Mary Louise Streep nasce il 22 giugno 1949 a Summit, New Jersey. Figlia di Mary Wilkinson Streep (1915-2001), artista ed editrice, e di Harry William Streep Jr. (1910-2003), dirigente farmaceutico. Ha due fratelli più giovani: Harry William Streep III (nato nel 1951) e Dana David Streep (nato nel 1953).
Suo padre era di origine tedesco-svizzera; la sua discendenza risaliva a Loffenau, da dove il trisavolo di Streep, Gottfried Streeb, emigrò negli Stati Uniti e dove uno dei suoi antenati era sindaco (il cognome fu poi cambiato in "Streep"). Un'altra linea di discendenza della famiglia di suo padre era di Giswil. Sua madre aveva origini britannico-tedesco-irlandesi. Alcuni degli antenati materni di Streep vivevano in Pennsylvania e Rhode Island, e discendevano da immigrati inglesi del XVII secolo. I suoi trisavoli materni, Manus McFadden e Grace Strain, erano nativi del distretto di Horn Head di Dunfanaghy in Irlanda.
Streep è cresciuta a Basking Ridge, New Jersey, ed ha frequentato la Cedar Hill Elementary School e l'Oak Street School. Nel 1963 la famiglia si trasferisce a Bernardsville, sempre nel New Jersey, dove Streep frequenta la Bernards High School. A 12 anni viene selezionata per cantare nella recita scolastica e, quindi, inizia a prendere lezioni di canto da Estelle Liebling.[1][2] Smetterà quattro anni dopo per mancanza di passione e per diventare cheerleader nelle Bernards High School Mountaineers.[1][3] Nonostante Streep sia apparsa in numerose rappresentazioni teatrali durante la scuola, non si interessa seriamente alla recitazione fino alla recita La signorina Julie nel 1969 al Vassar College. Il suo professore universitario Clinton J. Atkinson dichiarò: "Non penso che nessuno abbia insegnato a Meryl a recitare. Se lo è insegnato da sola."[4] Nel 1971 riceve il Bachelor of Artscum laude in dramma, prima di iscriversi alla Yale Drama School.
Per pagarsi il college a Yale, Streep lavora come cameriera, dattilografa e appare in dozzine di produzioni teatrali l'anno, fino al punto di essere così oberata di lavoro che le vennero delle ulcere.[5] In quel periodo contempla l'idea di lasciare la recitazione e iscriversi a legge. Nel 1975 riceve il Master of Fine Arts.[4]
Anni settanta
Subito dopo la laurea a Yale nel 1975, Streep lavora presso la Eugene O'Neill Theater Center's National Playwrights Conference, dove appare in cinque recite teatrali nel giro di sei settimane. Lo stesso anno si trasferisce a New York e qui appare nelle rappresentazioni teatrali del New York Shakespeare Festival: Enrico V,[6]La bisbetica domata con Raúl Juliá[7] e Misura per misura accanto a Sam Waterston e John Cazale.[8] Proprio qui incontra Cazale, con cui avrà una relazione fino alla sua prematura morte nel 1978.[9]
Nel 1976 la visione del film Taxi Driver e in particolare la performance di Robert De Niro ha un profondo impatto sull'attrice, prima disinteressata all'industria cinematografica. Streep inizia quindi a fare audizioni per diversi film, tra cui quella per il ruolo da protagonista per King Kong prodotto da Dino De Laurentiis.[10] De Laurentiis, davanti a Streep e rivolgendosi al figlio, in italiano commentò "Che brutta! Perché me l'hai portata?". Streep, capendo l'italiano, rispose in inglese: "Mi dispiace non essere bella abbastanza per il tuo film, ma la tua è solo un'opinione tra tante e ora vado a trovarne una più gentile".[11]
Nel 1978 interpreta Inga Helms Weiss, una donna tedesca sposata con un artista ebreo nell'era nazista della Germania, nella miniserie televisiva Olocausto. Le riprese della serie si tennero in Germania e in Austria, mentre Cazale restò a New York. Dopo il suo ritorno l'attrice scoprì che la malattia era progredita notevolmente e gli restò accanto fino alla sua morte il 12 marzo 1978.[9] Nel frattempo, la serie, con un pubblico stimato di 109 milioni, ebbe un notevole successo e Streep venne ricompensata con un Emmy come miglior attrice protagonista in una miniserie.[14]
Sperando di svagarsi dal lutto per la morte di Cazale, Streep accetta il ruolo in La seduzione del potere di Jerry Schatzberg come il giovane nuovo interesse romantico del protagonista, Alan Alda, e compare in un ruolo secondario in Manhattan di Woody Allen, nel ruolo di Jill. Nel film drammatico Kramer contro Kramer, Streep recita accanto a Dustin Hoffman nel ruolo di donna infelice che abbandona il marito e affronta una crisi coniugale che sfocia in una pesante battaglia giudiziaria per l'affidamento del figlio. All'inizio l'attrice non approvò il ruolo perché ritraeva le donne come "troppo perfide" e non le rappresentava in modo reale. Gli autori, d'accordo con lei, revisionarono la sceneggiatura.[15] Riscrisse lei stessa alcuni dialoghi nelle scene chiave del film e frequentò l'Upper East Side, dove sarebbe stato girato il film, per osservare le interazioni tra madri e figli del quartiere.[16] Per Kramer contro Kramer, Streep vince sia il Golden Globe che l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, che notoriamente dimenticò nei bagni subito dopo aver fatto il discorso di accettazione.[17]
Il primo ruolo da protagonista arriva con La donna del tenente francese nel 1981. La pellicola affianca Streep a Jeremy Irons per raccontare sia la storia di due attori contemporanei sia la storia di un amore ambientato in epoca vittoriana. Per il film Streep ha lavorato per perfezionare il suo accento britannico. Un articolo del New York Magazine la elogiava per la sua dote camaleontica e per essere disposta ad interpretare qualsiasi ruolo.[18] A Streep è stato assegnato il BAFTA alla migliore attrice protagonista.[19]
Nel 1982 si riunisce con Robert Benton per il thriller psicologico Una lama nel buio. Lo stesso anno ottiene un grande successo con La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, in cui è una donna polacca segnata dalla scelta che è stata costretta a compiere quando era internata in un lager. Streep filmò la "scena della scelta" in un ciak solo e rifiutò di ripeterla, trovando la scena estremamente dolorosa ed emozionalmente estenuante;[20] in questa scena, a Streep viene chiesto da un soldato delle SS quale dei suoi due figli vuole salvare dalla camera a gas. Secondo il Guardian, in un articolo del 2006, questa è diventata una delle scene più famose dell'attrice.[21] Il ruolo le consegna il secondo Oscar, il primo come migliore attrice.[22]
Nel 1983 interpreta Karen Silkwood, un'attivista sindacale americana morta in un sospetto incidente stradale nel 1974, mentre investigava sulle irregolarità nella sicurezza dell'impianto nucleare della società di Kerr-McGee in Silkwood di Mike Nichols. Streep si sentiva vicina alla Silkwood e per prepararsi al ruolo incontrò diverse persone che l'avevano conosciuta in modo da scoprire i vari aspetti della sua personalità.[23] Successivamente ha recitato nuovamente accanto a Robert De Niro nel film sentimentale Innamorarsi di Ulu Grosbard, che le vale il David di Donatello; compare quindi con Sting e Tracey Ullman in Plenty di Fred Schepisi.
Con l'uscita di La mia Africa, diretto da Sydney Pollack, Meryl Streep viene confermata nell'olimpo di Hollywood. Meryl Streep interpreta Blixen, mentre Robert Redford impersona Denys Finch-Hatton, un cacciatore con cui Karen Blixen vive una romantica storia d'amore. L'attrice e il regista si scontrarono diverse volte durante i 101 giorni di riprese in Kenya, in particolare sulla voce di Blixen. Streep aveva visto così tanti video di Blixen che iniziò a parlare in modo aristocratico e vecchio stile, mentre Pollack lo trovava eccessivo.[24] Con un notevole successo commerciale e di critica, Streep riceve la sesta candidatura per un Oscar e la pellicola vince l'Oscar al miglior film.
Verso la fine degli anni ottanta, dopo aver interpretato solo parti drammatiche, sembra rivolgersi anche alla commedia: è il caso di She-Devil - Lei, il diavolo di Susan Seidelman, una satira che parodia l'ossessione della società per la bellezza e la chirurgia plastica. Nonostante la pellicola non sia stata particolarmente apprezzata, i critici hanno premiato l'interpretazione di Streep.[27][28]
Anni novanta
La biografa Karen Hollinger descrive i primi anni novanta come un declino nella popolarità di Streep, attribuendo la causa alla percezione da parte della critica che le varie commedie a cui ha partecipato fossero solamente un tentativo di trasmettere un'immagine più leggera dopo una serie di pellicole drammatiche e commercialmente mediocri e, più probabilmente, alla mancanza di opzioni disponibili per un'attrice sulla quarantina. Meryl Streep commentò che in quel periodo preferiva limitare le sue scelte a pellicole girate a Los Angeles, per restare più vicino alla sua famiglia: «Quando un'attrice arriva alla metà dei quaranta, nessuno è più interessato a lei e se aggiungi anche un paio di bambini al programma, devi scegliere le tue parti con molta cura».[18]
Tra il 1990 e il 1992 ottiene ruoli molto diversi fra loro; interpreta un'attrice di B-movie in Cartoline dall'inferno con Dennis Quaid e Shirley MacLaine nel 1990; nel 1991 gira Prossima fermata: paradiso di Albert Brooks e nel 1992 partecipa al film La morte ti fa bella di Robert Zemeckis con Goldie Hawn e Bruce Willis, per il quale viene nominata al Golden Globe e al Saturn Award come miglior attrice protagonista. Streep ha persuaso lo sceneggiatore David Koepp a riscrivere diverse scene, in particolare quelle in cui il suo personaggio ha una storia con un uomo più giovane. Sette mesi di riprese sono il periodo più lungo della carriera di Streep e dichiarò di averle trovate lunghe e noiose, anche per via degli effetti speciali.[29] Per via delle allergie dell'attrice a diversi cosmetici, il dipartimento del trucco ha dovuto creare delle protesi speciali per poterla invecchiare fino all'età di 54 anni, nonostante Streep abbia dichiarato di sembrare più vicino ai 70. La pellicola fu un successo commerciale e incassò 15.1 milioni di dollari in soli cinque giorni, ma la performance di Streep non fu generalmente ben accolta.[30]
Nel 1995 arriva il suo film più di successo del decennio I ponti di Madison County, con la regia di Clint Eastwood. Il film racconta la storia di Robert Kincaid, fotografo del National Geographic, che ha una relazione con una donna italiana sposata, Francesca.[31] A Streep l'omonimo romanzo di Robert James Waller su cui è basato il film non piacque, ma trovò la scenaggiatura come un'occasione speciale per un'attrice di 46 anni. Per il film l'attrice si ispirò a Sophia Loren ed Anna Magnani e visionò Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. La pellicola ha incassato $70 milioni negli Stati Uniti ed ha anche ricevuto pareri molto positivi da parte della critica, che elogiò in particolare l'interpretazione di Streep, che le valse anche una candidatura agli Oscar come miglior attrice e la regia di Eastwood, ritenuta una delle migliori da lui mai realizzate. Il film è anche classificato al 90º posto dalla AFI's 100 Years... 100 Passions, lista che include i 100 migliori film romantici della storia del cinema.[32]
Il 16 settembre 1998 Meryl Streep riceve la stella sulla Hollywood Walk of Fame, collocata al 7016 Hollywood Blvd.[33]
Nel 1999 interpreta Roberta Guaspari, una donna newyorkese con la passione per il violino, nello struggente film di Wes CravenLa musica del cuore. La parte era stata precedentemente assegnata a Madonna.[34] Per la parte Streep doveva saper suonare il violino e, in preparazione, ha dovuto allenarsi intensivamente per due mesi, cinque o sei ore al giorno.[35] Ha ricevuto per questo ruolo la dodicesima candidatura all'Oscar come miglior attrice,[36] al Golden Globe e al SAG AWARD.
L'anno successivo gira The Manchurian Candidate di Jonathan Demme, remake del film del 1962 Va' e uccidi di John Frankenheimer. Al fianco di Denzel Washington, l'attrice interpreta una senatrice degli Stati Uniti, madre manipolatrice di un candidato vice-presidente. Mick LaSalle del San Francisco Chronicle ha parlato in termini particolarmente positivi della sua interpretazione, paragonando la sua figura nel film a quella di Hillary Clinton (come aspetto fisico) e Karen Hughes (come energia) e definendola "...un piacere da guardare - e una meraviglia - ogni secondo che è sullo schermo".[45] Sempre nel 2004 interpreta il ruolo di zia Josephine in Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi con Jim Carrey. Nel 2005 è in Prime di Ben Younger, nei panni della Dr.ssa Lisa Metzger, la psicoterapeuta di una donna d'affari divorziata e solitaria, interpretata da Uma Thurman, che ha una relazione con David, un giovane pittore di ventitré anni. Il film ha incassato un totale di 22 827 153 dollari negli USA.[46]
Nell'aprile 2007 viene programmata la distribuzione di Dark Matter, liberamente ispirato alla storia vera di Lu Gang, uno studente cinese di fisica che ha ucciso quattro membri del corpo docente e uno studente presso la University of Iowa nel 1991. A causa del massacro al Virginia Polytechnic Institute, però, la distribuzione viene spostata al 2008.[52] Streep interpreta poi il capo della CIA, in Rendition - Detenzione illegale del regista Gavin Hood. Desiderosa di essere coinvolta in un thriller politico, Streep ha accolto con piacere l'opportunità di recitare in un genere cinematografico per il quale non è generalmente considerata e ha immediatamente accettato.[53] Nello stesso periodo recita con la figlia maggiore Mamie Gummer in Un amore senza tempo[54][55] e ha un ruolo in Leoni per agnelli di Robert Redford. Entrambi i film sono stati criticati ed etichettati come "spreco di talento", mentre Streep è stata lodata per la sua presenza "naturale, spontanea e silenziosamente potente".[56]
Viene poi confermata per il ruolo di Donna Sheridan nella versione cinematografica del musical Mamma Mia!, basato sulle musiche del gruppo svedese ABBA, scritto da Catherine Johnson e diretto da Phyllida Lloyd.[57] Nel cast insieme ad Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård, Colin Firth, Julie Walters e Christine Baranski, Streep interpreta la madre single di Sophie, che non avendo mai incontrato il padre, invita tutte e tre gli ex fidanzati storici della madre al suo matrimonio sull'idilliaca isola greca di Scopelo.[57] L'attrice aveva già visto la versione di Broadway del musical molti anni prima e rimase molto entusiasta dall'offerta di Lloyd di apparire nella versione cinematografica.[58] Per il film ha registrato quattordici canzoni, tra cui Money, Money, Money, Mamma Mia, Dancing Queen e The Winner Takes It All, alcune delle quali ri-entrarono in diverse classifiche in tutto il mondo. Mamma Mia! diventa rapidamente il musical che ha incassato di più nella storia del cinema, guadagnando $144 130 063 negli USA e $465 711 574 nel resto del mondo. Alla 35ª edizione dei People's Choice Awards, la sua versione di Mamma Mia! ha vinto un premio per la canzone preferita di una colonna sonora ed è stata candidata al Grammy Award per il lavoro sulla colonna sonora del film.[59]
Sempre nel 2008 Streep recita in Il dubbio, film drammatico sulla storia di una severa madre superiora di una scuola cattolica nel Bronx nel 1964 che muove accuse di pedofilia contro un carismatico prete che cerca di allentare i rigidi costumi dell'istituto.[60] Il film è diventato un discreto successo al botteghino ed è stato acclamato da molti critici come uno dei migliori film del 2008; ha ottenuto 5 candidature ai Premi Oscar 2009, per l'intero cast Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams e Viola Davis, e per la miglior sceneggiatura non originale.[61]
Nell'estate del 2009 torna sullo schermo affiancata da Stanley Tucci ed Amy Adams con la commedia di Nora EphronJulie & Julia, in cui interpreta la celeberrima cuoca americana Julia Child. Il film ha chiuso il Festival internazionale del film di Roma 2009, dove è stato presentato fuori concorso.[62] Il film segue parallelamente le vicende di Julie Powell, brillante scrittrice mancata che decide di sperimentare personalmente nel giro di 365 giorni tutte le 524 ricette contenute nel libro di cucina Mastering the Art of French Cooking di Julia Child, e Julia Child stessa mentre si dedica per quasi un decennio alla sua monumentale opera culinario-letteraria.[63] Per questo ruolo ottiene la sua sedicesima candidatura all'Oscar[64] e vince il settimo Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale.[65]
Nel 2012 con il regista de Il diavolo veste Prada, David Frankel, lavora a Il matrimonio che vorrei, spalleggiata da Tommy Lee Jones e Steve Carell. La pellicola racconta la storia di una coppia di mezza età che frequenta un'intensa settimana di terapia di coppia per riaccendere l'intimità nel loro matrimonio.[74]
L'anno dopo comincia le riprese del film I segreti di Osage County con Julia Roberts ed Ewan McGregor. Basato sulla pièce teatrale di Tracy Letts, vincitrice del Premio Pulitzer, la trama gira attorno ad una famiglia disfunzionale che si riunisce dopo la scomparsa del patriarca.[75] L'uscita è prevista nelle sale statunitensi per il 25 dicembre 2013. Per la versatile interpretazione di Violet Weston, donna meschina e polemica con tutte le fragilità di una donna anziana,[76] Streep ha ottenuto diverse candidature, tra cui al Premio Oscar,[77] al Golden Globe e al SAG Award.
Il 25 settembre 2015 viene lanciata in tutto il mondo l'iniziativa The Global Goals, che vede l'attrice tra le protagoniste, unitamente ad altri attivisti e artisti tra i quali Malala Yousafzai, Anastacia, Stephen Hawking, Stevie Wonder, Kate Winslet, Bill Gates e Melinda Gates, la regina Rania di Giordania, Jennifer Lopez e molti altri.[87] I leader mondiali si sono impegnati a rispettare 17 obiettivi globali da realizzare nei prossimi 15 anni, tra cui i più importanti sono eliminare la povertà estrema, combattere la disuguaglianza, le ingiustizie e sistemare il cambiamento climatico.[88]
Meryl Streep è stata fidanzata per 2 anni con John Cazale, suo co-protagonista ne Il cacciatore, fino alla sua morte, sopraggiunta per un cancro ai polmoni il 13 marzo 1978.[9][95] Il 30 settembre 1978 ha sposato lo scultore Don Gummer. I due hanno quattro figli: Henry (1979), musicista conosciuto col nome di Henry Wolfe, Mamie,[54]Grace e Louisa.[95] Nel 2019 diventa nonna per la prima volta, da parte di Mamie. A ottobre 2023 la coppia rende ufficiale la propria separazione, dopo 45 anni di matrimonio.
Meryl Streep, attraverso i personaggi dei suoi più grandi film, è il filo conduttore che lega le protagoniste del romanzo Il club di Meryl Streep di Mia March.[96]
Happy End, libretto di Elisabeth Hauptmann, parole di Bertolt Brecht, colonna sonora di Kurt Weill, regia di Michael Posnick. Yale Repertory Theatre di New Haven (1975)
27 Wagons Full of Cotton, di Tennessee Williams, regia di Arvin Brown. Playhouse Theatre di Broadway (1976)
Happy End, libretto di Elisabeth Hauptmann, parole di Bertolt Brecht, colonna sonora di Kurt Weill, regia di Robert Kalfin. Chelsea Theatre di New York e Martin Beck Theatre di Broadway (1977)
Secondo una stima, i film dell'attrice dovrebbero avere guadagnato complessivamente 2 miliardi di dollari, con una media di quasi 39 milioni di dollari a film.[98]
Doppiatrici italiane
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Meryl Streep è stata doppiata da:
Maria Pia Di Meo in Il cacciatore, Olocausto, Kramer contro Kramer, Silkwood, Innamorarsi, Plenty, La mia Africa, She-Devil - Lei, il diavolo, Cartoline dall'inferno, La morte ti fa bella,[99]I ponti di Madison County, Prima e dopo, La stanza di Marvin, Un passo verso il domani, La musica del cuore, Il ladro di orchidee, The Hours, Fratelli per la pelle, Angels in America, Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, Prime, Radio America, Il diavolo veste Prada, Un amore senza tempo, Rendition - Detenzione illegale, Leoni per agnelli, Il dubbio, Julie & Julia, I Knew It Was You, The Iron Lady, Web Therapy, Il matrimonio che vorrei, I segreti di Osage County, The Giver - Il mondo di Jonas, Into the Woods, Suffragette, Florence, The Post, Big Little Lies - Piccole grandi bugie, Piccole donne, Don't Look Up, Only Murders in the Building
Rossella Izzo in La seduzione del potere, La scelta di Sophie, Heartburn - Affari di cuore, Ironweed, Un grido nella notte, Prossima fermata: paradiso, La casa degli spiriti, The River Wild - Il fiume della paura, La voce dell'amore, The Manchurian Candidate, Mamma Mia!, È complicato
Marina Tagliaferri in Dove eravamo rimasti, Il ritorno di Mary Poppins, Panama Papers, The Prom, Lasciali parlare, Extrapolations - Oltre il limite
«Nel corso di cinque decenni, Meryl Streep ha sviluppato una brillante carriera concatenando interpretazioni in cui dà vita a personaggi femminili ricchi e complessi, che invitano alla riflessione e alla formazione dello spirito critico dello spettatore. L'onestà e la responsabilità nella scelta delle loro opere, al servizio di narrazioni ispiratrici ed esemplari, attraversano lo schermo e le scene con una tecnica recitativa impeccabile, armate solo dei loro gesti, voce e sguardo. Attivista instancabile a favore dell'uguaglianza, con il suo talento e rigore ha permesso a diverse generazioni di godere di performance indimenticabili, guadagnandosi il rispetto che questa grande arte merita.» — 26 aprile 2023[106]
^ Lorenzo Soria, "Io che canto e ballo? Mamma mia!", su LaStampa.it, 28 giugno 2008. URL consultato il 10 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2018).