Nato a Londra, nella zona di New Cross, è figlio di Leonard e Kathleen Cheriton Oldman.[3] Il padre, un saldatore che all'occorrenza diventava marinaio, era un forte bevitore e abbandonò la famiglia quando Gary aveva sette anni.[3] Così il giovane Oldman è cresciuto con la madre e le due sorelle maggiori, una delle quali è Laila Morse (pseudonimo di Maureen Oldman) nata nell'agosto del 1945, anch'ella attrice.[3]
Da principio ha un primo amore per la musica e, deciso a diventare pianista, impara da autodidatta a suonare il pianoforte; successivamente grazie all'incontro con Roger Williams si appassiona alla recitazione.[3] A 15 anni, Gary diventa membro del Greenwich Young People's Theatre, e poco dopo lascia la scuola per andare a lavorare in un negozio di articoli sportivi. Il suo tempo libero però, è tutto dedicato alla recitazione, al pianoforte e alla lettura dei classici.
A 17 anni tenta di entrare alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, ma la sua domanda d'ammissione è respinta, e Gary, che non vuole rinunciare al suo sogno, si iscrive alla Rose Bruford School of Speech and Drama, nel Kent, dove ottiene una borsa di studio. Si diploma nel 1979. L'anno successivo, Gary Oldman è in tour in Europa e America del Sud con il Glasgow Citizen's Theatre, e presto comincia ad apparire in film prodotti dalla televisione britannica, tra i quali Meantime (1984) di Mike Leigh, nel ruolo dello skinhead Coxie.
Nel 1986 la giovane star del teatro inglese è accolta al Royal Court Theatre e nella Royal Shakespeare Company, e nello stesso anno debutta al cinema con Sid & Nancy, film biografico su Sid Vicious, ex-bassista del gruppo punk dei Sex Pistols, diretto da Alex Cox. È sulle tavole del Royal Court Theatre che conosce l'attrice Lesley Manville, che sposa nel 1987 ma da cui divorzia dopo soli due anni. In questi anni, il giovane Oldman si fa largo nelle produzioni indipendenti diventando uno dei nuovi volti del cinema britannico. Tra le sue interpretazioni più importanti del periodo, sono da ricordare: Prick Up - L'importanza di essere Joe (1987) di Stephen Frears, nel quale interpreta il commediografo Joe Orton, The Firm (1988) di Alan Clarke, nel quale fa la parte di un violento hooligan, e Legge criminale (1988), nel ruolo di un giovane avvocato.
Il camaleontico interprete si destreggia abilmente anche nell'interpretazione di personaggi realmente esistiti e di personaggi letterari, come in Amata immortale (1994) di Bernard Rose, nel quale interpreta il compositore tedesco Ludwig van Beethoven, ne La lettera scarlatta (1995) di Roland Joffé, nel quale interpreta il reverendo Arthur Dimmesdale e in Basquiat (1996), nel quale, attraverso il personaggio fittizio di Albert Milo, interpreta lo stesso regista del film, nonché pittore, Julian Schnabel. Oldman è apparso anche nel video dei Guns N' RosesSince I Don't Have You, primo singolo estratto dall'album The Spaghetti Incident? del 1993.
Gli anni novanta lo vedono protagonista non solo in veste di attore ma anche di produttore e regista. Fondata con Douglas Urbanski la casa di produzione SE8 Group (il nome deriva dal codice di avviamento postale dalla cittadina natale di Oldman) nel 1997, Oldman ha scritto e diretto Niente per bocca, un film pieno di elementi autobiografici, che ha fatto vincere alla protagonista Kathy Burke la Palma d'oro al Festival di Cannes. Sempre nel 1997 recita in due tra i maggiori incassi dell'anno: Air Force One, nel quale interpreta un terrorista russo che prende in ostaggio l'aereo presidenziale, al fianco di Harrison Ford, e Il quinto elemento, pellicola fantascientifica diretta da Luc Besson, nel quale interpreta un malvagio mercante d'armi. Il 1998 è invece l'anno di Lost in Space - Perduti nello spazio, nel quale recita al fianco del protagonista William Hurt. Nel 1999 lavora nel film televisivo Jesus, ultimo capitolo della serie Rai sulla Bibbia, dove ha il ruolo di Ponzio Pilato.
Nel 2000 è diretto da Ridley Scott in Hannibal, dove interpreta il ruolo di Mason Verger, un miliardario sfigurato, unica vittima sopravvissuta del dottor Hannibal Lecter, del quale intende vendicarsi, e nello stesso anno esce The Contender, film che riceve due candidature al premio Oscar. Nel 2002 recita nel generalmente ben accolto Interstate 60, film diretto dall'autore, assieme a Robert Zemeckis, della trilogia di Ritorno al futuro, Bob Gale, e nel cortometraggio "Beat The Devil" della serie The Hire, nel ruolo del diavolo. Dopo alcuni anni passati recitando in piccole produzioni indipendenti (Tiptoes, Sin - Peccato mortale, Dead Fish), decisione presa in base alla volontà da parte dell'attore di passare più tempo con i suoi figli, Gary torna presto alla ribalta accettando ruoli sostanziosi in due dei franchise cinematografici più importanti dell'ultimo decennio.
Nel 2005 partecipa al film Batman Begins di Christopher Nolan nel ruolo del commissario James Gordon, capo dell'unità anti crimini della città di Gotham City e alleato di Batman, interpretato da Christian Bale. Contrariamente agli altri film, il James Gordon interpretato da Oldman è molto più giovane ed ha un rapporto fraterno con Batman, proprio come nel fumetto.[4] Inizialmente la produzione fu contraria al destinare la parte a Oldman, poiché l'attore, in precedenza, aveva avuto ruoli quasi esclusivamente da "cattivo".[5] In un'intervista Oldman rivelò di non aver mai letto niente di Batman, ma di aver apprezzato Nolan per i suoi precedenti lavori.[4] L'attore ha successivamente ripreso il ruolo di James Gordon ne Il cavaliere oscuro, uscito nelle sale nel 2008, e ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno, l'ultimo capitolo della trilogia uscito nel luglio 2012.
L'attore ha anche recitato nella saga cinematografica di Harry Potter, tratta dagli omonimi romanzi della scrittrice J. K. Rowling. Nei film Oldman interpreta Sirius Black, padrino del protagonista Harry Potter. Il suo personaggio compare a partire dal terzo film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban e, successivamente, in Harry Potter e il calice di fuoco (in cui, però, ha semplicemente prestato la voce al volto di Sirius realizzato al computer in una sola scena), in Harry Potter e l'Ordine della Fenice ed infine nell'ultimo capitolo della serie Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2. Oldman ha rivelato che inizialmente aveva accettato la parte per problemi economici, ma in seguito è stato contento di aver partecipato alla saga cinematografica nel ruolo di Sirius Black.[6][7] Inoltre suggerì alcune caratteristiche riguardo al personaggio, come ad esempio l'acconciatura,[8] e nell'interpretarlo si ispirò a vari modelli come John Lennon e vari personaggi shakespeariani.[7][8]
Nel 1987 ha sposato l'attrice Lesley Manville da cui ha avuto un figlio, Alfie. Pochi mesi dopo la nascita del figlio i due hanno divorziato. Sul set del film Henry & June, Oldman ha conosciuto l'attrice Uma Thurman; i due si sono sposati nel 1990 e hanno divorziato due anni dopo. Dal 1994 al 1996 ha avuto una relazione sentimentale con l'attrice Isabella Rossellini, incontrata sul set di Amata immortale.
Nel 1995 si è sottoposto a una cura disintossicante, e nello stesso anno ha conosciuto la fotografa e modella Donya Fiorentino. I due si sono sposati il 16 febbraio 1997 ed il 20 agosto è nato il loro primogenito, Gulliver Flynn, mentre l'11 febbraio 1999 il loro secondo figlio Charles John. Il 13 aprile 2001 viene ufficializzato il divorzio della coppia. Dal 31 dicembre 2008 al gennaio 2015 Oldman è stato sposato con la cantante inglese jazz Alexandra Edenborough.[25] Nell'agosto 2017 ha sposato la scrittrice e curatrice d'arte Gisele Schmidt.
Oldman era amico del cantautore britannicoDavid Bowie. Tra le varie collaborazioni nel corso degli anni, Oldman ha registrato con lui le canzoni You've Been Around e The King of Stamford Hill per l'album del chitarrista Reeves Gabrels del 1995, Sacred Squall of Now, e ha interpretato un sacerdote nel videoclip di The Next Day, brano tratto dall'omonimo album di Bowie del 2013,[26]. Bowie muore il 10 gennaio 2016 e Oldman, il 24 febbraio, sale sul palco dei Brit Awards per ricordarlo.[27]
2009 – Miglior cast cinematografico per Il cavaliere oscuro
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Gary Oldman è stato doppiato da:
Angelo Maggi in Tiptoes, Il cavaliere oscuro, Il mai nato, Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Lawless, RoboCop, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie, Hunter Killer - Caccia negli abissi, Confini e dipendenze, La donna alla finestra, Slow Horses
Nino Prester in Friends, Basquiat, Lost in Space - Perduti nello spazio, Jesus, The Contender, Hannibal (entrambi i doppiaggi), The Hire, Interstate 60, Sin - Peccato mortale
Massimo Venturiello in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Batman Begins, Harry Potter e il calice di fuoco, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Cappuccetto rosso sangue, Il potere dei soldi, Harry Potter 20º anniversario - Ritorno a Hogwarts
Massimo Lodolo in Una vita al massimo, Air Force One, Codice Genesi, Lo spazio che ci unisce, Lo scandalo Weinstein, The Courier, Oppenheimer
Roberto Pedicini in Prick Up - L'importanza di essere Joe, Ultimo stadio, Triplo gioco
Stefano Benassi in Rosencrantz e Guildenstern sono morti, L'isola dell'ingiustizia - Alcatraz, La lettera scarlatta