Centravanti di peso, fu tra i più abili e importanti attaccanti spagnoli degli anni 1930.[2] Estremamente prolifico, ha il primato personale di sette reti segnate in un solo incontro, contro l'Atlético Madrid,[2] e quello di giocatore che ha impiegato il minor numero di partite a segnare 100 gol nel campionato spagnolo, raggiungendo tale soglia dopo 82 gare.[4][5]
Carriera
Giocatore
Club
Cresciuto nei settori giovanili della sua regione, a diciotto anni entrò a far parte della rosa della prima squadra dell'Oviedo; di questa società si rivelerà uno dei massimi cannonieri,[2] vincendo per tre volte il trofeo Pichichi per il miglior marcatore del campionato nazionale e superando quota duecento reti. A causa della guerra civile spagnola, dato che era repubblicano, si trasferì, come altri calciatori baschi, in Argentina in seguito alla vittoria di Francisco Franco.[6] Al suo debutto a Buenos Aires con la maglia del San Lorenzo segnò quattro reti[2] e insieme al connazionale Ángel Zubieta diventò presto uno degli idoli dei tifosi,[7] aumentando la popolarità del club, i cui soci incrementarono da 15 000 a 35 000.[8] Si trasferì poi in Messico, dove raccolse ulteriori successi, tra cui le prime vittorie a livello nazionale (aveva difatti vinto solo campionati regionali con l'Oviedo) con la conquista di campionato e coppa nel biennio 1944-1945. Terminata la seconda guerra mondiale fece ritorno in patria, chiudendo la carriera nell'Oviedo.
Nazionale
Debuttò in nazionale il 24 aprile 1932 contro la Jugoslavia a Oviedo. Fu convocato per il campionato del mondo 1934, ove giocò due partite, contro Brasile e Italia. Nella prima di queste, valida per la fase a gironi, segnò una rete al ventinovesimo minuto del primo tempo, suggellando la vittoria per 3-1 della propria selezione, che già si era portata in vantaggio con due reti di Iraragorri.[9] L'incontro contro i padroni di casa si svolse il 31 maggio a Firenze; la partita terminò 1-1, e dovette essere rigiocata: nello "spareggio", Lángara non fu presente. La sua ultima partita internazionale si tenne a Berna il 3 maggio 1936 nella vittoria della sua selezione sulla Svizzera per 2-0. Con diciassette reti nelle dodici presenze da lui accumulate ha una media-gol di 1,42.[10]
Allenatore
Ebbe una breve ma fruttuosa esperienza come allenatore: al suo debutto in panchina (in Cile) vinse il campionato, mentre il ritorno in Messico gli procurò un altro successo in Coppa dopo quello da giocatore; allenò poi per una stagione il San Lorenzo prima di terminare definitivamente la sua carriera calcistica.
^(EN) Madrid and Barca victorious, su soccernet.espn.go.com, 24 marzo 2012. URL consultato il 27 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).