Le Suore Francescane del Signore della Città sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome le sigla S.F.S.[1]
La congregazione fu fondata dal frate minore cappuccino Angelico Lipani (1842-1920) a Caltanissetta, presso la chiesa dove era conservato un crocifisso noto come il "Signore della Città".[2]
Le prime aspiranti presero l'abito religioso il 15 ottobre 1885: la congregazione fu aggregata all'ordine cappuccino con decreto del ministro generale Pacifico da Seggiano del 28 marzo 1909; le francescane del Signore della Città furono erette in istituto di diritto diocesano da Giovanni Jacono, vescovo di Caltanissetta, l'8 dicembre 1937 e ricevettero il pontificio decreto di lode il 7 dicembre 1950.[2]
Le finalità dell'istituto sono l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù e l'assistenza ospedaliera agli ammalati.[2]
Oltre che in Italia, sono presenti in Bolivia, Brasile, in Tanzania, Timor Est, Indonesia e nelle Filippine;[3] la sede generalizia è a Roma.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 310 suore in 54 case.[1]
Fu madre Generale dal 1938 al 1964. Nominata da Mons. Jacono e confermata nel I Capitolo Generale (15.10.1957). Durante il suo generalato la Congregazione si espanse, fino a raggiungere, nel 1954, al di là dell'oceano, le terre brasiliane, con l'apertura di 5 case. Fu sotto il suo mandato che vi fu l'approvazione definitiva della Congregazione, con il decreto di lode di S. Giovanni XXIII, del 30 Agosto 1960. Il 10 Ottobre 1957 celebrò il I Capitolo Generale della Congregazione, in cui fu eletta Madre Generale e l'11 Aprile 1964 il II Capitolo, in cui venne eletta Madre Vincenzina Frijia. Durante il suo primo generalato (1938-1964) furono aperte 45 case. Il un Capitolo Generale straordinario, il IV, che aveva come compito la revisione delle Costituzioni, adeguate alle disposizioni conciliari, dopo aver raccolto i suggerimenti provenienti dalle suore di tutte le case. Il 10 Dicembre 1970 la Sacra Congregazione dei Religiosi approvava le Costituzioni revisionate. Si ritira a vita spirituale dopo il VI mandato, morì a Roma il 17 Settembre 1990.
A Caltanissetta Madre Vincenzina realizza l'Aspirantato; inizia e porta quasi a termine una grande Casa di accoglienza in Contrada Juculia, adibita oggi anche quale Centro per Ritiri Spirituali e Convegni.
Il 15 Ottobre 1984 è stata eletta Madre Generale e riconfermata nel successivo Capitolo. Durante il suo mandato ha celebrato il Centenario della Fondazione della Congregazione, e si spesa per una migliore formazione e vocazionale delle suore da lei dirette. Inoltre ha iniziato il cammino preparativo per l'apertura del Processo di canonizzazione di P. Angelico. Alla fine del suo mandato il 14 Gennaio 1997 parte alla volta della Tanzania, dove ha aperto la prima casa africana ad Arusha. Muore a Mussomeli l'8 Gennaio 2006.
Altri progetti