Tra gli anni settanta, quando era un giovane militante di Lotta Continua, e gli anni novanta fu protagonista di un noto caso giudiziario di cronaca nera: fu accusato di aver ucciso con 59 coltellate una giovane di 24 anni. Condannato dopo una lunga serie di processi a 16 anni di reclusione, fu graziato dopo sei anni di carcere dal presidente Oscar Luigi Scalfaro.
Carlotto è stato definito come uno dei migliori scrittori di noir e hard boiled a livello internazionale.[1][2]
Biografia
Il "caso Carlotto"
Nativo di Padova, figlio di Oscar (1919-2009), dirigente d'azienda, e di Rosa "Lella" Villani (1920-2016[3]), e fratello di Antonella e Alvaro[4], Massimo Carlotto sale alla ribalta delle cronache per un caso giudiziario di omicidio.[5]
Tutto comincia a Padova il 20 gennaio 1976 quando, Carlotto, 19 anni, militante di Lotta Continua, si trova a passare in bicicletta davanti alla casa della sorella, mentre svolge, su incarico dell'organizzazione, una sorta di indagine sullo spaccio di eroina nel quartiere. Antonella Carlotto è assente, ma vive lì col marito, il tenente dell'aeronautica Paolo Cesare Cagni, che sarà colui che chiamerà i soccorsi in seguito. Carlotto, secondo il suo racconto, avrebbe sentito delle grida che invocavano aiuto: entra nell'appartamento della villetta bifamiliare (l'altro appartamento era quello affittato dalla sorella), che ha la porta aperta, e scopre in un ripostiglio la giovane Margherita Magello, 24 anni, che egli conosce solo superficialmente, seminuda (poiché aggredita all'uscita dalla doccia) e coperta di sangue, ormai agonizzante e colpita con circa 59 coltellate (come appurato dall'autopsia). Massimo - questa la sua versione - cerca di soccorrere la vittima e si sporca di sangue, ma poi, anziché avvertire la polizia, spaventato, fugge.
È solo dopo aver raccontato l'episodio a due amici e ad un avvocato, che Massimo si presenta spontaneamente ai Carabinieri assieme ad un legale; racconta di aver trovato la vittima ancora viva, e di aver sentito le ultime parole. Questa affermazione sarà contestata, poiché secondo alcuni periti la ragazza era morta dopo poche coltellate, cosa però smentita dai paramedici soccorritori che la portarono in ospedale dove verrà dichiarata morta. Infatti, secondo gli infermieri respirava ancora.[6] Carlotto disse che la giovane ripeteva la frase "ti ho dato tutto" e poi "Massimo, Massimo". Il suo ruolo di testimone (nonostante si sia presentato volontariamente) dura appena cinque minuti: i militari prima lo trattano come il principale sospettato, infine gli contestano l'accusa di omicidio volontario aggravato e per lui si spalancano le porte del carcere.[7]
Viene accusato perché sporco di sangue (indossa ancora gli stessi vestiti quando si presenta dai carabinieri come testimone), ma non presenta copiose tracce sugli abiti, almeno quanto dovrebbe averne addosso l'aggressore o un primo soccorritore (i carabinieri e l'accusa sostengono quindi che si è cambiato dopo aver accoltellato la vittima mentre lui sosterrà di essersi sporcato minimamente). Si dichiarerà sempre innocente, pur accusandosi di omissione di soccorso per non aver dato subito l'allarme. Un'amica della vittima riferirà che era al telefono con lei e interruppe la telefonata per parlare con un uomo sconosciuto a cui dava del lei, mentre a Carlotto, che era più giovane, dava del tu. Non era quindi un delitto di impeto.[6][8]
Carlotto, secondo la maggioranza dei testimoni, non aveva con la ragazza, essendo un semplice conoscente, una confidenza tale da farsi aprire e rimanere in casa mentre lei andava a farsi la doccia, dopo aver discusso; non c'erano inoltre segni di effrazione sulla porta, il che faceva pensare che Margherita avesse aperto all'aggressore prima di andare in bagno, e ipotizzare quindi che si trattasse di una persona che conosceva e di cui forse si fidava. Secondo la difesa di Carlotto, l'assassino poteva essere un conoscente stretto, dato che non c'erano segni di aggressione sessuale. Lei era quasi nuda, e uscita dalla vasca da bagno dove aveva fatto una doccia, mentre il killer probabilmente aspettava in salotto. C'era tuttavia una camicetta strappata sul letto.[6][8]
Per la difesa, Carlotto ha interrotto l'aggressore, che si sarebbe nascosto nell'armadio, dietro i vestiti, lasciando la ragazza ferita; dal canto suo Carlotto giurò di aver visto solo 6 o 7 pugnalate, non 59; sempre secondo gli avvocati, fuggito Carlotto, l'assassino sarebbe fuoriuscito per dare i colpi restanti. Né Carlotto avrebbe premeditato un delitto, come sosteneva l'accusa, poiché sapeva benissimo l'ora in cui rincasava il cognato, che difatti pochi minuti dopo giunse assieme alla madre della Magello.[6]
In carcere, dove restò inizialmente per un anno, Carlotto si diplomerà e sosterrà poi i primi esami di laurea in scienze politiche.[9]
Poco prima della condanna definitiva, su consiglio del legale[14], Carlotto fugge prima in Francia, dove grazie alla dottrina Mitterrand erano presenti alcuni latitanti senza possibilità di estradizione; ben presto deve andarsene poiché a rischio di espulsione, in quanto considerato colpevole di un delitto "comune" e non "politico". Gli viene quindi negata dopo brevissimo tempo la protezione accordata ad altri[15][16], e scappa quindi in Messico passando per la Spagna. Qui vive sotto pseudonimo e conosce diverse persone, tra cui esuli per motivi politici e latitanti, che più tardi forniranno lo spunto per molti dei personaggi dei suoi libri. Questo periodo della sua vita verrà descritto dettagliatamente nella sua opera prima, l'autobiografia Il fuggiasco[12]
Dopo tre anni di latitanza viene fermato dalla poliziamessicana che gli contesta la mancanza del visto di residenza, ed espulso verso l'Italia; decide di costituirsi alla dogana di Linate, benché su di lui non ci sia nemmeno più un mandato di cattura vigente.[17] Intanto i suoi avvocati hanno raccolto documenti per chiedere la riapertura del caso. Nel corso dello stesso anno nasce il Comitato Internazionale Giustizia per Massimo Carlotto, che organizza una campagna di informazione e una raccolta di firme a favore della revisione del processo[7].
La corte d'appello concede la possibilità di riesame nel 1986 e nel 1989 la Cassazione, nella sezione presieduta dal controverso giudice Corrado Carnevale[21], annulla la condanna del 1982 e ordina la revisione del processo sulla base di tre nuove prove (impronta dimenticata di una persona estranea con la diversità degli scarponcini che calzava, che avevano le suole lisce, e non corrispondevano affatto all'impronta rimasta sul piede della vittima; la nuova perizia sui vestiti di Carlotto, che confermerebbe il racconto di Carlotto stesso; i guanti indossati da Carlotto).
Carlotto denuncia però lo smarrimento di due prove a suo favore: un fustino con tracce di sangue identificate dal gruppo sanguigno, all'epoca, come non sue né della vittima, né dei familiari, e un capello di un colore diverso da quello di Carlotto, ritrovato tra le unghie di Margherita Magello e con tutta probabilità appartenente all'aggressore. Inoltre non sono state rilevate completamente le impronte digitali nell'ambiente.[6] L'impronta di scarpa in particolare viene accolta come prova fondamentale per la revisione, anche se viene definito il principio giurisprudenziale che come nuova prova si può intendere anche una prova già esaminata, ma interpretata in diverso modo. Vengono individuati errori nelle piantine della casa presentate e la presenza di vie di fuga alternative per l'assassino, non considerate dai carabinieri.[8][22]
«I miei difensori me l'hanno sempre detto, sono stato il peggior nemico di me stesso. In corte d'assise, soprattutto i giudici popolari, pretendono un imputato che sia una via di mezzo tra Totò e Alberto Sordi, infinitamente ridicolo ma anche infinitamente drammatico. Chi si comporta in altro modo è scomodo e antipatico e io lo sono sempre stato. Mi hanno chiamato commediante? Ma non si sono mai chiesti chi ha fatto sparire i reperti a mio favore.[8]»
La Cassazione rinvia gli atti alla Corte di Appello di Venezia, per approfondire i punti che avevano formato oggetto della revisione, e che il 22 dicembre 1990, nel dispositivo di sentenza, emette un'ordinanza di sospensione della causa con rinvio alla Corte costituzionale, per decidere se Carlotto dovesse essere giudicato secondo il vecchio Codice di procedura penale o secondo il nuovo, entrato da poco in vigore, affermando, nelle motivazioni, che la soluzione più adatta sarebbe l'assoluzione per insufficienza di prove. La sentenza afferma la
«condizione di insuperabile incertezza obiettiva che legittimerebbe una lettura della prospettazione accusatoria in termini di insufficienti prove per condannare.»
(Sentenza della corte d'appello del 1990)
Anche se il codice abrogato richiedeva la piena assoluzione nelle revisioni, il giudice ritenne di non poter confermare la condanna, ma che solo l'assoluzione, seppur per insufficienza, fosse la giusta soluzione. Quindi non emise direttamente l'assoluzione per insufficienza né quella piena.[7][23][24]
Secondo l'interpretazione ritenuta più attendibile dalla giurisprudenza secondo la Corte costituzionale[23], si trattava di decidere se Carlotto dovesse essere assolto con formula piena o dubitativa, dato che quest'ultima formula era stata eliminata dal nuovo Codice (per la sentenza di condanna non esisteva infatti differenza); la sentenza della Corte Costituzionale[23] arriva il 5 luglio 1991: la Corte risolse il quesito nel senso che dovesse trovare applicazione il nuovo Codice[23], legittimando così la convinzione dei difensori che il loro assistito avrebbe dovuto essere senz'altro assolto con la formula più ampia[23] ("per non aver commesso il fatto").[24][25]
Per la stessa Corte costituzionale che ribadisce la sentenza d'appello
«Nel caso di specie, a giudizio di questo collegio, è risultato evidente che l'autore dell'impronta sulla volta plantare del piede destro della vittima non è né l'imputato, né alcuna delle altre persone che hanno avuto ragionevolmente accesso al cadavere, prima dell'accertamento fotografico. Tale circostanza, apprezzata alla luce di tutti gli altri elementi emersi nel processo e di segno favorevole al condannato, determina, quale giudizio finale, «una condizione di insuperabile incertezza obiettiva che legittimerebbe una lettura della prospettazione accusatoria in termini di insufficienti prove per condannare.»[22][26]»
Problemi giuridici
L'iter giudiziario prevedeva, a questo punto, che gli stessi giurati popolari e il Presidente togato che aveva chiesto il giudizio costituzionale si riunissero in camera di consiglio ed emettessero il verdetto di assoluzione con formula piena, citando la "mancanza di prove" solo come motivo.[27]
Nel frattempo però il presidente del Collegio rimettente, propenso a dichiarare l'innocenza di Carlotto secondo la vecchia formula, era andato in pensione, il relatore e altri erano stati trasferiti, mentre i giudici popolari rimandati a casa; fu quindi necessario istruire un secondo giudizio, davanti a un nuovo giudice togato, altri giurati e con la nuova formula, fissato dopo un anno: in esso Carlotto venne a sorpresa condannato a 16 anni dopo un mese di udienze. In questo secondo appello consecutivo venne inoltre ignorata la perizia degli esperti francesi che scagionava Carlotto tramite l'analisi delle nuove prove, che era stata determinante e accolta dalla sentenza, ripartendo invece da zero con l'intera analisi, esaminando solo le carte acquisite nel 1976.[20]
Tutto questo innesca un cortocirtuito giuridico, e uno dei legali di Carlotto, Giorgio Tosi, accusa di aver violato una fattispecie particolare del divieto di doppio processo (ne bis in idem), essendo stato giudicato due volte di seguito, per lo stesso reato, dalla stessa corte d'appello e nello stesso grado di giudizio, dopo una sentenza che lo dichiarava "non colpevole", e che forse sarebbe stata confermata in Cassazione vista la lunghezza del procedimento (è molto raro che la Cassazione annulli un'assoluzione in un processo di revisione).[20][27]
La decisione della Corte costituzionale (che approvava l'assoluzione come unica scelta possibile) venne oltretutto, secondo i legali e molti giuristi irregolarmente poiché vincolante[24], completamente ignorata e disattesa.[24]
Inoltre tale giudicato risultava contrario alla legge n.287 del 1951 – modificato dall’articolo 33 del D.p.r. n. 499 del 1988 – che recita, relativamente ai processi in Corte d’Assise e in Corte d’Assise d’Appello:
«I dibattimenti vengono conclusi dallo stesso collegio anche dopo la scadenza della sessione nel corso della quale sono iniziati.»
(Articolo 7 del Codice di procedura penale)
Una sentenza per essere valida deve quindi essere emessa dagli stessi giudici che hanno partecipato al dibattimento e che hanno assistito a raccolta e valutazione di tutte le prove.[28]
Condanna definitiva
I legali di Carlotto fecero comunque nuovo ricorso in Cassazione, che il 25 novembre 1992 confermò però la pena,[29] e richiesero al contempo, tramite i genitori di Carlotto, un provvedimento di clemenza che comportasse la scarcerazione del loro assistito, che aveva già scontato in tutto 6 anni di prigione (era stato nuovamente arrestato dopo la condanna d'appello e poi liberato con una nuova sentenza processuale, a motivo della sua malattia, nel maggio del 1992, dopo altri 47 giorni di carcere, con validità fino al 13 maggio 1993).[19] Carlotto, per sua ammissione, medita anche il suicidio come forma estrema di protesta definitiva.[17]
Durante la vicenda, durata più di 17 anni, Carlotto verrà giudicato da 86 giudici e subirà 11 sentenze e sette processi, record che sarà superato solo dal "caso Sofri"[9][30] Quattro sentenze (primo appello, prima e seconda cassazione, secondo appello ripetuto) lo condannano, mentre due (primo grado e secondo appello) lo assolvono e altre due (revisione e sentenza costituzionale) lo considerano da assolvere.[9]
Concessione della grazia
I genitori di Carlotto chiedono un procedimento di grazia al tribunale di Venezia, che avvia la procedura. L'opinione pubblica di sinistra si attiva intanto nuovamente a favore di Carlotto, e l'8 aprile 1993[19], un mese e 5 giorni prima del nuovo possibile arresto, il Presidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro, col parere favorevole del Ministro Giovanni Conso ma con la netta opposizione della famiglia di Margherita Magello, concesse la grazia per motivi di salute e per la complessità del caso (pur senza indicare una ragione precisa nel provvedimento), estinguendo la pena principale residua (10 anni di carcere) e quelle accessorie; fu così messa fine alla vicenda giudiziaria.[7][19][31] Il caso di omicidio si risolse con Carlotto unico colpevole. Le indagini, secondo gli innocentisti, non si sono mai sviluppate seriamente in altre direzioni e il provvedimento di grazia estinse la pena, ma non la condanna che rimane addebitata a Carlotto.[8][32] In seguito ha presentato istanza alla Corte europea per i diritti dell'uomo e una nuova richiesta di revisione in Cassazione, tuttora giacenti.[33]
Da poco prima della fine della vicenda giudiziaria, Carlotto vive tra la Sardegna e Padova; è sposato con la sua agente, Colomba Rossi[34], direttrice editoriale presso le edizioni e/o[35], e ha un figlio.[36]
Sentenza di riabilitazione
Il 29 gennaio 2004, più di undici anni dopo l'ultima sentenza, Massimo Carlotto ha infine ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Cagliari, e riacquistato pienamente tutti i diritti civili e politici.[37]
Nel 2004 pubblica L'oscura immensità della morte, un noir particolarmente cupo e nichilista incentrato sul tema della vendetta e del possibile perdono, da cui verrà tratto uno spettacolo teatrale, Oscura immensità. Il libro si apre con una citazione del giudice cassazionista Giuseppe Maria Berruti, riguardante i temi della condanna, della pena e della grazia e condivisa da Carlotto: «La grazia non è il premio della confessione. È un'opportunità di clemenza che considera l'interesse generale a far cessare una specifica pena, e solo la confusione demagogica delle idee fece inserire il rilievo del perdono della vittima. La grazia riguarda il rapporto del singolo condannato con le ragioni della legge. La vittima del delitto ha avuto dalla sentenza tutto ciò che le spettava».[41]
Lo stesso anno firma una petizione di solidarietà per l'ex militante dei PACCesare Battisti, di cui sostiene la possibile innocenza, o perlomeno l'invalidità del processo in contumacia.[42][43]
Nel novembre 2007 tutte le avventure dell'Alligatore, cinque romanzi e due racconti (Storia di Gabriella, vedova di mala e Il confronto), già editi, sono raccolti in un unico volume dall'omonimo titolo, uscito per le edizioni e/o, nella collana I super e/o.
Nel 2013, con Marco Videtta, scrive un nuovo ciclo di quattro romanzi, intitolato Le Vendicatrici. Come fatto in altre occasioni e come nello stile del noir italiano e del New Italian Epic, presenta sul suo sito dei poster e dei cortometraggi pubblicitari per i libri, in questo caso con protagonista l'attrice Francesca Inaudi.
Nel 2014 afferma la sua contrarietà ai processi indiziari, specie alle indagini di polizia che si avvalgono solo dell'uso del DNA, soprattutto nei casi mediatici[51]; già nel 2007, sul Manifesto, era intervenuto sul tema dei delitti mediatizzati, giudicando molto negativamente questo fenomeno giornalistico-televisivo e citando i casi della strage di Erba, il delitto di Cogne, nonché quelli di Novi Ligure e di Garlasco.[52]
Torna poi a partecipare come attore, dopo l'esperienza del 2009, in un suo spettacolo teatrale dal titolo Crime Story, interpretando sé stesso che intervista un pentito di mafia.[39] Dal 2012 cura la collana editoriale Sabot/Age, una raccolta di nuovi scrittori noir che mira a raccontare la contemporaneità.[34]
Carlotto sostiene che il noir sia il nuovo romanzo d'inchiesta, dato che quest'ultimo è ostacolato nella sua libertà d'espressione dallo strumento della querela.[53]
Nel 2018 conduce su Rai4 la serie di docu-fiction Real Criminal Minds.[54]
Nel 2020 torna al romanzo con La signora del martedì, nuovo attacco alle gogne mediatiche di cui, secondo l'autore, si servirebbe il potere giudiziario italiano al fine di ottenere le condanne dei sospetti e la fine del garantismo giuridico.[55]
Nel 2022 Mondadori pubblica Il francese, sul mondo delle prostitute e degli sfruttatori di quest'ultime.
Il personaggio è protagonista anche di due racconti, Storia di Gabriella, vedova di mala e Il confronto.
Inoltre, nei romanzi dell'Alligatore "La banda degli amanti", "Per tutto l'oro del mondo" e "Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane" sono presenti dei crossover con la saga che ha per protagonista Giorgio Pellegrini.
Il giardino di Gaia. Con l'adattamento di Sergio Ferrentino, Feltrinelli, 2013
La via del pepe. Finta fiaba africana per europei benpensanti, con illustrazioni di Alessandro Sanna, edizioni E/O, 2014, ISBN 978-88-6632-557-4
L'arrosto argentino, con illustrazioni di C. Carrer, Slow Food, 2014
Variazioni sul noir, Cento Autori, 2020
Racconti in antologie
Il confronto, in Tecla Dozio (a cura di), Delitti sotto l'albero. Todaro editore, 1999. ISBN 978-88-86981-26-2.
Champagne per due, in Tecla Dozio (a cura di), Capodanno nero. Todaro editore, 2000. ISBN 978-88-86981-34-7.
Il viaggio di Stefano, in Tutta un'altra vita. Roma, Minumum Fax, 2001. ISBN 88-87765-47-2.
Malavita albanese in Laura Lepri (a cura di), Albania, questa sconosciuta. In viaggio con il Premio Grinzane Cavour. Editori Riuniti, 2002.
Carlo Marx e l'impresario, in Nel Grembo del mondo, Ed. Angolo Manzoni, 2003. ISBN 978-88-88838-05-2.
Sassi, bottiglie e candelotti, in Paola Staccioli (a cura di), Piazza bella piazza, allegato a L'Unità. Roma, Associazione Walter Rossi, 2005. ISBN non esistente
Gaia, in Laurent Lombard (a cura di), À table!. Métailié, 2004.
San Basilio, 8 settembre 1974, in Paola Staccioli (a cura di), In ordine pubblico. Roma, Associazione Walter Rossi, 2005. ISBN non esistente
Storia di Gabriella vedova di mala, in Serge Quadruppani (a cura di), 14 colpi al cuore. Racconti inediti dei migliori giallisti italiani. Milano, Mondadori, 2002. Collana: Il Giallo Mondadori, n. 2789.
Cortonese station, in Nero perugino. Perugia, Futura soc. coop., 2008 (edizione fuori commercio).
A Carlo Giuliani, per il nostro domani, in Paola Staccioli (a cura di), Per sempre ragazzo. Racconti e poesie a dieci anni dall'uccisione di Carlo Giuliani, Marco Tropea editore, 2011
Come un rito collettivo in Almanacco Guanda a cura di Ranieri Polese. Parma, Guanda, 2005.
Patotas in Nessuna Pietà a cura di Luca Scarlini. Adriano Salani editore, Milano 2009.
Marco Amici (a cura di), The Black Album. Il noir tra cronaca e romanzo, Roma, Carocci, 2012, ISBN978-88-430-6568-4.
Elisabetta Mondello (a cura di), Noir, dalla letteratura di genere alla letteratura di contenuti, in Roma Noir 2012-2013. Letteratura della crisi, letteratura del conflitto, Torino, Robin edizioni, 2014, ISBN978-88-6740-296-0.
Cristiani di Allah, Storie di pirati e Corsari, tratto dall'omonimo romanzo, musiche di Maurizio Camardi e Mauro Palmas, testi di Massimo Carlotto (2005)
Gran Galà Italia, interpreti: Massimo Carlotto e Loris Contarini (voci), musica di Maurizio Camardi e Mauro Palmas, testo di Massimo Carlotto
Venexia, liberamente ispirato a Cristiani di Allah, regia di Velia Mantegazza e Loris Contarini, musiche di Maurizio Camardi e Mauro Palmas, interpreti: Massimo Carlotto e Patrizia Laquidara (voce), testo di Massimo Carlotto (2009)
^La cosiddetta "formula dubitativa" era consentita nelle sentenze assolutorie dell'epoca, ma successivamente depennata dalla procedura penale italiana.
^ Gigi Riva, Il fuggiasco Carlotto torna a Padova, su espresso.repubblica.it, 17 settembre 2009. URL consultato il 17 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2011).
^ Dacia Maraini, Tutti quei giovani che s' iscrivono all'Anpi, in Corriere della Sera, 29 giugno 2010. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2012).
^TUTTOLIBRI, su archivio.lastampa.it, La Stampa, 18 marzo 2006, p. 2. URL consultato il 30 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
^sugarprize, su festival.sugarpulp.it, festival internazionale Sugarpulp. URL consultato il 5 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2019).
MassimoCarlotto.it: Il Portale del Noir, su massimocarlotto.it, Sito ufficiale di Massimo Carlotto. URL consultato l'8 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2009).
Biobibliografia, su railibro.rai.it, RaiLibro. URL consultato il 27 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2008).
Massimo Carlotto intervistato da Paolo Petroni, su art643.org, Associazione Nazionale Vittime Errori Giudiziari. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
Inagawa-kai (稲川会code: ja is deprecated ) adalah kelompok yakuza terbesar ketiga di Jepang, dengan sekitar 15,000 anggota. Kelompok tersebut bermarkas di wilayah Kantō, dan salah satu organisasi yakuza pertama yang beroperasi di luar negeri. Sejarah Tatsuo Deguchi (lahir pada 1923 di Miyazaki - 1955) Inagawa-kai dibentuk di Atami, Shizuoka pada 1949 dengan nama Inagawa-gumi (稲川組code: ja is deprecated ) oleh Kakuji Inagawa.[1] Inagawa-gumi berganti nama menjadi Inagawa-kai ...
1931 film Night NurseTheatrical release posterDirected byWilliam A. WellmanScreenplay by Oliver H.P. Garrett Charles Kenyon Based onNight Nurse1930 novelby Dora MacyStarring Barbara Stanwyck Ben Lyon Joan Blondell Clark Gable CinematographyBarney McGillEdited byEdward M. McDermottMusic byLeo F. ForbsteinProductioncompanyWarner Bros.Distributed byWarner Bros.Release date August 8, 1931 (1931-08-08) (US) Running time72 minutesCountryUnited StatesLanguageEnglish Night Nurse is...
هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (فبراير 2019) اضغط هنا للاطلاع على كيفية قراءة التصنيف محبة النحاس البيناتوبونينية المرتبة التصنيفية نوع التصنيف العلمي فوق النطاق حيويات مملكة عليا بدائيا
List of events ← 1965 1964 1963 1966 in Portugal → 1967 1968 1969 Centuries: 18th 19th 20th 21st Decades: 1940s 1950s 1960s 1970s 1980s See also:List of years in Portugal Events in the year 1966 in Portugal. Incumbents President: Américo Tomás Prime Minister: António de Oliveira Salazar[1] Arts and entertainment Portugal participated in the Eurovision Song Contest 1966, with Madalena Iglésias and the song Ele e ela. Sport In association football, for the first-tier lea...
Upper Lachlan Local Government Area van Australië Locatie van Upper Lachlan Shire Council in Nieuw-Zuid-Wales Situering Staat Nieuw-Zuid-Wales Streek Southern Tablelands Hoofdplaats Crookwell (44 Spring Street)[1] Coördinaten 34°27'ZB, 149°28'OL Algemene informatie Oppervlakte 7.102 km² Inwoners 7.316[1] Politiek Burgemeester Brian McCormack Overig Website http://upperlachlan.local-e.nsw.gov.au Portaal Australië Upper Lachlan Shire Council is een Local Gover...
Countdown Grand Prix 2000 Daten zur Vorentscheidung Land Deutschland Deutschland Ausstrahlender Sender Das Erste Produzierender Sender Norddeutscher Rundfunk Ort Bremen, Stadthalle Datum 18. Februar 2000 Uhrzeit 20:15 Uhr (MEZ) Dauer ca. 93 Minuten Teilnehmerzahl 11 Zahl der Beiträge 11 Abstimmung 100 % Televoting Eröffnungsact Björn Again: Waterloo (Musik/Text: Benny Andersson, Stig Anderson, Björn Ulvaeus) Pausenfüller Björn Again: Dancing Queen (Musik/Text: Benny Andersson,...
هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (مايو 2019) هاتي بيفرلي معلومات شخصية تاريخ الميلاد سنة 1874 تاريخ الوفاة سنة 1904 (29–30 سنة) سبب الوفاة سل مواطنة الولايات المتحدة مشكلة صحية سل الحياة الع...
Hospital in South Ayrshire, ScotlandBiggart HospitalNHS Ayrshire and ArranThe main entrance at Biggart HospitalShown in South AyrshireGeographyLocationPrestwick, South Ayrshire, ScotlandCoordinates55°29′33″N 4°36′11″W / 55.4924°N 4.6030°W / 55.4924; -4.6030OrganisationCare systemNHS ScotlandTypeSpecialistServicesBeds30SpecialityCare for the elderlyLinksWebsitewww.nhsaaa.net/hospitals/biggart-hospital/ ListsHospitals in Scotland Biggart Hospital is a communi...
Title page of the 1633 quarto All's Lost by Lust is a Jacobean tragedy by William Rowley. A tragedy of remarkable frankness and effectiveness,[1] crude and fierce,[2] it was written between 1618 and 1620. Publication The play was first published in 1633 (seven years after Rowley's death), in a quarto published by the bookseller Thomas Harper. This 1633 quarto was the only edition of the play in Rowley's era; the drama would not be reprinted until the nineteenth century. Perfor...
Local government area in South AustraliaDistrict Council of CarrietonSouth AustraliaThe former offices of the District Council of Carrieton, adjoining the Memorial Hall, in 2011District Council of CarrietonCoordinates32°26′S 138°32′E / 32.433°S 138.533°E / -32.433; 138.533Established1888Abolished1997Council seatCarrieton LGAs around District Council of Carrieton: Kanyaka Hawker KanyakaWilmington/ Hammond District Council of Carrieton Wilmington/ Hammond Orroroo...
Odum School of EcologyTypePublicEstablished2001[1]DeanMark D. HunterLocationAthens, Georgia, USAWebsiteecology.uga.edu The Odum School of Ecology is a school within the University of Georgia and the successor of the UGA Institute of Ecology. It is named after Eugene Odum, renowned UGA biologist, the father of ecosystem ecology, and the founder of the Institute.[2] History It was started in 1961 as the Institute of Radiation Ecology, a research institute of faculty across vario...
PemudaDesaKantor desa PemudaPeta lokasi Desa PemudaNegara IndonesiaProvinsiKalimantan SelatanKabupatenTanah LautKecamatanPelaihariKode pos70851Kode Kemendagri63.01.03.2029 Luas44,40 Km²Jumlah penduduk1.617 Jiwa (2008)Kepadatan36 Jiwa/Km² Desa Pemuda adalah salah satu desa di Kecamatan Pelaihari, Kabupaten Tanah Laut, Provinsi Kalimantan Selatan, Indonesia. Desa Pemuda dibentuk berdasarkan Peraturan Daerah Kabupaten Tanah Laut Nomor 8 Tahun 2011.[1] lbsKecamatan Pelaihari, Kabup...
Xigua Video 西瓜视频Other namesToutiao Video (original name)Developer(s)ByteDanceInitial releaseMay 2016; 7 years ago (2016-05)Operating systemiOS, AndroidTypeVideo sharingLicenseProprietaryWebsitewww.ixigua.com Xigua Video (Chinese: 西瓜视频; pinyin: Xīguā Shìpín) is a Chinese online video-sharing platform owned by ByteDance.[1][2][3] Originally serving primarily as a sharing platform for Toutiao's user-created short videos, ...
Public community colleges in Kern County, California, United States Kern Community College DistrictTypePublic, Community CollegeEstablished1968; 55 years ago (1968)AccreditationWestern Association of Schools and CollegesBudget$134 millionChancellorTom Burke[1]Academic staff863 (2010)Administrative staff538Undergraduates29,334 (2010)AddressKern County, California, Bakersfield, United StatesCampus3Websitewww.kccd.edu Kern Community College District is a community colle...
2008 studio album by Prolyphic & ReanimatorThe Ugly TruthStudio album by Prolyphic & ReanimatorReleasedMay 12, 2008 (2008-05-12)GenreHip hopLength58:15LabelStrange Famous RecordsProducerReanimatorProlyphic chronology Time's Table Scraps(2006) The Ugly Truth(2008) Working Man(2013) Reanimator chronology Music to Slit Wrists By(2004) The Ugly Truth(2008) Singles from The Ugly Truth Artist Goes PopReleased: 2008 The Ugly Truth is a collaborative studio album by Pro...
Private university in Uttar Pradesh Monad UniversityTypePrivateEstablished2010Vice-ChancellorMuhammad JavedLocationHapur, Uttar Pradesh, India28°43′18″N 77°41′46″E / 28.7216°N 77.6962°E / 28.7216; 77.6962AffiliationsUGCWebsitewww.monad.edu.in Monad University is a state private university located in NCR region, Hapur, Uttar Pradesh.[1] It was established by UP State Govt. Act 23 of 2010 & U/S 2 (f) of 1956.University offers various courses in fi...
SirRidley ScottRidley Scott 2015Lahir30 November 1937 (umur 86)South Shields, Tyne and Wear, Britania RayaPekerjaanSutradara, produserTahun aktif1965–sekarangSuami/istriFelicity Heywood (1964–1975)Sandy Watson (1979–1989) Sir Ridley Scott (lahir 30 November 1937) adalah seorang sutradara dan produser film Britania Raya yang mendapatkan nominasi Academy Award, Golden Globe Award, Emmy Award dan BAFTA. Ia dikenal sebagai sutradara dalam film Alien, Blade Runner, Thelma & Lou...
Pour l’article homonyme, voir Siège d'Antioche (homonymie). Siège d'Antioche Prise d'Antioche par les croisés. Miniature de Jean Colombe tirée des Passages d'outremer de Sébastien Mamerot, BNF Fr 5594, f.59v. Informations générales Date 20 octobre 1097 - 28 juin 1098 Lieu Antioche Issue Victoire des croisés Belligérants Croisés Seldjoukides Commandants Bohémond de TarenteRaymond de ToulouseGodefroy de Bouillon Yaghi SiyanKerbogha Forces en présence inconnues inconnues Pertes inc...
ذا كيلرز معلومات شخصية الحياة الفنية النوع روك بديل شركة الإنتاج آيلاند ريكوردز المواقع الموقع الموقع الرسمي IMDB صفحته على IMDB[1] تعديل مصدري - تعديل ذا كيلرز (بالإنجليزية: The Killers) فرقة روك أمريكية من لاس فيغاس نيفادا اشتهروا بأغانيهم الناجحة (سم بود...