Il territorio di Ceriale è situato nella Riviera delle Palme, all'estremità orientale della piana di Albenga, alle pendici del monte Croce (541 m).
Ceriale si trova, in linea d'aria, esattamente a metà strada tra il centro di Genova (Arco della Vittoria) e il confine con la Francia (Ponte San Ludovico).
Storia
Sull'origine del toponimo Ceriale sono state avanzate due ipotesi. La prima farebbe riferimento all'appellativo di due consoli dell'Impero romano - Onicius Cerialis e Quinto Petilio Cerialis[6] - che avrebbero qui svolto la loro attività. La seconda supposizione troverebbe invece riscontri nel fiorente mercato dei cereali[6] e alla presenza in loco di un tempio romano dedicato alla dea dell'agricoltura Cerere[6] e ad una correlata festività, la "Cerialia"[6].
È probabile già in epoca romana[6] la fondazione di un insediamento umano lungo la Via Julia Augusta, supportato anche dal ritrovamento di reperti archeologici[6] dell'epoca. Alla dominazione romana subentrò in epoca medievale la potenza religiosa dei vescovi della diocesi di Albenga[6], a cui seguì una totale giurisdizione da parte del comune albenganese che assoggettò questa zona tra i suoi possedimenti "del Contado" concedendo, però, un'ampia autonomia amministrativa[6]. Fu nel corso del XIV secolo che il territorio di Ceriale passò sotto il controllo diretto della Repubblica di Genova[6].
Durante il dominio genovese venne edificato nella zona della marina "il Torrione" (1563-1564[6]), un bastione circolare che doveva fungere da postazione d'avvistamento e, nel caso, di prima difesa. Tuttavia, nulla poté fermare nella notte tra il 1° e il 2 luglio 1637[6] l'assalto dei pirati al comando dell'algerino Ciribì che con i suoi uomini mise a ferro e fuoco il borgo cerialese: alla devastazione della locale e primitiva chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Eugenio[6] seguirono l'uccisione di una trentina di abitanti[6] e il rapimento di circa trecento locali[6] con destinazione Algeria. Furono poi le "confraternite del riscatto"[6] che s'incaricarono per conto dei vari familiari dei vari rilasci degli schiavi cerialesi; inverso, anche per l'entità della cifra richiesta per il riscatto, fu invece l'interesse da parte del Comune di Albenga e dello stato genovese[6].
Con la dominazione francese il territorio di Ceriale acquisì una sua autonoma entità amministrativa da Albenga rientrando dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento della Maremola, con capoluogo Pietra, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, con capoluogo Pietra, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese, il territorio cerialese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.
«Interzato in fascia: il PRIMO campo di cielo, al busto di centurione romano posto in profilo, nascente dalla partizione; il SECONDO d'azzurro; il TERZO di verde, al covone di grano al naturale, legato d'azzurro, attraversante sul secondo e terzo punto. Bordura d'oro.[7]»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 1º agosto 1959.[8][7] La figura del centurione fa riferimento alla tradizione secondo la quale, ai tempi dell’imperatore Vespasiano, un centurione, chiamato Pompilius Cerialis, avrebbe fondato in una località del comune attualmente denominata Carendetta, un centro logistico per l’approvvigionamento delle legioni romane dislocate nelle Gallie, e dal suo nome avrebbe avuto origine il toponimo.
Oratorio di Santa Caterina nel centro storico cerialese.
Oratorio di San Rocco nel capoluogo di Ceriale.
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella frazione di Peagna. Situata nel centro storico venne edificata nel corso del XVIII secolo in stile barocco.
Chiesa antica di San Giovanni Battista nella frazione di Peagna. Attigua al cimitero è fiancheggiata da un campanile costruito in stile barocco e nel suo interno sono conservati affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.
Santuario di Nostra Signora delle Grazie nella frazione di Peagna. Originariamente previsto nel progetto del cavalier Giuseppe Viziano come un edificio moderno a croce greca, il sito religioso fu edificato nel corso del 1938 (la prima pietra fu posta il 6 giugno) a pianta rettangolare e a due navate.
Cappella di Nostra Signora delle Grazie nella frazione di Peagna, edificato nel 1864.
Cappella di Nostra Signora della Misericordia lungo la strada tra Ceriale e Peagna. La posa della prima pietra fu posta il 19 marzo 1953 con il termine dei lavori il 29 marzo 1954; l'edificio fu consacrato il 2 luglio dello stesso anno dal vescovo di Albenga monsignor Raffaele De Giuli.
Architetture militari
Torrione d'avvistamento e di difesa nei pressi della spiaggia di Ceriale, edificato tra il 1563 e il 1564.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Ceriale sono 565[10], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[11]:
Museo paleontologico "Silvio Lai". Fondato nel 1993 ha sede nella frazione di Peagna. L'allestimento attuale, studiato soprattutto in funzione di attività didattiche, è stato inaugurato nel 2008. Il museo espone parte della collezione comunale dei fossili provenienti dalla vicina Riserva naturale regionale di Rio Torsero, risalenti al Pliocene inferiore (da 5,3 a 3,6 milioni di anni fa). Il museo è dotato di una sala conferenze, di un laboratorio e di una piccola biblioteca/emeroteca.
Geografia antropica
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dall'unica frazione di Peagna per una superficie territoriale di 11,15 km²[12].
Il comune basa la sua principale risorsa economica nel settore turistico, ma anche sulla produzione agricola. Nel territorio vengono praticate la coltivazione degli ortaggi e la floricoltura, in particolare le piante di orchidea coltivate nelle serre.
Attivo anche il settore industriale, dove si segnala la presenza di cantieri navali e fabbriche dolciarie.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.