Grazie ad una borsa di studio, soggiornò a Parigi e a Londra, iniziando ad esporre nel 1933 e già alla Quadriennaleromana del 1943 ottenne il suo primo premio, cui seguirono altri tra cui l'Angelicum del 1946 e il primo posto ex aequo alla Biennale del 1950.
Sempre sul tema legato alla guerra, ma con un mutato stile dai toni più drammatici ed espressionisti, realizzò negli anni Cinquanta la serie di sculture ispirate al tema degli uomini del Lager e alle vittime ignote e anonime, ottenendo nel 1953 il terzo premio al concorso per il "Monumento al Prigioniero politico ignoto" indetto della Tate Gallery (Londra).
Vinse nel 1950 il concorso bandito per la "Quinta Porta" del Duomo di Milano, terminata nel 1965.
Nel 1970 gli venne conferito l'incarico per la realizzazione della "Porta del bene e del male" della basilica di San Pietro in Vaticano, cui lavorò con vigore e passione per sette anni.
Nel 2012, in occasione del centenario della nascita dell'artista, è stata allestita a Bologna presso la Fondazione del Monte una sua mostra antologica postuma.[1]
Ha lavorato anche come medaglista: sua da esempio la moneta d'argento da 500 lire di San Marino del 1974.
La forza del suo realismo iniziale nasce da una capacità naturale di rivivere con spirito nuovo scene di vita e figure familiari.
Successivamente, influssi di cultura antica e moderna si aggiunsero al realismo, contemperando tendenze proprie dell'espressionismo e del cubismo.
Anna Baldi, Luciano Minguzzi: un artista e il suo museo, in Bologna ieri, oggi, domani, 6 (1996), pp. 81–83.
Anna Baldi, Minguzzi, il maestro che Bologna ha dimenticato, in Almanacco di Bologna, (1993), pp. 35–37.
Francesca Caldarola, Non una sola goccia di retorica. Il Monumento ai partigiani di Luciano Minguzzi, in Strenna storica bolognese, 57 (2017), pp. 44–49.
Romeo Forni, Viaggio con la pittura bolognese del XX secolo, Roma, A. Pellicani, 1996, p. 107.
Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 37, nota 11.
Luciano Minguzzi, Uovo di gallo. Quasi un diario, Milano, Garzanti, 1981.
Paola Sega Serra Zanetti, Arte astratta e informale in Italia, 1946-1963, Bologna, CLUEB, 1995, p. 92.