L'area dell'Agro romano coperta dalla Condotta Sanitaria X Laurentina[8], dove furono costruiti gli edifici per l'Esposizione del 1942 (E.42), venne ufficialmente trasformata in quartiere con delibera n. 2453 del 13 settembre 1961 del Commissario Straordinario e gli fu assegnata la denominazione provvisoria di "Quartiere XXXII - E.U.R.", dall'acronimo di Esposizione Universale di Roma. Successivamente, con delibera n. 2509 del 5 maggio 1965, la Giunta Municipale «assumendo, per l'urgenza di provvedere, i poteri del Consiglio Comunale, ai sensi dell'articolo 140 della Legge Comunale e Provinciale, Testo Unico 4 febbraio 1915, numero 148, delibera di attribuire al Quartiere XXXII - E.U.R. la denominazione di "Quartiere XXXII - Europa" mantenendone immutata la seguente delimitazione: [...] ». Il quartiere rimane comunque conosciuto con l'acronimo.
In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, l'EUR ha subito un ulteriore sviluppo urbanistico e architettonico proseguito poi fino ai giorni nostri. Oggi l'EUR è sede del più importante polo finanziario e terziario della capitale e tra i maggiori d'Italia con la presenza di numerose sedi di banche italiane quali UniCredit, BNL, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, Poste italiane oltre alla presenza di palazzi e uffici pubblici e privati (INPS, Ministero dello sviluppo economico, Eni ecc..) e un polo museale, risultando oggi l'area più attiva della capitale dal punto di vista economico.
Il nuovo quartiere era attraversato dalla via Imperiale (oggi via Cristoforo Colombo), nata per collegare il centro storico di Roma al litorale. Il fulcro del quartiere era costituito dalla piazza Italia (oggi piazza Guglielmo Marconi), con al suo centro la stele dedicata all'inventore, inquadrata da quattro palazzi destinati ad altrettante mostre previste per l'esposizione universale:
progetto di Cesare Ligini, a cui si deve l'ideazione dei tratti generali, in collaborazione con i professionisti Vittorio Cafiero, Guido Marinucci, e Renato Venturi (questi ultimi due dell'ufficio tecnico dell'Ente EUR)-[12]
LunEur, su via delle Tre Fontane. Luna park del 1953.
Un'altra infrastruttura caratteristica del quartiere è il Luneur, il luna park permanente di Roma e il più antico d'Italia; fu costruito inizialmente come attrazione temporanea all'interno dell'Expo agricolo del 1953. Visto il successo che riscosse, venne chiesto agli organizzatori di mantenerlo aperto ogni anno per un certo periodo. Dal 1960, anno delle Olimpiadi, rimase aperto tutto l'anno e cinque anni dopo assunse, tramite referendum, il nome attuale. Nel periodo di maggiore successo contava centotrenta attrazioni a conduzione familiare ed osservava un giorno di chiusura settimanale. Alla conclusione dei lavori di restauro, il parco è stato riaperto il 27 ottobre 2016[13], con il nuovo nome di "Luneur Park", dedicato a bambini fino ai 12 anni e alle loro famiglie.[14]
I parchi e i giardini non vennero realizzati prima della fine della seconda guerra mondiale.[15] Il progetto originale risale al 1937 e realizzato da Pagano, Rossi e Vietti. Tuttavia, nel 1938 il progetto fu affidato a Piacentini che aveva progetti per conto del regime fascista.[15] Il Piacentini volle Raffaele de Vico come supervisore della realizzazione delle aree verdi del quartiere. Le forme geometriche non riguardarono le zone verdi e furono limitate ai palazzi, carattere geometrico che riguarda l'aspetto odierno dei parchi e dei giardini di questo quartiere, quartiere con la maggiore quantità di verde.[15]
L'Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma gestisce l'organizzazione del quartiere in parziale autonomia dal Comune di Roma. Istituito con legge del 26 dicembre 1936, è stato in seguito trasformato in società per azioni.
Cultura
Ricerca
Accademia Nazionale delle Scienze, sul quadrato della Concordia. Fondata nel 1782, ha sede nel palazzo della Civiltà Italiana.
Nella zona dove oggi sorge il Palazzo dello Sport, l'architetto Adalberto Libera negli anni trenta aveva previsto anche la costruzione della Porta del Mare, un arco monumentale simboleggiante l'ingresso al nuovo quartiere espositivo dal lato sud. Questa struttura allo scoppio della seconda guerra mondiale non era stata ancora iniziata e al termine l'opera non fu poi mai realizzata. Nei decenni successivi, e in particolar modo negli anni duemila, si è parlato più volte di riprendere il progetto della costruzione dell'arco di Libera, ma trovando spesso più perplessità che altro. In particolare, i dubbi sarebbero legati alla mancanza di una bozza di progetto vero e proprio (dovuta anche alla scomparsa dell'ideatore originario) e alla fattibilità, sia in termini paesaggistici che logistici (la presenza effettiva di una zona dove edificarlo, data la presenza attuale del Palazzo dello Sport).
La costruzione del quartiere venne ultimata solamente alla fine degli anni cinquanta in occasione della XVII Olimpiade, tenutasi a Roma nel 1960, completando alcune infrastrutture, come il Palazzo dello Sport progettato da Nervi e Piacentini e il Velodromo, nonché dando l'attuale struttura al laghetto, detto Laghetto del Cannocchiale, per le sue forme geometriche, ed alla zona verde ad esso limitrofa.
Nel decennio 2010-2020 all'EUR sono stati ultimati numerosi progetti edilizi che ne hanno cambiato lo skyline del quartiere, come il Nuovo Centro Congressi di Massimiliano Fuksas (noto come la "Nuvola") e l'Eurosky Business Park, un centro direzionale in cui sono inclusi numerosi edifici tra cui la Torre Europarco (120 m) e la Torre Eurosky (155 m). Inoltre, è in fase di completamento il Mediterraneum, dove oltre all'acquario tradizionale sorgerà un'area espositiva permanente denominata Expo, che sarà un punto di incontro tra la ricerca scientifica e il pubblico[22], e la riqualificazione delle Torri Ligini (conosciute anche come Torri delle Finanze), che ospiteranno un nuovo centro direzionale adibito ad uffici (3100 postazioni).[23]
Nel territorio del quartiere Europa si estende la zona urbanistica 12A Eur.
Odonimia
Gli spazi urbani del quartiere hanno denominazioni molto varie. Alcuni si ispirano a nomi geografici extra-italiani, con una procedura poco frequente nella tradizione odonomastica italiana: i viali dedicati ai continenti Europa, Asia, America, Africa, Oceania, tutti perpendicolari a via Cristoforo Colombo; inoltre i viali dedicati agli oceani Atlantico e Pacifico al margine sud del quartiere, le vie ispirate a stati asiatici e oceanici (Libano, Indonesia, Australia, oltre alla piazza Pakistan e alla Passeggiata del Giappone nel parco attiguo al laghetto) nel quadrante sud-ovest, a stati africani (Algeria, Kenya, Marocco ecc.) nel settore sud-est, a catene montuose (Montagne Rocciose, Carpazi, Caucaso, Pirenei ecc.) nella parte orientale. Altre denominazioni, in genere relative a strade o piazze di una certa importanza, ricordano concetti astratti (Umanesimo, Tecnica, Arte, Agricoltura, Industria, Civiltà del Lavoro, Civiltà Romana, ecc.). Non mancano strade dedicate a musicisti, a letterati e artisti, a personaggi storici e politici del Novecento.
^Con deliberazione della Giunta Municipale del 5/05/1965 n. 2509 fu approvata "L'attribuzione al Quartiere XXXII - E.U.R. della denominazione di Quartiere XXXII - EUROPA" visto il parere favorevole della Commissione Consultiva di Toponomastica espresso nella riunione dell'8/04/1965.
^Lungo il viadotto della Magliana nel tratto dal Tevere a viale di val Fiorita in linea d'aria e da un tratto di quest'ultimo fino a via delle Tre Fontane, nonché da questa fino a via Laurentina.
^Lungo via Laurentina, nel tratto da via delle Tre Fontane a via di Vigna Murata.
^Lungo via Laurentina nel tratto da via di Vigna Murata a viale dell'Umanesimo.
^Lungo viale dell'Umanesimo nel tratto da via Laurentina a viale dell'Oceano Atlantico e da quest'ultimo fino a via Cristoforo Colombo.
^Lungo l'intero viale dell'Oceano Pacifico nel tratto da via Cristoforo Colombo al Tevere in linea d'aria.
^Separato dal fiume Tevere fino al viadotto della Magliana.
^Alcune targhe viarie nel vicino quartiere Giuliano-Dalmata riportano ancora il codice "C.S. X".
AA.VV., Eur. Guida degli istituti culturali, Milano, Leonardo Arte, 1992, ISBN88-7813-429-5.
Corrado Augias, XV - Il ventennale che non ci fu, in I segreti di Roma - Storie, luoghi e personaggi di una capitale, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, ISBN978-88-04-56641-0.
Carlo Bertilaccio e Francesco Innamorati, EUR SpA e il Patrimonio di E42 - manuale d'uso per edifici e opere, Milano, Palombi Editori, 2005, ISBN978-88-7621-499-8.