I primi documenti che riguardano Venegono Superiore sono datati all'XI secolo, sebbene nel suo territorio siano state segnalate vestigia romane: tracce della strada Comum-Novaria, segni di centuriazione e un cippo votivo.
Appartenne al Seprio e al Ducato di Milano. Il nucleo storico è dominato dal castello, che in età medioevale ospitò processi per stregoneria. Nel castello e nelle località di Monteruzzo, Monterosso e Pianbosco, si documentano episodi relativi alla caccia alle streghe, in particolare quelli di Elisabetta Oleari e Margherita Fornasari.
Venegono Superiore annesse Venegono Inferiore col nome di Venegono in due occasioni: in età napoleonica e in quella fascista (nel 1928, unione che durò fino al 1960). Le due località risultavano tuttavia già smembrate nel 1454,[5] quando un diploma imperiale di Federico III d'Asburgo aveva concesso in feudo Venegono Superiore alla famiglia Casteglioni e Venegono Inferiore a quella dei Pusterla[5].
Nel 1986 venne individuata una bisca clandestina presso la Villa Caproni. L'organizzazione era finalizzata alle truffe ai danni di ricchi giocatori attratti da personaggi famosi, come lo stesso conte Achille Caproni ed Emilio Fede, entrambi condannati[6] nel 1986. Nel 1987, in appello, Emilio Fede è stato assolto[7] con formula dubitativa dalle accuse più pesanti (associazione per delinquere), mentre l'accusa per gioco d'azzardo è caduta per amnistia.
Simboli
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 7 aprile 1910.
«Di oro, alla figura di San Giorgio atterrante il drago, galoppante sulla pianura, accompagnata, a sinistra, da un tralcio di vite coi pampini e due grappoli, il tutto al naturale; il San Giorgio rivoltato, il tralcio uscente in banda dal lembo sinistro dello scudo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Impostato su una pianta a "U" aperta verso sud, il castello è un rifacimento neogotico di una più antica struttura. Situato in posizione dominante sul nucleo storico di Venegono Superiore, il castello, immerso in un ampio parco, è oggi occupato dall'Istituto per le missioni africane.[5]
Nel 1953 fu fondato il principale club calcistico locale, l'Associazione Calcio Venegonese, poi ridenominato Football Club Venegono[9]. Militò per gran parte della sua esistenza nei campionati regionali lombardi: il massimo risultato fu la partecipazione al campionato di Serie D 2004-2005. Nel 2010 la società fallì e alcuni esponenti della stessa si accordarono con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Castiglione di Castiglione Olona per fondersi e costituire un nuovo sodalizio, che assunse la denominazione di Varesina e stabilì la propria sede a Venegono Superiore, eleggendo a terreno casalingo il locale campo sportivo comunale[10][11][12]. La società vanta quale maggior successo alcune partecipazioni al campionato di Serie D[13][14].
Seconda squadra comunale fu la Virtus Venegono, mai spintasi oltre le divisioni dilettantistiche locali.
La squadra locale di pallacanestro è l'A.S.D. Basket Venegono, la cui prima squadra milita attualmente nella 5 lega italiana, le serie C Unica[15].
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
^A.S.D. BASKET VENEGONO, su basketvenegono.it (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2011).
Bibliografia
Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.