Il piccolo comune si trova in un'ottima posizione geografica, posto su un colle a mezza costa di faccia al mare ad un'altitudine di 240 m s.l.m. e dista dal capoluogo soli 12 km.
Grazie al riparo dai venti di Tramontana offertale dal monte Saccarello, al riparo di molte perturbazioni che si scontrano sul monte Faudo a nord ovest del borgo, e all'azione del vicino mar Ligure, Costarainera gode di un microclima particolarmente salubre ed assolato. Proprio per questo venne edificato ai primi del Novecento poi fondato un ospedale elioterapico, rinomato fino ad un paio di decenni fa a livello nazionale.
Costarainera è divisa tra il borgo antico in collina e la zona moderna (regione Paorelli) che si trova sul mare. Nella regione Paorelli, ora prevalentemente diventata residenziale-turistica, per il clima mite si è sviluppata prima la viticoltura e poi la floricoltura. Dalla sommità della regione Paorelli si può ammirare un panorama del mar Ligure e dal punto di osservazione più alto (nel quale è situata un'antica torre di avvistamento) nelle mattinate limpide invernali si può vedere la Corsica, i monti della Toscana e la Provenza fino a Cap Camarat.
Origini del nome
Il toponimo del luogo deriva dall'antico possedimento che fu fondato intorno al XIII secolo della famiglia Raineri[6] e che assunse inizialmente la denominazione di Costa dei Raineri, poi tramutato nei secoli in Costa Rainera e nell'attuale forma di Costarainera.
Storia
Anticamente l'odierno territorio comunale fu diviso in due aree che fu amministrato nella parte più orientale dalla famiglia della Lengueglia, e quindi assoggettato alla comunità di Lingueglietta[6], mentre la restante parte occidentale alla comunità di Cipressa[6]; quest'ultima legata al capitaneato di Porto Maurizio, nella Repubblica di Genova[6]. Quale "terra di confine" tra due importanti realtà amministrative e politiche, il territorio di Costarainera fu spesso al centro di controversie legate ai confini e ai possedimenti; al 1467 risale, infatti, una sua prima citazione (villam Raineriorum) in una vertenza di confini. E la stessa urbanistica del sempre più nascente nucleo constengo si sviluppò, nei secoli, verso le principali direttrici confinanti quali Lingueglietta, a nord, Cipressa, a est, e San Lorenzo al Mare verso sudovest.
Nella seconda metà del XVI secolo fu interessato da razzie e danneggiamenti dei pirati saraceni.
Una divisione del territorio che, di fatto, perdurò fino e oltre alla dominazione napoleonica di fine XVIII secolo. Nel 1797[6] furono create le due municipalità di Costarainera Orientale e di Costarainera Occidentale: la prima inserita nel cantone di Lingueglietta, la seconda nel cantone di Santo Stefano ed entrambi assoggettati nella giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Porto Maurizio)[6]. Un primo accorpamento delle due distinte municipalità avvenne con la riforma amministrativa del 1802[6] della Repubblica Ligure, con la creazione del comune di Costarainera inserito nel cantone di Porto Maurizio della giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia)[6]. Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, rientrò nel cantone di Santo Stefano del circondario di Porto Maurizio del Dipartimento di Montenotte[6].
«Partito: nel primo, di azzurro, alla torre d'argento, merlata alla ghibellina, mattonata, finestrata e chiusa di nero; nel secondo, all'ulivo di verde, sradicato, fruttato di nero; al capo bandato di argento e di rosso.[7]»
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel capoluogo. Di forma ellittica, realizzata nel XVIII secolo, conserva alcune opere scultoree quali il Battesimo di Gesù e la Madonna.
L'ex oratorio di San Carlo Borromeo nel capoluogo, orientato ad angolo retto con la parrocchiale.
Chiesa di San Sebastiano, lungo la direttrice per la frazione cipressina di Lingueglietta. Nascosta fra gli ulivi, la struttura a due navate è risalente al XV secolo. Tra i simboli religiosi scolpiti nei capitelli delle colonne vi è pure lo stemma nobiliare dei Lengueglia.
Il territorio comunale di Costarainera è attraversato principalmente dalla strada provinciale 47 che permette il collegamento stradale con la frazione cipressina di Lingueglietta, a nord, e, poi come provinciale 77, verso ovest nel comune di Cipressa. Verso meridione scorre inoltre un tratto della strada statale 1 Via Aurelia tra i due comuni di Cipressa (ovest) e San Lorenzo al Mare (est).
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.