Stadio Tre Fontane

Stadio Tre Fontane
Informazioni generali
StatoItalia (bandiera) Italia
UbicazioneVia delle Tre Fontane 5, I-00144 Roma
Inizio lavori1957
Inaugurazione1959
Ristrutturazione2015
ProprietarioRoma Capitale
ProgettoMaurizio Clerici
Prog. strutturalePagani e Lombardi
Informazioni tecniche
Posti a sedere4 000
StrutturaRettangolare, con tribune in cemento sui lati lunghi
Mat. del terrenotappeto erboso
Uso e beneficiari
Rugby a 15Rugby Roma (1989-2011)
Calcio
Football americanoMarines Lazio
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio “Tre Fontane” è un impianto sportivo multifunzione che si trova a Roma nel quartiere dell’EUR.

Prende il nome dalla zona nel quale si trova, e dalla strada sulla quale si affaccia il suo accesso principale, via delle Tre Fontane.

L’impianto, dotato di due tribune laterali in cemento per una capienza totale di 4 000 posti, fu fino al 2011 il terreno delle gare interne della Rugby Roma, compagine professionistica di rugby a 15 della Capitale, ed è parte di un più vasto insieme di installazioni sportive noto come “Complesso sportivo Tre Fontane”.

Il campo principale, già terreno del Rugby Roma dagli anni ottanta fino al 2011, è dal 2018 sede degli incontri interni di calcio della sezione femminile della Roma.

Storia

L’impianto sorge all’estremità occidentale del complesso sportivo omonimo, costruito in occasione dei Giochi olimpici del 1960 che si tennero a Roma, e fu inaugurato nel 1959[1]; l’intera area copre circa 170000 e fu progettata dall’architetto Maurizio Clerici[2] con la consulenza strutturale degli ingegneri Pagani e Lombardi, direttori dei lavori[2].

L’esigenza era quella di dotare anche la zona Sud della Capitale di impianti adeguati a ospitare i Giochi olimpici[3] per alleggerire quella settentrionale dove già insistevano opere come lo Stadio Olimpico, il Flaminio e il complesso sportivo dell’Acqua Acetosa.

Un incontro di hockey su prato ai Giochi olimpici del 1960

Il progetto del complesso prevedeva anche altri impianti sportivi, da utilizzare per l’hockey su prato e il pattinaggio[2].

Durante i Giochi olimpici il complesso ospitò diversi incontri del torneo di hockey su prato[2].

Per tutti gli anni sessanta e fino all’apertura del centro di Trigoria nei primi anni ottanta il complesso fu utilizzato dalla società calcistica Roma come campo d’allenamento e terreno delle proprie giovanili[4]; prima di ospitare gli incontri della prima squadra del Rugby Roma, inoltre, ospitò lo spareggio tra L'Aquila e Fiamme Oro per decidere l’assegnazione dello scudetto 1966-67[5], appannaggio in tale occasione del “quindici” abruzzese.

A metà anni ottanta la Rugby Roma assunse la gestione dell’impianto, che fu quello usato per la stagione regolare e le semifinali del campionato 1999-2000 che vide la conquista del quinto e più recente scudetto del club (la finale si tenne allo Stadio Flaminio). La società continuò a utilizzare l’impianto fino al 2011, quando fu esclusa dal campionato a causa della sua situazione finanziaria[6].

Non esiste una gestione unitaria del complesso, di proprietà del Comune di Roma: la zona dello stadio propriamente intesa, insieme agli impianti che sorgono sul lato occidentale di via Cristoforo Colombo, è in gestione a un’associazione temporanea di imprese che vede, tra gli altri, presenti la Nuova Rugby Roma, società nata sulle ceneri della precedente esclusa nel 2011[4][7] e che, a propria volta, ha subaffittato alla Roma una parte dell’impianto[7], di cui la società necessita al fine di avere un campo omologato dall’UEFA per la Youth League[4].

La sezione orientale del complesso, invece, è in gestione al Comitato Italiano Paralimpico che dal 2013 sta intraprendendo lavori per creare una struttura multisportiva agibile sia da persone normodotate che disabili[8].

Per un breve periodo fino alla fine della stagione 2016-17 il “Tre Fontane” fu anche il terreno interno dei Marines Lazio, sezione di football americano della S.S. Lazio[9].

Con la nascita, nel 2018, della sezione femminile della Roma, il Tre Fontane fu scelto come terreno delle gare interne della squadra giallorossa[10].

Note

  1. ^ Dieci miliardi di lavori pubblici per le Olimpiadi di Roma del 1960, in La Stampa, 7 ottobre 1959, p. 10. URL consultato il 23 ottobre 2013.
  2. ^ a b c d 1960 Olympics, vol. I, pag. 76.
  3. ^ Zona Sportiva Tre Fontane, su roma1960.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  4. ^ a b c Alessandro Austini, La Roma torna al Tre Fontane, in il Tempo, 6 maggio 2015. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2015).
  5. ^ L’Aquila «tricolore» di rugby, in l'Unità, 1º maggio 1967. URL consultato il 17 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2016).
  6. ^ Comunicato federale FIR nº 1 stagione sportiva 2011-12 (PDF), su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 1º agosto 2011. URL consultato il 9 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2011).
  7. ^ a b Roma, rinasce lo storico stadio Tre Fontane, in Corriere dello Sport, 7 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  8. ^ Impianto sportivo “Tre Fontane” — Roma, su comitatoparalimpico.it, Comitato Italiano Paralimpico. URL consultato il 31 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2015).
  9. ^ Sarà il “Tre Fontane” il campo da gioco dei Marines, su sslazio.org, Società Sportiva Lazio, 27 febbraio 2017. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato il 28 marzo 2017).
  10. ^ L’AS Roma parteciperà alla Serie A femminile a partire dal 2018-19, su asroma.com, Associazione Sportiva Roma, 15 giugno 2018. URL consultato il 18 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2019).

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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