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Venne fondata nel 1964 da Felice Colaiacomo, Franco Poccioni e Lorenzo Ventavoli come Medusa Distribuzione.
La Medusa acquisiva film sia italiani sia esteri da distribuire sul mercato attraverso le agenzie regionali: Colaiacono e Poccioni curavano i rapporti con i produttori italiani, mentre Ventavoli si occupava di coproduzioni, in particolare con Francia (con cui coproduce L'amante infedele), Inghilterra e America. Negli Stati Uniti, Ventavoli cura un rapporto importante con la National General, che porta la Medusa a distribuire due film con Paul Newman; Pocket Money e L'uomo dei sette capestri.
Con il trionfale successo di Rambo e di altri importanti film americani, la Medusa si affermò come società di distribuzione, grazie anche all'efficienza dell'ufficio estero condotto da Adriana Chiesa, moglie del direttore della fotografia Carlo Di Palma.
Riguardo alla vocazione per un filone di cinema popolare, comico ed erotico, Ventavoli racconta:
"Si trattava sempre di coproduzioni, e cioè di partecipazioni finanziarie. All'inizio in Italia i miei soci lavoravano molto con Luciano Martino, che a quei tempi era il compagno di Edwige Fenech. Era un rapporto di amicizia e di vicinanza topografica... Sergio Martino, fratello di Luciano, dirigeva Edwige Fenech, che veniva dalla Francia, dove aveva interpretato film di discreto interesse. Fu un sodalizio durato diversi anni."[1]
Nel 1986 Reteitalia, appartenente al gruppo Fininvest, acquista il 49% della società. L'acquisizione viene completata nel 1988[2].
Nel 1989 Medusa viene assorbita in Penta Film, una joint venture tra Cecchi Gori Group e Silvio Berlusconi Communications[3]. Le due società coesisteranno a livello di distribuzione fino al 1990, ma gli ultimi film del listino Medusa (tra cui Il tè nel deserto, del 1990) vengono distribuiti sotto il nuovo marchio. La Penta acquista, produce e distribuisce in Italia alcuni dei più grandi successi cinematografici di quegli anni, sia italiani sia internazionali. Inoltre, una buona parte degli attori italiani sono appannaggio di questa casa di distribuzione, che può competere con le grandi major hollywoodiane. La società si scioglie nel 1995.
Nel 1995 viene ripristinato il marchio storico Medusa Film.[5]
La collaborazione tra Cecchi Gori e la Fininvest termina con qualche problema riguardante alcuni film prodotti di cui ci si contendeva la distribuzione in sala (un esempio, il film Il postino). Tuttavia, sempre nel 1994, e fino alla primavera 1995, alcuni film distribuiti da Cecchi Gori presentano anche il logo Penta Film sulle locandine (due esempi tra tanti: i film The Mask e Le ali della libertà), forse perché prodotti o acquistati ai tempi della collaborazione. Successivamente, per la distribuzione di alcuni (pochi) titoli, Cecchi Gori Group collabora anche con grandi major come Buena Vista e Warner Bros.
Medusa Film è specializzata nella produzione e distribuzione di film italiani e internazionali e nell'home entertainment. Medusa, inoltre, ha sviluppato una integrazione verticale entrando nel mercato della gestione di sale cinematografiche e, successivamente, nella diretta realizzazione di cinema multisala. In precedenza distribuiva i suoi film anche in VHS e DVD (attualmente i suoi diritti sull'home video sono di proprietà della Eagle Pictures).
Dal luglio 2007 il presidente di Medusa è Carlo Rossella, ex direttore del TG5. In precedenza ha ricoperto la stessa carica Bruno Ermolli.
La società ha gestito un circuito di sale nelle più importanti città italiane, inizialmente tramite la società Cinema 5, che rilevò la gestione e programmazione, sul finire degli anni '80, delle sale del circuito Cannon Films (prima ancora Gaumont, tra cui la neonata multisala Odeon di Milano e il cinema Ambrosio di Torino) e in seguito attraverso le controllate Medusa Cinema e Medusa Multicinema, poi confluite nel circuito The Space Cinema, controllato insieme con la società 21 Investimenti della famiglia Benetton.
Home video
Tramite la divisione Medusa Home Entertainment (fino al 1999/2000 Medusa Video), la società si è occupata della pubblicazione di film, documentari, cartoni animati e produzioni televisive in VHS, DVD e Blu-Ray. Nel 2012 la divisione home video, comprendente l'intero pacchetto di titoli, fu acquisita dalla Warner Bros. Entertainment Italia. La major ha gestito la distribuzione home video delle produzioni Medusa fino al 2021.[6] Molti titoli di catalogo (in particolare quelli più vecchi), invece, vennero distribuiti (finora solamente in DVD) da Mustang Entertainment tramite ad un accordo di licenza. Dal 2021, Eagle Pictures sostituisce Warner Bros. come nuovo distributore in home video dei film prodotti e/o distribuiti da Medusa Film.
Dal 1998 fino a settembre 2008: In un cielo notturno stellato appariva da sinistra una pellicola cinematografica poi successivamente ne apparivano altre più velocemente fino a formare il logo della Medusa di Caravaggio. Poi da destra apparivano le lettere che compongono la scritta MEDUSA mentre il logo si allontanava facendo vedere anche il logo Mediaset (aggiunto al logo Medusa dal 1999). Quasi subito dopo appariva la scritta MOTION PICTURE. Dopo 2 secondi una stella appariva velocemente da destra e si posiziona vicino alla M (si scopre che era una E, trasformando MOTION PICTURE in EMOTION PICTURE). Infine l'intero logo veniva circondato da un fascio di luce bianco.
Da settembre 2008 al 2017: Incomincia in mare aperto quando all'improvviso una pellicola cinematografica appare da vicino seguita successivamente da altre. Poi le pellicole salgono su verso un cielo notturno stellato dove cominciano a comporre la Medusa di Caravaggio mentre la scritta MEDUSA indietreggia facendo comparire anche la scritta MEDIASET GROUP con tanto di logo. Infine un cerchio di luce giallo circonda il logo e fa sì che lo sfondo cambi e diventi tra sole e nuvole.
Dal 2017 ad oggi: Uguale al logo precedente, ma le pellicole cinematografiche sono dei nastri dorati, inoltre il cielo rimane notturno.
Note
^Con il cinema abbiamo cantato tutta la vita. Due generazioni di esercenti a Torino. Colloquio con Lorenzo Ventavoli di Bruno Ventavoli, a cura di Stefano Francia di Celle e Bruno Ventavoli, 2011.