Banville è conosciuto per la sua prosa precisa e fredda, caratterizzata da un'inventiva Nabokoviana, e per l'umorismo nero del suo spesso malizioso narratore. Ha dichiarato di voler dare alla sua prosa «il tipo di solidità e spessore che ha la poesia».[1]
Biografia
Banville è nato a Wexford, in Irlanda. Suo padre lavorava in un garage e morì quando Banville aveva circa trent'anni; sua madre faceva la casalinga. È il più giovane di tre fratelli; il più vecchio, Vincent, è a sua volta un romanziere e ha scritto talvolta con lo pseudonimo di Vincent Lawrence. Sua sorella Vonnie Banville-Evans ha scritto libri per bambini e le memorie degli anni in cui è cresciuta a Wexford.
Banville ha studiato alla Christian Brothers' School e al St Peter's College a Wexford, ma non ha frequentato l'università. Dopo la scuola ha lavorato come impiegato alla Aer Lingus, cosa che gli permise di viaggiare a prezzi scontati in Grecia e in Italia. Tra il 1968 e il 1969 ha vissuto negli Stati Uniti. Ritornato in Irlanda divenne redattore dell'Irish Press, per poi essere promosso capo redattore. Il suo primo libro, Ling Lankin, venne pubblicato nel 1970.
Dopo il fallimento dell'Irish Press nel 1995 divenne redattore dellIrish Times. Venne nominato redattore letterario nel 1998. Anche l'Irish Times soffrì di difficoltà economiche, e a Banville venne offerta la possibilità di avere una buonuscita o lavorare come redattore in una sezione speciale, ma decise di andarsene.
Banville scrive nel The New York Review of Books fin dal 1990. Nel 1984 fu eletto nell'associazione di artisti irlandesi Aosdána, ma si è dimesso nel 2001 in modo da permettere ad un altro artista di ricevere il sussidio annuo (cnuas).
Banville ha avuto due figli dalla prima moglie, l'artista tessile Janet Dunham, conosciuta durante il suo soggiorno a San Francisco nel 1968, dove lei studiava alla University of California. La Dunham dichiarò che Banvile, mentre scriveva, sembrava «un assassino che ritorna da un omicidio particolarmente sanguinoso».[2] Banville ha avuto due figlie dalla relazione con Patricia Quinn, ex presidentessa dell'Arts Council of Ireland.
Banville ha un grande interesse per la vivisezione e i diritti degli animali e spesso rilascia dichiarazioni contro l'utilizzo della vivisezione a scopo di ricerca nelle università irlandesi.
Ha pubblicato una serie di romanzi gialli sotto lo pseudonimo di Benjamin Black che hanno per protagonista il dottor Quirke e il suo vecchio amico, l’ispettore Hackett. Fanno parte della serie di Quirke i romanzi: Dove è sempre notte (Christine Falls, 2006) Guanda, 2007; Un favore personale (The Silver Swan, 2007) Guanda, 2008; Congetture su April (Elegy for April, 2010) Guanda, 2010; Un giorno d’estate (A Death In Summer, 2011) Guanda 2012; False piste (Vengeance, 2013), Guanda 2015; Holy Orders (2013) non ancora tradotto in italiano; Il cerchio si chiude (Even the Dead, 2016) Guanda 2017.