Il regio decreto del 4 novembre 1809 decretò la soppressione del Comune di Solaro, annesso a quello di Ceriano. Tuttavia nel Regno Lombardo-Veneto gli austriaci ripristinarono prontamente l'autonomia comunale di Solaro. Quando Solaro entrò a far parte del Regno d'Italia, il Regio Decreto del 9 febbraio 1869[4] ripristinò, come in svariati altri casi, le disposizioni di quello del 1809, e Solaro si vide nuovamente privata della propria autonomia per essere annessa al Comune di Ceriano Laghetto. Le spinte separatiste rimasero comunque forti, e sfociarono il 20 luglio 1919 nel decreto che ristabilì definitivamente il Comune di Solaro[5].
Stemma
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 6 ottobre 1972.[6]
«Trinciato: nel primo d'azzurro, al sole radioso d'oro; nel secondo di rosso, al bisante d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma del comune di Solaro, diviso in due parti da una diagonale, evidenzia nella parte sinistra la storia del territorio e in quella destra richiama il suo nome. A sinistra si trova infatti, su sfondo rosso, un bisante d'argento ripreso dallo stemma della famiglia milanese dei Carcassola (spaccato: nel 1° d'argento, all'aquila di nero, coronata d'oro; nel 2° di rosso, alla banda d'argento, accompagnata da due bisanti dello stesso[7]), feudataria di Seveso, di cui Solaro faceva parte, fino al 1538; nel campo sinistro a sfondo azzurro — colore che richiama l'antica appartenenza di Solaro alla parte guelfa — si trova invece un sole, in riferimento al nome di Solaro, anticamente Solarium[8].
Il gonfalone è un drappo trinciato di rosso e di azzurro.
Villa Borromeo D'Adda, commissionata nel 1854 dalla contessa Marie Leopoldine von Khevenhüller-Metsch, vedova del marchese Febo D'Adda. Realizzata su progetto degli ingegneri Giuseppe Righetti ed Ernesto Bianchi, dal 1988 la villa è di proprietà del comune di Solaro e ospita il municipio[9].
Palazzo Biraghi, architettura trecentesca priva di ornamenti e legata al gusto romanico, riconoscibile per la facciata in muratura a vista[10].
Secondo i dati ISTAT[12] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1 368 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano la pakistana con 316 persone (2,22%) e la marocchina con 274 (1,93%).
A ovest la città è servita, tramite la Stazione di Saronno nell'omonimo paese confinante, con tratte che diramano nelle quattro province con cui Solaro confina: Como, Varese, Milano, Monza-Brianza.
Giovanni Moia, Giuliano Radice, La Storia di Solaro. Cenni storici, stemma araldico, monumenti e chiese, sindaci e attività dell'amministrazione comunale, Solaro, Comune di Solaro, 2006, ISBN1800439017513.