Nel 1648 risulta nei possedimenti della nobile famiglia dei Castiglioni di Lozza e, nel XVII secolo, il conte Marco Fabrizio vi costruì un palazzetto di villeggiatura estiva (tuttora inserito nel tessuto urbano) che appartenne alla famiglia Castiglioni fino alla fine del XIX secolo.
Agli inizi del XX secolo e con il succedersi delle grandi trasformazioni socio economiche, anche Lozza subì gli effetti dell'industrializzazione e così vi sorsero vari opificicartari e di filatura, imprese queste favorite anche dalla costruzione della vicina Ferrovia della Valmorea che fino alla metà dello stesso secolo la serviva tramite il casello di Lozza-Ponte di Vedano[6].
Origini del nome
Il nome del paese ha origine da diverse lingue, anche se il concetto rimane identico: Lozza (nome latino Lotia), sembra derivi dal celticolossa o luth, parola che indica la melma di terra e rifiuti vegetali che veniva accumulata al ciglio delle strade per marcire e fornire concime per le coltivazioni. Tuttavia potrebbe derivare dal grecoluma, ovvero sudiciume, evolutosi poi nel latinolutum (fango) e quindi lotza, Lozza.