Borso d'Este l'investitura a conte di Ravarino e Castel Crescente. Suoi discendenti reggono la contea, nella forma di governo mediato, cioè quasi stato autonomo nel Ducato estense, sino alla soppressione dei feudi, nel settembre 1796. Sotto il loro governo il territorio è caratterizzato dalla costruzione di vari palazzi e chiese, tra le quali si segnala il santuario e chiesa parrocchiale di Stuffione.
Il fatto bellico più memorabile accade il 22 novembre 1643: nel contesto della guerra di Castro le truppe del cardinale Antonio Barberini distruggono il paese, asportano le campane delle chiese di Ravarino e di Stuffione e le portano a Bologna, dove vengono suonate in Piazza Maggiore.
Il 16 agosto 1944 i fascisti della Brigata Nera fucilarono davanti al municipio 5 uomini sospettati di appartenere alla Resistenza locale. Di questi solamente due erano effettivamente partigiani[4].
I terremoti dell'Emilia del 2012 hanno coinvolto anche Ravarino, causando vari danni e lesioni soprattutto ad abitazioni meno recenti, alle chiese e a strutture agricole.[5]
Simboli
Lo stemma comunale è stato concesso con Regio decreto del 9 novembre 1933.[6]
«D'argento, al castello al naturale aperto e finestrato del campo, murato di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
^Un po' di storia…, su comune.ravarino.mo.it, Comune di Ravarino. URL consultato il 28 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
^Stemma e Gonfalone, su comune.ravarino.mo.it, Comune di Ravarino. URL consultato il 15 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2019).