La Guardia di Frontiera dell'Ucraina (in ucrainoДержавна Прикордонна Служба України?, Deržavna Prykordonna Služba Ukraїny) è la polizia di frontiera dell'Ucraina. Si trova alle dipendenze del Ministero degli affari interni, ma in periodo di guerra passa sotto il controllo delle Forze armate. È stata istituita il 31 luglio 2003, in seguito alla riorganizzazione del Comitato Nazionale per la Protezione dei Confini, comprende anche la Guardia Costiera ed è responsabile per i centri di detenzione temporanea in cui vengono ospitati i rifugiati.
Storia
La Guardia di Frontiera dell'Ucraina è il diretto successore delle Truppe di Frontiera Sovietiche, delle quali circa 19.000 si trovavano in Ucraina al momento del crollo dell'Unione Sovietica ed andarono a costituire le Truppe di Frontiera Ucraine. Successivamente il corpo venne rinominato in Comitato Nazionale per la Protezione dei Confini.
Fra il 1991 e il 1993 i confini con la Russia e la Bielorussia, e le guardie di frontiera erano stazionate soltanto lungo i confini occidentali e sul mar Nero. Alla fine del 1993 circa 9.000 soldati delle Forze armate vennero trasferiti alle Truppe di Frontiera, e vennero istituiti i controlli anche sui confini settentrionali e orientali. Nel 1999 la forza del corpo era cresciuta fino a 50.000 unità, fra cui 8.000 civili. Nel 2003 venne introdotta una nuova legislazione in merito, e lo status del nuovo ente della Guardia di Frontiera venne cambiato da "formazione militare" a "forza di polizia speciale".
La Guardia di Frontiera venne coinvolta nella guerra del Donbass, quando il 31 agosto 2014 due motovedette della guardia costiera furono colpite dall'artiglieria terrestre. Il 2 giugno, una base di confine alla periferia di Luhans'k venne assediata dalle forze separatiste della Repubblica Popolare di Lugansk, che comportò il ferimento di 10 guardie, finché queste si arresero e ritirarono.[3][4] Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022, 17 guardie di frontiera presenti sull'isola dei Serpenti vennero attaccate e fatte prigioniere dalle navi da guerra russe.[5] Una unità della Guardia di Frontiera era di stanza a Mariupol' e combatté durante l'assedio della città. Il 20 aprile le guardie rimaste erano intrappolate in una sacca nel porto di Mariupol' insieme a unità della Polizia Nazionale, quando vennero soccorse dai militari del Reggimento Azov e si ritirarono all'interno delle acciaierie Azovstal'.[6]
Nel febbraio 2023 il Ministero degli affari interni ha annunciato la creazione di un progetto, denominato Guardia Offensiva, al fine di creare 8 nuove brigate (da zero oppure riorganizzando unità già esistenti) con l'obiettivo dichiarato di contribuire a liberare l'intera Ucraina, compresa la Crimea. Sei di queste otto brigate sono appartenenti alla Guardia Nazionale, mentre le restanti due rispettivamente alla Polizia per operazioni speciali e alla Guardia di Frontiera, in particolare trattasi della Brigata "Confine d'acciaio" di nuova costituzione.[7][8] Nel corso del 2024 all'interno di questo programma sono state inoltre formate tre nuove brigate a partire rispettivamente dal 3º Distaccamento di frontiera di Luhans'k, 1º Distaccamento di frontiera di Donec'k e 11º Distaccamento di frontiera di Kramators'k: a gennaio la Brigata "Pomsta", ad aprile la Brigata "Hart" e a novembre la Brigata "Forpost".[9][10][11]
Struttura
Unità direttamente subordinate all'amministrazione centrale