La Guardia nazionale dell'Ucraina (NHU; in ucraino: Національна гвардія України, Nacional'na hvardija Ukraïny) è il corpo di Gendarmeria nazionale ucraina e forza militare interna, sotto la giurisdizione del Ministero degli affari interni. È la componente di riserva delle forze armate dell'Ucraina, ristabilita il 13 marzo 2014 nel mezzo delle crescenti tensioni e destabilizzazioni in Ucraina.
Storia
La Guardia nazionale venne originariamente creata il 4 novembre 1991, poco dopo che l'Ucraina ebbe ottenuto l'indipendenza, sotto la diretta supervisione del Consiglio Supremo dell'Ucraina, dalla legge "Sulla Guardia nazionale d'Ucraina" n. 1775-XII.
Tuttavia è stata sciolta fra grandi polemiche nove anni più tardi, l'11 gennaio 2000, come parte di un taglio alle spese militari da parte dell'allora presidente Leonid Kučma. Tra il 1995 e il 2000 esistevano sia la Guardia nazionale d'Ucraina sia le Truppe interne dell'Ucraina.
Durante i suoi primi anni d'esistenza, la Guardia nazionale fu indirettamente coinvolta nel conflitto in Transnistria durante la primavera/estate del 1992, contribuendo a difendere il confine contro una rinnovata minaccia di guerra verso l'Ucraina. Le formazioni coinvolte furono la 3ª, la 4ª e la 5ª Divisione. Successivamente, fino al 1998, le unità della Guardia nazionale supportarono le guardie di frontiera nelle operazioni anti-contrabbando condotte al confine con la Moldavia e la regione separatista moldava della Transnistria.
Ricostituzione nel 2014
La Guardia nazionale venne ricreata in conformità con la legge dell'Ucraina sulla "Guardia nazionale d'Ucraina" n. 4393 del 12 marzo 2014. Un precedente tentativo dall'allora presidente Juščenko per riportare la Guardia nazionale durante i disordini civili nel 2008 venne bloccato dalla Rada. Venne così ricostituita nel marzo 2014, dopo l'inizio della occupazione russa della Crimea, con il contemporaneo scioglimento delle Truppe interne dell'Ucraina.
La forza armata appena ricostituita venne creata utilizzando in parte le truppe della gendarmeria, prevedendo anche d'incorporare le milizie e le frange armate di alcuni dei partiti e delle organizzazioni politiche, tra cui il movimento Euromaidan. Tuttavia tali piani hanno incontrato resistenza da alcuni di questi ultimi, che non volevano rinunciare alle loro armi o comunque subordinarsi al controllo del governo. Il reclutamento diretto era destinato anche alle accademie militari. Il 16 marzo, il governo Jacenjuk ha annunciato piani per l'assunzione di 10.000 persone entro i successivi 15 giorni per la Guardia nazionale. Vennero accettati anche volontari individuali.
La legge del 2014 prevedeva una forza iniziale autorizzata di 33.000 uomini. Stabiliva inoltre i compiti della Guardia nazionale, come il mantenimento dell'ordine pubblico, la protezione delle infrastrutture strategiche come le centrali nucleari e "difendere l'ordine costituzionale e ripristinare l'attività degli organi statali", con particolare riferimento all'occupazione russa della Crimea appena avvenuta, così come per la percepita minaccia russa in Ucraina nel suo complesso.
La Guardia nazionale ricevette una gran parte del denaro dalla riprogrammazione di bilancio di emergenza approvata dal Parlamento per il finanziamento degli appalti per armi, equipaggiamento per la riparazione e addestramento (tale riprogrammazione è equivalente a 600 milioni di dollari nel 2014). Si prevedeva che la forza della Guardia nazionale raggiungesse le 60.000 persone. La paga per i regolari della Guardia nazionale era di circa 214 euro (297 dollari) al mese, equivalenti al reddito mensile medio ucraino. Gli ufficiali ricevevano circa il doppio di tale importo.
Nel 2015 ha incorporato alcune unità paramilitari che avevano combattuto nel Donbass, tra cui i battaglioni Azov e Donbas.
In tempo di pace la Guardia Nazionale si concentra sull'applicazione della legge civile con compiti di gendarmeria, come la lotta contro la criminalità organizzata, i disordini civili, il controllo della sicurezza interna. Tuttavia, durante il tempo di guerra la Guardia Nazionale può essere mobilitata e prendere parte alle operazioni di combattimento a fianco delle Forze armate ucraine, come fatto durante la guerra del Donbass e nel 2022 durante l'invasione russa dell'Ucraina.
Guerra russo-ucraina
Nel febbraio 2023 il Ministero degli affari interni ha annunciato la creazione di un progetto, denominato Guardia Offensiva, al fine di creare 8 nuove brigate (da zero oppure riorganizzando unità già esistenti) con l'obiettivo dichiarato di contribuire a liberare l'intera Ucraina, compresa la Crimea. Sei di queste otto brigate sono appartenenti alla Guardia Nazionale, mentre le restanti due rispettivamente alla Polizia per operazioni speciali e alla Guardia di Frontiera.[2][3] Nel marzo 2023 a queste unità si è aggiunta la 13ª Brigata "Chartija", creata a partire dall'omonima unità di volontari della regione di Charkiv nata nell'aprile 2022 come parte della 127ª Brigata di difesa territoriale.[4] Nel corso della guerra sono state inoltre espanse al rango di reggimento o brigata undici unità e ne sono state create da zero altre sette, fra cui la prima brigata di artiglieria della Guardia nazionale.[5][6][7][8][9]
Struttura
A partire dal 2017 la Guardia Nazionale è divisa in cinque comandi operativi-territoriali:
Comando operativo-territoriale occidentale
Comando operativo-territoriale settentrionale
Comando operativo-territoriale centrale
Comando operativo-territoriale orientale
Comando operativo-territoriale meridionale
Un sesto comando operativo-territoriale per la Crimea esiste solo sulla carta, fino a quando la penisola non verrà restituita dalla Russia all'Ucraina (attualmente le unità della Crimea sono sotto la Guardia Nazionale della Federazione Russa).
Unità direttamente subordinate alla Direzione generale
Sotto la struttura pre-2000, la Guardia nazionale amministrativamente passò sotto il Ministero degli Interni, ma operativamente rispondeva direttamente al presidente dell'Ucraina, anche se prima del 1995 il Parlamento aveva un certo controllo operarivo. Nella struttura del 2014, riferisce sia amministrativamente che operativamente al Ministro degli Affari Interni, una posizione attualmente detenuta da Arsen Avakov. Nella vecchia NSU, il suo comandante generale veniva originariamente nominato dal Presidium della Verchovna Rada (il parlamento ucraino) ogni 5 anni. Il suo vice comandante veniva nominato del Presidente dell'Ucraina su raccomandazione del Comandante. Tuttavia, nel 1995 il sistema venne modificato in modo che sia il comandante sia il vice comandante sarebbero stati nominati dal Presidente.
Dal 2014
A partire dalla fine di marzo 2014, la Guardia nazionale era ancora in evoluzione. Tuttavia, gli sviluppi attuali suggeriscono che la 'nuova' Guardia nazionale sarà principalmente una forza di fanteria leggera, fortemente dipendente dalle unità di riserva con pochi elementi di supporto meccanizzati e corazzati. Questo è fortemente in contrasto con la 'vecchia' Guardia nazionale, che era soprattutto una forza di fanteria meccanizzata, con incorporate un certo numero di formazioni ed unità specializzate, con corazzati, artiglieria e supporto aereo come elementi organici.
Il primo dei battaglioni regolari della nuova Guardia nazionale sfilò ufficialmente il 6 aprile dopo solo tre settimane di addestramento. Il battaglione, non identificato, era composto da 500 membri tra i 18 e i 55 anni di età, e sembra essere schierato come forza di reazione rapida, utilizzando veicoli leggeri, come i camion per il trasporto.
Il comandante della Guardia nazionale d'Ucraina è nominato dal Verchovna Rada (il parlamento ucraino) su mozione del Presidente.
Le nuove reclute (quelle che non vennero trasferite dalle truppe interne, dalle Forze di Terra o dalle accademie militari) subirono un corso di formazione iniziale della durata di due settimane, comprendente una gamma di tecniche diverse, dall'utilizzo di armi da fuoco al combattimento corpo a corpo, lettura di mappe e comunicazione. Coloro che firmano per il servizio militare a tempo pieno, come membri della Guardia ricevono almeno altre quattro settimane di addestramento. Per i membri a tempo parziale che completano la loro formazione di due settimane e ritornano alle loro comunità per attendere l'eventuale richiamo in servizio, le autorità sembrano prevedere l'esecuzione di una variante del sistema del battaglione di marcia, basata ove possibile sulle milizie civili esistenti e sui gruppi armati. La maggior parte di loro usano la Sotnja come unità di base, come fa la Guardia nazionale stessa.