Figlio dello scrittore Giorgio Soavi e di Lidia Olivetti, figlia dell'imprenditore Adriano, inizia a lavorare nel mondo del cinema grazie a Joe D'Amato, svolgendo per lui varie mansioni. In seguito è aiuto regista di Lamberto Bava e Dario Argento e inizia una carriera di attore.
La sua prima regia è Deliria, uno slasher prodotto da Joe D'Amato, che vince il Festival di Avoriaz. Il film ottiene un buon successo, e il secondo lavoro di Soavi, La chiesa, è prodotto e scritto da Dario Argento.
Nel 1994, ormai considerato un degno erede di Argento, gira un film particolare e originale, comprendente elementi grotteschi, umorismo nero e horror, Dellamorte Dellamore, tratto dall'omonimo romanzo di Tiziano Sclavi (scrittore noto anche per essere il creatore del fumetto Dylan Dog). Il film però non ottiene il successo sperato[senza fonte], e così Soavi abbandona il cinema per dedicarsi agli spot pubblicitari e alla televisione, per la quale dirige varie fiction che hanno un gran successo di pubblico[senza fonte].