Nato nel New Jersey, figlio del celebre attore statunitenseKirk Douglas (1916-2020) e dell'attrice britannicaDiana Dill (1923-2015), ha la recitazione nel sangue. I suoi genitori divorziarono quando Michael aveva sette anni e così andò a vivere con sua madre e suo fratello Joel nel Connecticut, dovendo vedere suo padre solo durante le vacanze e al cinema.
Questi primi film, tuttavia, non ebbero il successo sperato, nonostante abbia ottenuta una nomination come miglior promessa maschile ai Golden Globe per il film Hail, Hero!. Cominciò inoltre a farsi conoscere anche sul piccolo schermo, facendo piccoli camei in serie di successo come CBS Playhouse, F.B.I. e Medical Center. Nel 1970 gli venne offerto il ruolo di Oliver nel film Love Story ma dopo la richiesta da parte dell'attore del 10% degli incassi, la casa produttrice del film rifiutò.[2]
Il successo
Il vero primo ruolo che lo fece conoscere al grande pubblico arrivò nel 1972 con la serie poliziesca Le strade di San Francisco, in cui era protagonista, assieme al caratterista Karl Malden. In questa serie, nei panni dell'ispettore di polizia Steve Keller che insieme all'anziano collega Stone (Malden) deve mantenere la giustizia nella città californiana e nel contempo fare i conti con il loro frequente coinvolgimento emotivo nelle indagini, riceve grandi consensi dalla critica e dal pubblico, potendo così liberarsi per la prima volta dall'ombra del padre. Riceve numerose nomination ai Golden Globe e ai Premi Emmy.
Ha lasciato la serie nel 1976 nel momento del massimo successo, lasciando così il posto a Richard Hatch, per riprendere a recitare in ambito cinematografico sfruttando la fama ottenuta sul piccolo schermo. Il suo primo ruolo dopo Le strade di San Francisco fu nel 1978 in Coma profondo, che si rivelò il suo primo successo commerciale al box-office. Anche il successivo Sindrome cinese, uscito l'anno dopo, del quale era anche produttore e protagonista, assieme a Jack Lemmon e Jane Fonda, fu un successo al botteghino e ottenne diverse nomination agli Oscar.
I due successivi Running - Il vincitore e Amarti a New York non ebbero il successo sperato, ottenendo consensi freddi dalla critica e risultati finanziari non esaltanti. Nel 1980 Douglas ebbe un serio incidente sugli sci e, nonostante fosse riuscito a guarire completamente e a non riportare ferite gravi, fu costretto ad abbandonare le scene per tre anni, a causa dell'impegno richiesto per la riabilitazione fisica. Tornò sugli schermi solo nel 1983 con il poliziesco Condannato a morte per mancanza di indizi di Peter Hyams.
La carriera di produttore
A differenza del padre, Douglas ha avviato anche una florida carriera di produttore. Già agli inizi degli anni settanta cominciò a capire che il mondo del cinema, in particolare della Nuova Hollywood, stava cambiando e si interessò all'industria del cinema vista da dietro le quinte.[2]
Sempre nel 1985 recitò nel poco fortunato Chorus Line di Richard Attenborough, ma la critica non vide di buon occhio la sua interpretazione. Attese altri due anni prima di arrivare all'exploit interpretando il ruolo del marito fedifrago, sessualmente debole e stranamente angosciato con cui il pubblico e lo star system lo identificheranno da allora in poi. Il 1987 infatti è l'anno di Attrazione fatale, nel quale recitò al fianco di Glenn Close. Il film ottenne un grande risalto.
Sempre nello stesso anno ottenne la consacrazione internazionale col ruolo dell'avido e spregiudicato finanziere Gordon Gekko nel film di Oliver StoneWall Street. La sua interpretazione diverrà un'icona della cinematografia contemporanea, rendendolo protagonista di una pagina della rivista Forbes. Con questo film Douglas si aggiudicò l'Oscar al miglior attore, il Golden Globe, il David di Donatello e il Nastro d'argento come miglior attore straniero.
Nei primi anni novanta, a causa di problemi legati all'alcool, Douglas fu costretto ad allontanarsi nuovamente dalle scene per qualche anno. Tornò nelle sale nel 1992, recitando in Basic Instinct di Paul Verhoeven, assieme a Sharon Stone. Douglas interpreta il problematico detective Nick Curran, innamorato della sospettata di un omicidio che fa di tutto per confondergli le idee. Criticato da più parti per le numerose scene di sesso e nudo, il film incassò oltre 300 milioni di dollari, grazie anche all'impatto ottenuto e alle polemiche. Per tale ruolo ricevette anche una nomination ai Razzie Awards come peggior attore protagonista. Nello stesso anno recitò con Melanie Griffith nel poco convincente Vite sospese.
Nel 1993 fu protagonista del thriller Un giorno di ordinaria follia, che si aggiunge alla lista delle sue interpretazioni più riuscite. Nel 1994 interpretò, insieme a Demi Moore, il drammatico Rivelazioni, che riprende alcune tematiche del precedente Attrazione fatale, e che diventò un altro grande successo commerciale. Negli anni successivi Douglas recitò in diversi generi: interpretò il romantico Il presidente - Una storia d'amore, col quale ottenne un'altra nomination ai Golden Globe, il drammatico Spiriti nelle tenebre, i thrillerDelitto perfetto e The Game - Nessuna regola. Pur ottenendo critiche favorevoli, questi film non ottennero lo stesso ottimo impatto dei ruoli precedenti. Ciò nonostante, nel 1998 gli venne assegnato il Premio Cèsar alla carriera.
Gli anni duemila
Nel 2000 Douglas recitò in due film, Wonder Boys e Traffic, entrambi apprezzati dalla critica. In particolare Traffic ottenne 4 premi Oscar, oltre a essere il primo film in cui Michael recita con la moglie Catherine Zeta-Jones; la pellicola gli fruttò anche un premio per il miglior cast. Con Wonder Boys invece ottenne una candidatura ai premi BAFTA e ai Golden Globe.
Dopo aver prodotto e interpretato Un corpo da reato, nel 2002 Douglas recitò in Don't Say a Word, che si rivelò un successo. Nel successivo Vizio di famiglia recita col padre Kirk Douglas e il figlio Cameron Douglas. Il film, di cui è produttore, è incentrato sulla storia di una famiglia newyorkese, e vede confrontarsi in un'unica pellicola gli stili di recitazione di tre diverse generazioni della famiglia Douglas. Tuttavia la pellicola non convinse pienamente la critica.
Nel 2010, insieme a Oliver Stone, dà il via al progetto di riportare in vita lo spregiudicato Gordon Gekko nel sequel di Wall Street, intitolato Wall Street - Il denaro non dorme mai, diretto dallo stesso Stone e con Douglas in veste di produttore. In questo nuovo capitolo Gekko esce dal carcere dopo otto anni e cerca di ricostruire i rapporti con i figli, tentando di celare quell'avidità così centrale nel primo film. Il film, oltre che da Douglas, è interpretato da Shia LaBeouf, Josh Brolin e Carey Mulligan; presentato in anteprima al Festival di Cannes, guadagnò oltre 130 milioni di dollari al botteghino, riconfermando il successo del primo capitolo, e valse a Douglas la sua decima nomination ai Golden Globe.
L'anno successivo collaborò nuovamente con Steven Soderbergh in Knockout - Resa dei conti, mentre nel 2013 recitò prima in Last Vegas e poi interpretò il famoso pianista Liberace nel film autobiografico per la TV Dietro i candelabri, diretto nuovamente da Soderbergh. La pellicola segue le vicende del pianista, inclusa la sua storia d'amore con Scott Thompson. Inizialmente prevista per il 2010, venne in seguito spostata a causa della malattia di Douglas causata da un tumore alla gola. Per quest'interpretazione ottenne un Premio Emmy, il secondo della sua carriera, e vinse il suo quarto Golden Globe.
Sostenitore del Partito Democratico statunitense,[7] sul set del film Summertree, ha conosciuto l'attrice Brenda Vaccaro, con la quale è stato fidanzato negli anni settanta.[8] Douglas sposò la produttrice Diandra Luker il 20 marzo 1977[9]; la coppia ha avuto un figlio, Cameron, nato il 13 dicembre 1978.[10] Nel 1995, Douglas e la Luker si separarono a causa dei tradimenti di lui e divorziarono nel 2000: Michael dovette pagare alla moglie circa 45 milioni di dollari. Il 18 novembre 2000 ha sposato l'attrice Catherine Zeta-Jones, con la quale ha avuto due figli: Dylan Michael (2000) e Carys Zeta (2003).
Nel 2009 aderì al progetto per la realizzazione del film Soldiers of Peace[11][12] che coinvolse 14 paesi nel mondo nella realizzazione di una pace globale.
Il 14 gennaio 2015 la Genesis Prize Foundation ha annunciato che Michael Douglas è il secondo vincitore del Premio Genesis, un premio di 1 milione di dollari. Il premio è assegnato per celebrare "la ricchezza e diversità della cultura ebraica".[13]
Problemi di salute
Negli anni novanta ha sofferto di dipendenza dal sesso[14][15][16][17]. Il 16 agosto 2010 ha comunicato di doversi sottoporre alle cure per un tumore alla gola.[18] Il 1º settembre 2010, durante il David Letterman Show, annunciò di aver cominciato il ciclo di terapie contro il tumore che lo ha colpito alla gola.[19] Il 10 gennaio 2011, durante un'intervista, ha detto «Il tumore è andato via. Ora devo sottopormi a controlli mensili. Suppongo che non sia il caso di abbandonarsi all'euforia, ci metterò probabilmente un paio di mesi a venirne fuori». La terapia, durata oltre sei mesi, gli ha fatto perdere 16 chili.[20]
Nel 2015 gli è stato diagnosticato il glaucoma.[21]
Bedfort Forrest, di Joel Oliansky. Eugene O'Neill Theater Center di Waterford (1966)
The Whistling Wizard and the Sultan of Tuffet, libretto di Alan Ster, colonna sonora di Bil Bair, regia di Gordon Hunt. Bill Bair Theatre dell'Off-Broadway (1969)
Pinkville, Pinkville, di George Tabori, regia di Martin Fried. Theater at St. Clement's Church dell'Off-Broadway (1971)
Riconoscimenti
Per il suo contributo all'industria del cinema, Michael Douglas ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6263 di Hollywood Boulevard.
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Michael Douglas è stato doppiato da:
Oreste Rizzini in All'inseguimento della pietra verde, Il gioiello del Nilo, Chorus Line, La guerra dei Roses, Vite sospese, Basic Instinct (entrambi i doppiaggi), Spiriti nelle tenebre, The Game - Nessuna regola, Traffic, Un corpo da reato, Don't Say a Word, Will & Grace, Vizio di famiglia, Matrimonio impossibile, The Sentinel - Il traditore al tuo fianco, Tu, io e Dupree
Rodolfo Bianchi in La rivolta delle ex, Mai così vicini, The Reach - Caccia all'uomo, Ant-Man, Codice Unlocked, Ant-Man and the Wasp, Avengers: Endgame, Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Pino Colizzi in Sindrome cinese, Attrazione fatale, Black Rain - Pioggia sporca, Un giorno di ordinaria follia, Rivelazioni, Delitto perfetto, Wonder Boys
Gianni Giuliano in Coma profondo, Running - Il vincitore, Il metodo Kominsky
Dario Penne in Amarti a New York, Alla scoperta di Charlie, Last Vegas
Giancarlo Giannini in Wall Street, Il presidente - Una storia d'amore, Wall Street - Il denaro non dorme mai
Massimo Giuliani in Le strade di San Francisco (st. 1 e 4; ep. 3x02)
Massimo Rossi in Le strade di San Francisco (st. 2-3; 5)
«Here is one of Michael Douglas' finest performances. Because the other characters, no matter what they think, never truly engage Ben Kalman, he's on that stage by himself. Everyone else is in the audience. Douglas plays Ben as charismatic, he plays him shameless, he plays him as brave, and very gradually, he learns to play him as himself. That's the only role left.»
^Soldati di Pace (Soldiers of Peace), su soldatidipace.blogspot.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2019).