Le prime notizie relative alla storia di Bubbiano si hanno nel 1160 quando il borgo, allora di modeste dimensioni, viene citato nell'ambito della permuta di alcune proprietà terriere appartenenti all'abbazia di Morimondo che all'epoca era feudataria anche di diversi borghi vicini. Il villaggio, di natura agricola, divenne un'entità autonoma a partire proprio dal XII secolo quando incominciò a essere retto da dei consoli e nel secolo successivo fu vittima delle scorribande del Barbarossa prima e del nipote Federico II poi nell'ambito della lotta coi comuni della Lega Lombarda, seguendo in seguito le sorti della storia nazionale.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 1º dicembre 1952.[4]
«D'argento, a due fasce d'azzurro, caricato in centro da un fascio di spighe di grano, d’oro, legate da un laccio d’azzurro; la fascia superiore d’argento, caricata da tre stelle (6) d'azzurro, male ordinate. Ornamenti esteriori di Comune.»
Le fasce azzurre alludono ai due corsi d'acqua che attraversano il comune, il Ticinello e il Naviglio di Bereguardo. Il mazzo di spighe testimonia la natura prevalentemente agricola del territorio comunale.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio
Costruita nel Cinquecento, la chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio di Bubbiano ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, l'ultimo dei quali a metà Novecento.