Brigate Matteotti

Brigate Matteotti
Descrizione generale
Attivadicembre 1943 - maggio 1945
NazioneItalia (bandiera) Italia
ServizioPartito Socialista Italiano di Unità Proletaria
Comitato di Liberazione Nazionale
TipoBrigate partigiane
ObiettivoSconfitta dei paesi dell'Asse e dei nazifascisti
Cacciata dei tedeschi nazionalsocialisti dall'Italia
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Resistenza italiana
Parte di
Corpo Volontari della Libertà
Comitato di Liberazione Nazionale
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Le Brigate Matteotti furono, durante la Resistenza, delle formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP). Furono uno dei cinque principali gruppi politici partigiani che parteciparono alla lotta di liberazione nazionale.

Storia

La genesi

Le Brigate Matteotti possono considerarsi eredi ideali dell'omonimo battaglione, nato nel dicembre 1936 da una scissione della Colonna Italiana, che, costituitosi il 17 agosto 1936, aveva combattuto nella Guerra civile spagnola contro le forze franchiste. Tale scissione fu determinata dal rifiuto dell'ala anarchica di accettare come ufficiale Ottorino Orlandini, antifascista cattolico; nel nuovo Battaglione Matteotti erano quindi confluiti i militanti repubblicani, comunisti e di Giustizia e Libertà e nomi di spicco quali Libero Battistelli, Angelo Monti e Ottorino Orlandini[1][2].

La costituzione

Nella Resistenza Italiana, sin dal 9 settembre 1943 erano attive, a Roma e nel Lazio, alcune "squadre" Matteotti, poi riorganizzate in Brigata Matteotti al comando di Giuseppe Gracceva ed alle dipendenze di Giuliano Vassalli, membro della Giunta militare centrale del CLN[3].

Le Brigate Matteotti, tuttavia, si costituirono il 12 dicembre 1943 con la creazione della I Brigata d'assalto Matteotti a Caerano San Marco (Provincia di Treviso) e nella zona del Monte Grappa (Provincia di Vicenza)[4], per iniziativa di un gruppo di patrioti veneti di fede socialista: esse però non diedero avvio a nuovi reclutamenti, dal momento che l'orientamento della classe dirigente del PSIUP era quello di integrare i volontari socialisti impegnati nella lotta antifascista in altre formazioni partigiane attive in molte zone dell'Italia centro-settentrionale. Si dovrà pertanto attendere la primavera del 1944 prima che venissero costituite altre brigate d'assalto Matteotti, ribattezzate, fin dal giugno di quello stesso anno, Brigate Giacomo Matteotti.

Le brigate erano costituite in massima parte da aderenti e simpatizzanti del PSIUP ma, in alcune formazioni, parte dei militanti provenivano da altri partiti antifascisti. Occorre, infatti, rimarcare che le compagini anarchiche che rispondevano al nome di Brigate Bruzzi Malatesta agivano di concerto con le Brigate Matteotti, in quanto gli anarchici preferivano operare assieme a formazioni legate ad un'osservanza politica non moscovita, vista la rottura tra le frange anarchiche e libertarie e i comunisti, avvenuta durante la guerra di Spagna. Vi furono, al contrario, raggruppamenti partigiani, come la Banda Dionigi Superti, operante in Val d'Ossola, che pur non essendo inquadrati nelle Brigate Giacomo Matteotti erano composti quasi esclusivamente da combattenti reclutati nelle file del PSIUP.

Forze in campo e zone operative

Il numero totale delle Brigate Matteotti operanti nella Resistenza è stimabile in settanta brigate operative[5]. Le brigate furono particolarmente attive in Piemonte e Valle d'Aosta, ma anche in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, oltre che durante il periodo della Resistenza romana.

Piemonte

Le brigate piemontesi e valdostane erano comandate da Andrea Camia. Fra le formazioni più importanti operanti in Piemonte segnaliamo le divisioni[6]:

  • Italo Rossi, presente nell'Alto Monferrato e articolata in cinque brigate, un gruppo De Franchi e una Squadra volante
  • Marengo, formata da tre brigate (Po, Val Bormida e Val Tanaro), che aveva i propri punti di forza nella zona di Tortona e nel Monferrato
  • Giorgio d'Avito (quattro brigate, una brigata d'assalto e una brigata di manovra), attiva nel Canavese e nelle Valli di Lanzo
  • Renzo Cattaneo concentrata in gran parte nelle Langhe
  • Valle d'Aosta (cinque brigate) attiva quasi esclusivamente nella regione omonima
  • Bruno Buozzi (sette brigate) costituita da ben sette brigate, che aveva il proprio centro operativo a Torino e zone immediatamente limitrofe
Lombardia

Fra le formazioni più consistenti operanti in Lombardia possiamo annoverare[6]:

  • la 7ª Brigata del Bresciano
  • Due reggimenti S.A.P., uno attivo nel Varesotto (3 brigate) e l'altro nella zona di Milano e provincia (otto brigate)[7]
  • La divisione Barni (tre brigate), che controllava ampie zone della Lomellina, dove operavano pure le Brigate Bruzzi Malatesta.
  • Una divisione formata da sei brigate che combatté nella zona di Cremona e una brigata nel bresciano
Veneto

In Veneto fu particolarmente attiva una brigata operante alle pendici del Monte Grappa, che era nata dalla fusione della I Brigata d'assalto Matteotti, la più antica formazione partigiana psiuppina ed altri gruppi combattenti locali. Anche nel Padovano agì, fin dalla primavera del 1944, una Brigata Giacomo Matteotti[6].

Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna furono reclutate due brigate, una delle quali, subito dopo la liberazione di Forlì (novembre 1944), combatté sul fronte di guerra a fianco delle truppe alleate e ad una formazione GL. nella 5ª Brigata "Bonvicini" operò Licurgo Angelo Fava, medaglia d'oro al valor militare.[8]

La “Brigata Matteotti Pianura”, nella Bassa bolognese, fu guidata da Alfredo Calzolari, il partigiano “Falco”, morto in combattimento e perciò insignito della medaglia d’oro al valore militare.

Della III Brigata Matteotti “Città di Bologna” fu invece comandante il dirigente socialista Otello Bonvicini, che catturato dai fascisti a fine marzo del 1945, resistette alle torture e venne fucilato il 19 aprile, due giorni prima della Liberazione di Bologna, venendo per questo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Toscana

In Toscana fu particolarmente attiva, nell'estate 1944, la brigata Antonio Giuriolo.

La lotta armata

Le Brigate Giacomo Matteotti si distinsero, durante la lotta partigiana, per la propria efficacia, disciplina interna e spirito combattivo.

Fra le tante azioni che le videro protagoniste:

Una delle azioni più eclatanti delle formazioni romane avvenne a Roma il 25 gennaio 1944. Difatti nell'ottobre del 1943, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat erano stati catturati dalle SS e condannati a morte per la loro attività partigiana. Tuttavia la sentenza non venne eseguita grazie all'azione dei partigiani socialisti che si concluse con la loro evasione dal carcere di Regina Coeli. L'azione fu organizzata da Giuliano Vassalli, che si trovava presso il tribunale militare italiano, con l'aiuto di altri partigiani delle Brigate Matteotti, tra cui Giuseppe Gracceva, Massimo Severo Giannini, Filippo Lupis, Ugo Gala[12] e il medico del carcere Alfredo Monaco[3][12]. Si riuscì così prima a far passare Saragat e Pertini dal "braccio" tedesco a quello italiano e quindi a produrre degli ordini di scarcerazione falsi, redatti dallo stesso Vassalli, per la loro liberazione (a conferma dell'ordine arrivò anche una falsa telefonata dalla questura, fatta da Marcella Monaco, moglie di Alfredo[13]). I due furono dunque scarcerati insieme ai partigiani Luigi Andreoni del PSIUP, Torquato Lunadei, Ulisse Ducci, Carlo Bracco e Luigi Allori. A Marcella Monaco verrà conferita la medaglia d'argento al valor Militare.
Francesco Malfatti di Montetretto, figlio di un dissidente già esule in Francia, costituì una rete informativa segreta per la raccolta di informazioni, che mise a disposizione di Peter Tompkins, agente del servizio segreto statunitense OSS. Tale rete era formata da una sessantina di uomini che, ventiquattro ore su ventiquattro, sorvegliavano i movimenti delle truppe tedesche in entrata e in uscita da Roma, sulle vie consolari[14]. Ciò permise a Tompkins, con la collaborazione degli operatori di “Radio Vittoria”, di tenere costantemente informato il contingente anglo-americano della testa di ponte di Anzio, con notizie affidabili.
Nel febbraio del 1944, Giuseppe Gracceva organizzò con la sua squadra, guidata dai fratelli Cosimo e Edoardo Vurchio, una delle più importanti azioni militari: il minamento di un treno carico di munizioni che venne fatto esplodere all'interno della stazione di Roma Ostiense.[15][16]
In seguito, le Brigate Matteotti romane subiranno forti perdite: il 3 aprile 1944 sono arrestati Giuliano Vassalli e il comandante Giuseppe Gracceva; reclusi a Via Tasso, saranno entrambi torturati e condannati a morte. Il 26 maggio, Eugenio Colorni è assassinato da un fascista della banda Koch. Dopo l'arresto di Buozzi e Vassalli e l'Eccidio delle Fosse Ardeatine, Malfatti rimane l'unico comandante superstite operativo della colonna socialista romana del movimento partigiano.
Il 3 giugno, mentre gli alleati si accingono ad entrare da sud nella Capitale, i tedeschi in fuga caricano due camion di prigionieri di Via Tasso per deportarli in Germania. Giuliano Vassalli scampa alla deportazione per intercessione del Vaticano[17]. Gracceva e i passeggeri del primo camion si salvano perché l'automezzo è guasto e non parte[18]. Sul secondo camion ci sono 14 prigionieri, in gran parte socialisti[19]; il convoglio pernotta nei pressi di La Storta, sulla Via Cassia. Il giorno dopo, i tedeschi li portano in una zona cespugliosa e li uccidono con un colpo di pistola alla testa. Tra gli assassinati anche Bruno Buozzi, leader sindacale socialista[18].
  • In Piemonte: l'offensiva su Cuorgnè, nei primi giorni di giugno 1944, in cui cadde la medaglia d'oro Italo Rossi; l'attacco a reparti paramilitari della Repubblica Sociale Italiana nei pressi di Pont Canavese, in cui venne ferito il ministro fascista Alessandro Pavolini; lo scontro vittorioso sostenuto dalla divisione Marengo contro un contingente repubblicano a Cisterna d'Asti, a fianco di raggruppamenti appartenenti a Giustizia e Libertà e alle Brigate d'assalto Garibaldi, la liberazione dei prigionieri politici rinchiusi nel carcere di Alba, operata il 23 marzo 1945 dalla XXI Brigata con un'azione temeraria divenuta leggendaria (le forze nazi-fasciste presenti in città erano di gran lunga superiori per numero e armamento); la lotta urbana per la liberazione di Torino, sostenuta dalla Bruno Buozzi che si affiancò alle altre formazioni partigiane piemontesi (Brigate d'assalto Garibaldi, GL, Brigate Autonome, Brigate cattoliche ecc.) nelle ultime fasi di guerra.
  • In Toscana: la Brigata Antonio Guriolo combatté con ardimento a Orsigna (luglio 1944) e, successivamente, nei pressi del lago Scaffalolo, riuscendo a tenere impegnato un battaglione motorizzato tedesco per alcuni giorni.
  • In Veneto: lo scontro a Crocetta del Montello avvenuto nell'estate 1944 fra la I Brigata Giacomo Matteotti, e forze tedesche e fasciste che presidiavano il paese. L'azione non ebbe carattere risolutivo, ma fu l'inizio di un risveglio delle energie antifasciste locali che trovò compimento nella Battaglia del Grappa combattutasi nel settembre di quello stesso anno a Bassano del Grappa e nelle sue immediate vicinanze. Alla battaglia partecipò, accanto a una Brigata Giacomo Matteotti, anche una brigata d'assalto Garibaldi e la brigata Italia libera. I reparti fascisti della Divisione Tagliamento appoggiati da truppe motorizzate tedesche, vennero in un primo tempo costretti a ripiegare (20 settembre) ma nei giorni successivi, ricevuti rinforzi, ebbero il sopravvento. La Brigata Giacomo Matteotti e dalle altre brigate partigiane contarono 773 morti fra caduti sul campo e fucilati[20]. La battaglia del monte Grappa ebbe una proiezione nazionale e indusse il comando alleato a sostenere con più vigore, mediante l'invio di armi e medicinali, i gruppi partigiani operanti in Veneto.[senza fonte]
  • In Lombardia: le Brigate Matteotti si segnalarono nell'aprile 1945 durante la liberazione di Milano e Varese.

Combattenti e personalità di spicco

Note

  1. ^ da LA RISVEGLIA, su geocities.com. URL consultato il 13 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009)./.
  2. ^ Il 30 aprile 1937 il Battaglione Matteotti confluì nel Battaglione Garibaldi, che in conseguenza di ciò si costituì in Brigata, mentre le sue compagnie furono elevate al rango di battaglione.
  3. ^ a b Davide Conti, Le brigate Matteotti a Roma e nel Lazio, Roma, Edizioni Odradek, 2006, ISBN 88-86973-75-6. - Vedi anche Recensione dell'ANPI Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive..
  4. ^ Enciclopedia dell'antifascismi e della Resistenza, Vol I, voce "Brigate Giacomo Matteotti", pag. 374.
  5. ^ da ANPI Marassi.
  6. ^ a b c Enciclopedia dell'antifascismi e della Resistenza, loc. cit.
  7. ^ Circolo Familiare Unità Proletaria – Attività culturali e corsi di formazione, su circolofamiliareunitaproletaria.it. URL consultato il 30 marzo 2022.
  8. ^ storiaememoriadibologna.it
  9. ^ Da: Resistenza italiana.it.
  10. ^ Trucidato a La Storta il 4 giugno 1944.
  11. ^ Adriano Ossicini, Un'isola sul Tevere, Editori Riuniti, Roma, 1999, pag. 197-198.
  12. ^ a b Giuliano Vassalli e Massimo Severo Giannini, Quando liberammo Pertini e Saragat dal carcere nazista Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive., Patria Indipendente, Pubblicazione ANPI.
  13. ^ Marcella Monaco - I protagonisti della Resistenza a Roma Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive..
  14. ^ Peter Tompkins, Una spia a Roma, Il Saggiatore, Milano, 2002, pagg. 112-113.
  15. ^ Le Brigate Matteotti a Roma e nel Lazio. Il contributo dei socialisti nella resistenza laziale (documento audio), su radioradicale.it, Radio Radicale. URL consultato il 22 agosto 2010..
  16. ^ La resistenza di Garbatella, su Storia XXI secolo, La resistenza romana, Anpi Roma. URL consultato il 22 agosto 2010..
  17. ^ Dichiarazioni di Giuliano Vassalli al Processo Priebke.
  18. ^ a b Peter Tompkins, Una spia a Roma, Il Saggiatore, Milano, 2002, pagg. 358-359.
  19. ^ Facevano parte delle formazioni Matteotti: Borjan Frejdrik del Comando militare, Luigi Castellani, Libero De Angelis e Alberto Pennacchi.
  20. ^ Pietro Secchi, Enzo Nizza (Direttori); Ambrogio Donini, Celso Ghini, Pietro Grifone, Enzo Collotti ed Enzo Nizza (curatori), Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza Vol. I, Voce "Bassano del Grappa", pagg. 255 e 256, La Pietra, Milano, 1976.
  21. ^ Con il nome di guerra «Tatua». V. "Il partigiano: Tatua, il Grappa e i sette fucilati", Corriere del Veneto del 24 aprile 2005. V. anche "È morto il partigiano Pauletto «Tatua»: aveva 87 anni e comandò sul Grappa gli uomini della Brigata Matteotti", La Tribuna di Treviso del 27 febbraio 2006.
  22. ^ La biografia di Leo Solari nel sito dell'ANPI, su anpi.it. URL consultato il 1º novembre 2017.

Bibliografia

  • Pietro Secchi, Enzo Nizza (Direttori); Ambrogio Donini, Celso Ghini, Pietro Grifone, Enzo Collotti ed Enzo Nizza (curatori), Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza in VI volumi, La Pietra, Milano 1976
  • Simone Neri Serneri, Il Partito socialista nella Resistenza: i documenti e la stampa clandestina (1943-1945), Nistri-Lischi editori, 1988
  • Carlo Strada, Nel nome di Matteotti: materiali per una storia delle Brigate Matteotti in Lombardia, 1943-45, Franco Angeli, 1982.
  • Cesare Bermani, Il "rosso libero". Corrado Bonfantini organizzatore delle brigate "Matteotti", Milano, Fondazione Anna Kuliscioff, 1995.
  • Roberto Battaglia, Storia della Resistenza italiana, Torino, Einaudi, 1964
  • Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, Bari, Laterza, 1966
  • Massimo Salvadori, Storia della Resistenza italiana, Venezia, Neri Pozza, 1955
  • Paolo Emilio Taviani, Breve storia della Resistenza italiana, Roma, Museo storico della Liberazione, Edizioni Civitas, 1995
  • Davide Conti (cur.), Le brigate Matteotti a Roma e nel Lazio, Roma, Edizioni Odradek, 2006, ISBN 88-86973-75-6.

Voci correlate

Altri progetti

Read other articles:

PA-34 Seneca Piper PA-34-200T Seneca II Призначення літак загального призначення Виробник Piper Aircraft Перший політ 25 квітня 1967 Дата прийняття на службу 1971 Статус випускається Виробництво з 1971 року Кількість більше 5000 Вартість одиниці US$1 млн (2017)[1] Варіанти PZL M-20 Mewa Piper PA-34 Seneca — америка...

 

Glacier in Graham Land, Antarctica Location of Hemimont Plateau on the Antarctic Peninsula. Swithinbank Glacier (67°56′S 66°46′W / 67.933°S 66.767°W / -67.933; -66.767) is a glacier on the west side of Hemimont Plateau flowing north to the southeast corner of Square Bay, in Graham Land. Mapped by Falkland Islands Dependencies Survey (FIDS) from surveys and air photos, 1946–59. Named by United Kingdom Antarctic Place-Names Committee (UK-APC) for Charles Swithi...

 

Matthiaskirche Groß-Buchholz Die Matthiaskirche ist eine in den 1960er Jahren entstandene Kirche in Hannovers Stadtteil Groß-Buchholz. Sie ist die Kirche der evangelisch-lutherischen Kirchengemeinde Groß–Buchholz. Inhaltsverzeichnis 1 Geschichte der Kirchengemeinde 2 Innenraum 3 Glockenturm und Glocken 4 Literatur 5 Weblinks 6 Trivia 7 Einzelnachweise Geschichte der Kirchengemeinde Die erste Ansiedlung in Groß-Buchholz erfolgte in der zweiten Hälfte des 14. Jahrhunderts um die Pinkenbu...

مسجد الإمام إحداثيات 35°33′59″N 53°24′03″E / 35.566388888889°N 53.400833333333°E / 35.566388888889; 53.400833333333  معلومات عامة الموقع مدينة سمنان[1][2][3]  القرية أو المدينة سمنان، محافظة سمنان الدولة  إيران تاريخ الافتتاح الرسمي 1827[2]،  و1828[2]  أبعاد المبنى التفاص

 

出典は列挙するだけでなく、脚注などを用いてどの記述の情報源であるかを明記してください。記事の信頼性向上にご協力をお願いいたします。(2019年1月)  凡例伊達村倫時代 江戸時代中期生誕 正徳5年(1715年)死没 寛保2年7月25日(1742年8月25日)改名 羊之助(幼名)、村倫別名 相模、近江(通称)主君 伊達吉村藩 陸奥仙台藩氏族 登米伊達家父母 伊達村和、清心

 

خيال علمي في التلفزيون هو نوع ظهر لأول مرة في البرامج التلفزيونية في أواخر الثلاثينات، خلال ما يسمى بالعصر الذهبي للخيال العلمي.[1][2] وتتيح المؤثرات الخاصة وأساليب الإنتاج الأخرى للمبدعين تقديم صورة بصرية حية لعالم خيالي لا تقتصر عليه قيود الواقع، فالحاجة إلى تصوي...

هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (مايو 2023) منظمات المعرفة (دورية)Knowledge Organization (بالإنجليزية)[1] الشعارمعلومات عامةبلد المنشأ ألمانيا[1] التأسيس 1974 موقع الويب isko.org… (الإنجليزية) شخصيات هامةالمؤسس...

 

謝赫曼蘇爾國際維和營Міжнародний миротворчий батальйон імені Шейха Мансура存在時期2014年10月12日 (2014-10-12)-國家或地區 烏克蘭規模數百人冠名自謝赫曼蘇爾參與戰役 顿巴斯战争 希罗金对峙(英语:Shyrokyne standoff (February–July 2015)) 2022年俄羅斯入侵烏克蘭 2022年基辅攻势 2022年基辅战役 2023年烏克蘭反攻 巴赫姆特戰役 指挥官現任指揮官穆斯...

 

30th season in franchise history, nicknamed the Bickering Bills 1989 Buffalo Bills seasonOwnerRalph WilsonGeneral managerBill PolianHead coachMarv LevyHome fieldRich StadiumResultsRecord9–7Division place1st AFC EastPlayoff finishLost Divisional Playoffs(at Browns) 30–34Pro BowlersRB Thurman ThomasWR Andre ReedC Kent HullDE Bruce SmithILB Shane Conlan ← 1988 Bills seasons 1990 → The 1989 Buffalo Bills season was the franchise's 30th overall season as a football t...

1983 American filmAmerican TabooArtwork for 1991 revival screeningDirected bySteve LustgartenWritten by Nicole Harrison Jay Horenstein Steve Lustgarten Produced by Sali Borchman Steve Lustgarten Ron Schmidt Starring Jay Horenstein Nicole Harrison Cinematography Eric Alan Edwards Steve Lustgarten Lee Nesbit Mark Whitney Edited by Steve Lustgarten Ron Schmidt Release dates April 16, 1983 (1983-04-16) (Minneapolis)[1] July 5, 1991 (1991-07-05) (Ameri...

 

Les Sims 4À la facDéveloppeur MaxisÉditeur Electronic ArtsDate de sortie 15 novembre 2019Franchise Les SimsGenre Simulation de vieMode de jeu SoloPlate-forme Microsoft Windows, macOS, PlayStation 4, Xbox OneLangue MultilingueMoteur Proprietary engine (d)Évaluation ESRB : T ?PEGI : 12 ?Site web https://www.ea.com/fr-fr/games/the-sims/the-sims-4/packs/expansion-packs/the-sims-4-discover-universitymodifier - modifier le code - modifier Wikidata Les Sims 4 : À la fac (The Sims...

 

Telephone numbers in NetherlandsMap of telephone codesLocationCountryNetherlandsContinentEuropeTypeClosedNSN length9Format0xx xxxxxxx / 0xxx xxxxxx (geographical) 06 xxxxxxxx (mobile)Access codesCountry code+31International access00Long-distance0 Telephone numbers in the Netherlands are administered by the Ministry of Economic Affairs, Agriculture and Innovation of the Netherlands. The telephone numbering plan may be grouped into three general categories: geographical numbers, non-geographica...

American financial manager Gary L. CrittendenBorn1953 (age 69–70)Alma materBrigham Young University (B.S.)Harvard University (M.B.A.)OccupationFinancial managerEmployer(s)CEO, Huntsman Gay Global CapitalSpouseCatherine Jean CoxChildren3 Gary Lewis Crittenden (born 1953) is an American financial manager. He is currently an executive director of HGGC, where he also previously served as CEO and chairman. He is also the former chairman of Citi Holdings. He has served as chairman o...

 

2003 Italian television miniseries Inferno BelowWritten byLaura Toscano Franco MarottaDirected byAntonio Frazzi Andrea FrazziStarringClaudio Amendola Maria Grazia CucinottaComposerLuis BacalovOriginal languageItalianProductionProducerAngelo RizzoliCinematographyFabio ZamarionRunning time200 min.Original releaseNetworkRai 1Release2003 (2003) Inferno Below (Italian: Marcinelle) is a 2003 Italian television miniseries directed by Antonio and Andrea Frazzi and starring Claudio Amendola and M...

 

Indian river worship festival Godavari Pushkaram at Bhadrachalam, 2015 Pushkaram is an Indian festival dedicated to worshiping of rivers. It is also known as Pushkaralu (in Telugu), Pushkara (in Kannada) or Pushkar. It is celebrated at shrines along the banks of 12 major sacred rivers in India, in the form of ancestor worship, spiritual discourses, devotional music and cultural programmes. The celebration happens annually, once in 12 years along each river. Each river is associated with a zod...

Legendary 14th century Habsburg bailiff Artistic depiction of Gessler's assassination by Swiss folk hero William Tell. Albrecht Gessler, also known as Hermann,[1] was a legendary 14th-century Habsburg bailiff (German: Landvogt) at Altdorf,[2] whose brutal rule led to the William Tell rebellion and the eventual independence of the Old Swiss Confederacy.[3][4] Legend According to the Chronicon Helveticum by Aegidius Tschudi (1505–1572), in 1307 Gessler raised a...

 

Voce principale: Coppa delle nazioni africane 1963. Finale della Coppa delle nazioni africane 1963Informazioni generaliSport Calcio CompetizioneCoppa delle nazioni africane 1963 Data1º dicembre 1963 CittàAccra ImpiantoOhene Djan Stadium Dettagli dell'incontro Ghana Sudan 3 0 Arbitro Hédi Ben Abdelkader Successione ← Finale della Coppa delle nazioni africane 1962 Finale della Coppa delle nazioni africane 1965 → Modifica dati su Wikidata · Manuale La finale della ...

 

ريما فقيه   معلومات شخصية الميلاد 22 سبتمبر 1985 (39 سنة)  صريفا  الإقامة ديربورن  الجنسية الولايات المتحدة  اللغات المحكية الإنجليزية  الطول 173 سنتيمتر  لون الشعر شعر أسود  لون العيون بني غامق  [لغات أخرى]‏  الديانة المسيحيةمسلمة شيعية سابقًا[1 ...

Johnny B. GoodeJimi Hendrix (live album)Žanrrock, psihodelični rock, acid rockObjavljenlipanj 1986.Snimanje4. srpnja 1970., the Atlanta Pop festival, Middle Georgia Raceway, Byron, Georgia, SADTrajanje25:28IzdavačCapitol RecordsProducent(i)Alan Douglas, Chip BrantonRecenzijeAllmusicKronologija albuma – Jimi Hendrix Jimi Plays Monterey(1986.) Johnny B. Goode(1986.) Band of Gypsys 2(1986.) Johnny B. Goode uživo je mini LP izdanje američkog glazbenika Jimija Hendrixa, postumno objavljen u...

 

Public park in Staten Island, New York Pond Beach in the park Wolfes Pond Park is a large public park located on Staten Island's South Shore. It is bounded on the south by Holton Avenue, on the east by Raritan Bay, on the west by the Staten Island Railway, and on the north by Chisholm Street, Luten Avenue, and Cornelia Avenue, which is also the main entry into the park's public areas.[1] Hylan Boulevard bisects the park, and most visitors only visit the eastern half of the park, where...

 

Strategi Solo vs Squad di Free Fire: Cara Menang Mudah!