Bulatović seguì una politica di asserzione al regime serbo supportando Milošević in tutto il periodo del conflitto jugoslavo.
1997-oggi: la politica separatista e l'indipendenza montenegrina
Nonostante ciò, nel 1998 la crisi del Kosovo e l'indebolimento di Milošević permisero all'opposizione interna al DPS coordinata da Milo Đukanović e fautrice di una maggiore autonomia rispetto alla politica serba di uscire in aperto conflitto con Bulatović.
Dopo un fallito tentativo di golpe spinto dall'élite serba (fallito tra l'altro per il rifiuto di Bulatović di ricorrere alla forza) risultò vincitrice la fazione di Đukanović e si assisté all'uscita di Bulatović e dei suoi, che fondarono il Partito Socialista Popolare, filo-serbo e anti-indipendentista.
IL DPS appoggiò l'SDP in tutte le sue richieste (introduzione della "lingua montenegrina", supporto alla "Chiesa Ortodossa montenegrina" e cambio della bandiera che fino al 2004 era stato il tricolore serbo).