Governatore dell'Eritrea dal 1897 al 1907, lasciò un segno indelebile nella Colonia primogenita. La sua buona gestione avviò l'Eritrea a uno sviluppo modesto, ma sano ed equilibrato, basato soprattutto su floride piantagioni[2]. Il 1º marzo 1923 fu nominato Senatore del Regno. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti, redatto da Giovanni Gentile. Martini fu massone e membro del Grande Oriente d'Italia[3]. Venne affiliato con il grado di Maestro alla loggia Propaganda Massonica di Roma il 23.11.1885 (matricola n. 7082)[4]; votò a favore della mozione Bissolati per il divieto dell'insegnamento religioso nella scuola primaria[5]. Intorno al 1887, su progetto dell'architetto Cesare Spighi, fece edificare alla periferia di Monsummano Terme, in località "Renatico", una splendida villa in stile rinascimentale con imponenti scalinate d'accesso. La villa, che oggi è passata in proprietà al Comune di Monsummano, porta il nome di villa Renatico-Martini, ed è sede del Museo di arte contemporanea e del Novecento. Poco prima della Grande Guerra, diede vita a un'importante collana di classici italiani edita dall'Istituto Editoriale Italiano. Pubblicò, nel 1923, da Treves, la garbata novella d'ambiente di fantasia A Pieriposa : da allora non più ristampata e capolavoro narrativo di questo arguto autore. Nel 1925 fu tra i fondatori dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. A Martini è intitolato l'Istituto Alberghiero di Montecatini Terme.
Nella stessa biblioteca, il "Fondo Biagi" contiene lettere di Martini a Biagi; nel "Fondo Carteggi vari" ci sono lettere di Martini a Matilde Bartolommei Gioli, a Francesco Protonotari e a suo fratello Giuseppe; nel "Fondo De Gubernatis", lettere di Martini ad Angelo De Gubernatis. Alla Biblioteca Comunale Forteguerriana di Pistoia, per volontà degli eredi è stata versata nel 1931 la biblioteca personale di Ferdinando Martini che comprende 15.000, tra volumi e opuscoli, tra cui una cospicua raccolta teatrale, 60 periodici risorgimentali, stampe e autografi.[6]
Opere
Chi sa il gioco non l'insegni. Proverbio in un atto in versi, Pisa, 1871;
Ad una donna. Versi, Venezia, Visentini, 1872;
Il peggio passo è quello dell'uscio, Milano, Carlo Barbini, 1874.
^Aldo A. Mola, Il Referendum Monarchia-Repubblica del 2-3 giugno 1946, Roma, BastogiLibri, 2016, p. 162.
^Elisabetta Cicciola, Ettore Ferrari Gran Maestro e artista fra Risorgimento e Antifascismo. Un viaggio nelle carte del Grande Oriente d'Italia, Mimesis, Milano, 2021, p. 170, 1.17, Nota.
^Aldo A. Mola,Storia della Massoneria in Italia, Bompiani/Giunti, Firenze-Milano, 2018, p. 342.
^Ferdinando Martini, su SIUSA Sistema informativo degli archivi di Stato. URL consultato il 19 marzo 2018.
^Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.94 del 26 aprile 1926, pag.1702.
Giuseppe Antonio Borgese, Stendhal, Ferdinando Martini e la biblioteca romantica, Milano, Mondadori, 1930;
Carlo Weidlich, Ritratto di Ferdinando Martini, Palermo, Domino, 1934;
A Ferdinando Martini nel centenario della nascita, Monsummano, 1941;
Giuseppe Coluccia,Le novelle di Ferdinando Martini, Bari, Adriatica, 1973;
Gioia L. Sebastiani - Dal "Capitan Fracassa" al "Mattino": lettere giornalistiche di Edoardo Scarfoglio e Ferdinando Martini (1881-1914). Roma, 1980.
Rossella Dini e Franco Savi (a cura di) Viaggi, popoli e paesi nella libreria di Ferdinando Martini, Firenze-Milano, 1993.
Francesco De Lisi, Ferdinando Martini governatore in Eritrea (1898-1907), Firenze, 2004;
Piero Buscioni, Ferdinando Martini e la villa di Monsummano, in Le dimore storiche di Pistoia e della Valdinievole, Firenze, Alinea, 2004;
Alberto Carli, Prima del corriere dei piccoli: Ferdinando Martini, Carlo Collodi, Emma Perodi e Luigi Capuana fra giornalismo per l'infanzia, racconto realistico e fiaba moderna, Macerata, EUM, 2007;
Marino Biondi, Letteratura e risorgimento da Vittorio Alfieri a Ferdinando Martini, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009;
Jessica Pompili, Esordire nell'Ottocento: Il Primo Passo (1882) di Ferdinando Martini, Milano, 2011.
Guglielmo Adilardi, Carlotta Lenzi Iacomelli, Ferdinando Martini. L'Uomo, il Letterato, il Politico, Bari, Laterza, 2011.
Ferdinando Martini, Il mio Giuseppe Giusti, a cura di Simone Fagioli, con un saggio critico su Martini politico, una lettera inedita di Giuseppe Giusti e il discorso inedito di Martini "Ai reduci della Guerra di Libia, Pescia, 20 settembre 1912", Arezzo, Helicon, 2018.