Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Unione Sportiva Livorno nelle competizioni ufficiali della stagione 1936-1937.
L'emblema del Livorno nella sua epoca d'oro è stato Mario Magnozzi con le 184 reti realizzate in maglia amaranto in 277 partite. La stagione scorsa ha chiuso a Livorno la sua carriera calcistica, ed in questa stagione 1936-37 inizia quella di allenatore, conducendo immediatamente la squadra labronica alla promozione in Serie A.
La squadra è la corazzata del campionato cadetto, rafforzata dagli arrivi di Ulisse Uslenghi ed Alfredo Pitto, cavalli di razza che ritornano a Livorno. I meriti di Magnozzi sono quelli di aver plasmato una formazione capace di ottenere il meglio da ogni singolo giocatore. L'esempio più significativo è quello di Bruno Arcari che si trasforma in un implacabile centravanti, autore di 30 reti in 29 partite di campionato.
Il torneo cadetto dominato dai livornesi con 42 punti, tre in più dell'Atalanta, unica squadra a vincere all'Ardenza, entrambe saranno promosse. Con la vittoria del 2º titolo di B della sua storia, il Livorno tornò in Serie A dopo due stagioni di assenza.