Annoverato tra i maggiori successi di Allen[2] e (impropriamente) considerato come il secondo "capitolo" della "trilogia turistica" del regista, iniziata con Vicky Cristina Barcelona nel 2008 e conclusasi con To Rome With Love nel 2012.[3]
Trama
Gilbert "Gil" Pender, sceneggiatore cinematografico di successo, è in vacanza a Parigi con la sua fidanzata Inez e i genitori di lei. Stanco della vita e del mondo di Hollywood, Gil spera nella vacanza per trovare l'ispirazione necessaria a completare il suo primo romanzo, compito dal quale viene però scoraggiato costantemente dalla fidanzata e dai genitori di lei, i quali sminuiscono le sue aspirazioni letterarie e ritengono che la carriera di sceneggiatore sia più remunerativa e preferibile a quella di scrittore. In un ristorante Gil e Inez incontrano casualmente Paul, un intellettuale vecchia conoscenza di Inez, e la sua compagna. Inez è attratta da Paul e dalla sua erudizione, e accetta tutti gli inviti posti dalla coppia per visitare Parigi, trascinando Gil con sé, il quale però non sopporta le ostentazioni di Paul sull'arte.
Una sera, dopo un evento, Inez accetta l'invito di Paul e della sua compagna per andare a ballare; Gil invece declina l'invito in favore di una passeggiata per tornare in albergo. Camminando in solitudine per le strade di Parigi, perde l'orientamento. Mentre è seduto sulla scalinata di una chiesa, ammirando la bella serata parigina, a mezzanotte accetta un passaggio su una insolita Peugeot d'epoca. Per incanto, l'aspirante romanziere statunitense si ritrova nel passato, nella mitica Parigi degli anni venti e della "Generazione perduta", che egli ammira da sempre: la prima come età ideale e migliore rispetto al presente, la seconda come modello di arte e di stile. Durante un party in onore del poeta e drammaturgo Jean Cocteau incontra i letterati e gli artisti che a quell'epoca soggiornavano a Parigi: lo scrittore Francis Scott Fitzgerald con la moglie Zelda, il compositore Cole Porter che prova al pianoforte la sua Let's Do It, Let's Fall in Love, il torero spagnolo Juan Belmonte; nel corso della notte incontrerà anche la soubrette Joséphine Baker e lo scrittore Ernest Hemingway che gli offre lezioni di scrittura e di vita.
Tornato al presente, Gil vuole a tutti costi rivivere quell'esperienza tanto incredibile quanto reale e condividerla con Inez, e la sera successiva la convince a seguirlo. I due si recano nel medesimo punto dove
Gil si era smarrito la sera precedente; Inez però, spazientita dall'attesa, decide di tornare in albergo. Rimasto solo, ai rintocchi della mezzanotte Gil vede di nuovo avanzare l'auto d'epoca che si ferma davanti a lui, e sale a bordo in compagnia di Hemingway. Quella notte Hemingway lo accompagna da Gertrude Stein, la quale si presta a leggere il romanzo di Gil, dandogli saggi consigli. In casa di madame Stein Gil incontra la scrittrice Alice Toklas, il pittore Pablo Picasso e Adriana, una giovane affascinante e intelligente, allieva di Coco Chanel, compagna di Picasso e in precedenza anche l'amante di Amedeo Modigliani e Georges Braque.
Mentre vive in quella che considera l'età dell'oro, Gil si innamora di Adriana e desidera rivederla. Il rapporto con Inez invece è sempre più problematico e tra i due emergono incomprensioni e divergenze. Gil continua a recarsi nel passato incontrando altri artisti dell'epoca, come gli scrittori Henry Miller e Djuna Barnes, il pittore Salvador Dalí, il fotografo Man Ray, il regista Luis Buñuel, il poeta Thomas Stearns Eliot, il pittore Henri Matisse, lo scrittore William Faulkner.
Una notte, mentre si sta dichiarando ad Adriana, l'incanto vissuto tante volte da Gil si ripresenta a entrambi: i due salgono su una carrozza e vengono condotti al celebre Maxim's della Belle Époque, l'epoca vagheggiata da Adriana come la vera età dell'oro rispetto agli anni venti ammirati da Gil; qui incontrano Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Gauguin, Edgar Degas. Dalla conversazione tra gli artisti e dalle argomentazioni di Adriana, Gil capisce che l'idealizzazione di un "glorioso passato ormai perduto" è un'aspirazione ricorrente nell'animo umano, in tutte le epoche storiche, quando si preferisce guardare nostalgicamente a un romantico passato, piuttosto che accettare la banalità e l'insoddisfazione del proprio presente e pensare con incertezza al futuro.
Lasciata Adriana – decisa a rimanere nella Belle Époque – Gil ritorna alla sua epoca dove, rompendo con la fidanzata Inez che peraltro gli era stata infedele con Paul, si ritrova solo, di notte, su un ponte sulla Senna; qui incontra Gabrielle, conosciuta giorni prima al mercato delle pulci. La scoperta del comune amore per le notti parigine a piedi sotto la pioggia, lo risolverà finalmente all'abbandono del vagheggiamento per il passato e all'accettazione del suo presente.
Produzione
Woody Allen ha impiegato un approccio inverso nello scrivere la sceneggiatura di questo film, costruendo la trama attorno a un titolo concepito: Midnight in Paris.[4] Il regista ha originariamente scritto il personaggio di Gil come intellettuale della East Coast, ma si è ricreduto quando lui e la direttrice del casting Juliet Taylor hanno iniziato a considerare Owen Wilson per il ruolo.[5] "Pensavo che Owen sarebbe stato affascinante e divertente, ma la mia paura era che non fosse affatto così "orientale" nella sua persona", ha affermato il regista, rendendosi conto che rendere il protagonista un californiano avrebbe effettivamente reso il personaggio più "ricco".[5]
Distribuzione
L'anteprima mondiale è avvenuta l'11 maggio 2011, quando è stato proposto come film d'apertura del Festival di Cannes2011.[6] Dopo la presentazione al Festival di Cannes il film è stato distribuito nelle sale francesi l'11 maggio e in quelle statunitensi il 20 maggio 2011.
Il film ha sbancato i botteghini: si tratta dell'incasso d'esordio più elevato dei film del regista nella penisola, che ha fruttato ben 2.203.671 euro in appena tre giorni.[8]
In totale il film ha incassato 56.817.045 dollari in patria e 94.302.174 dollari nel resto del mondo, per un incasso totale di 151.119.219 dollari.[9]
Critica
Il sito di recensioni Rotten Tomatoes registra un indice di gradimento del 93%. Il commento del sito recita: "Potrebbe non vantare la profondità dei suoi film classici, ma il dolce e sentimentale Midnight in Paris è abbastanza divertente e affascinante da soddisfare i fan di Woody Allen".[10]
Su Metacritic, il film registra un punteggio metascore di 81 su 100, basato su 40 recensioni, col commento: "Acclamazione universale".[11]