Unico giocatore insieme a Dikembe Mutombo e a Rudy Gobert ad aver vinto per 4 volte il titolo di Defensive Player of the Year,[4] Wallace veniva impiegato principalmente come centro o ala grande; abile nella stoppata (3,5 a partita nella stagione 2001-2002) e nel recupero dei rimbalzi (15,4 di media nella stagione 2002-2003), è stato inoltre inserito per 5 volte nell'NBA All-Defensive Team.[5] In controtendenza rispetto alle notevoli abilità difensive, era invece piuttosto limitato nel gioco d'attacco[6] e denotava grosse difficoltà nei tiri liberi: la sua percentuale di realizzazione dalla lunetta (41,4%) è tra le peggiori nella storia della NBA, e la più bassa in assoluto tra i giocatori che hanno tentato almeno 1200 tiri.
Wallace è l'unico giocatore della storia che ha più stoppate che falli totali.[5]
Carriera
College
Frequenta il college a Virginia Union nella seconda divisione NCAA, dove gli viene concessa una borsa di studio solo dopo l'interessamento di Charles Oakley, ex studente dell'ateneo che aveva conosciuto Wallace ad un campo estivo. Wallace termina il college con le media di 13 punti e 10 rimbalzi. Si dichiara pronto per il Draft NBA 1996 ma non viene scelto da nessuna squadra.
Reggio Calabria
Dopo il college, Wallace viene selezionato dalla Viola Reggio Calabria guidata da Gaetano Gebbia. A Reggio, Wallace disputa solo una partita di Coppa Italia (il 29 agosto 1996, sul campo della Faber Fabriano, vittoria calabrese per 73-75) prima di essere tagliato. Al suo posto venne ingaggiato Mike Brown[1].
NBA
Inizi
Dopo Reggio Calabria, Wallace firma comunque con una squadra NBA: i Washington Bullets, dove resta fino alla stagione 1998-99, nella quale dopo due anni abbastanza anonimi termina con 6 punti e 8 rimbalzi di media. Nell'estate 1999 viene tradato agli Orlando Magic in cambio di Isaac Austin insieme a Jeff McInnis. Ad Orlando resta solo una stagione facendo vedere buone cose a rimbalzo e in difesa.
Detroit Pistons
In quello che sembrava uno scambio a tutto vantaggio degli Orlando Magic viene girato nell'estate del 2000 ai Detroit Pistons insieme a Chucky Atkins per Grant Hill. A Detroit trova la sua dimensione in una squadra senza tanti fronzoli che gioca duro. La sua prima stagione nei Pistons si chiude con soli 6 punti di media ma con 13 rimbalzi e più di 2 stoppate a partita. I progressi di Wallace sono costanti e presto il suo contributo si dimostra fondamentale per la squadra.
L'anno dopo i Pistons provano a ripetersi ma in finale incontrano i San Antonio Spurs. In una serie giocata soprattutto sulla difesa e sull'intensità, cedono agli Spurs in 7 partite. L'anno dopo i Pistons compilano il miglior record dell'NBA con la volontà di riportare il titolo a Detroit. Il nuovo coach Flip Saunders cambia il modo di giocare della squadra concentrandolo più sull'attacco. Nei play-off i Pistons dopo aver rischiato di essere estromessi al secondo turno dai Cleveland Cavaliers, vengono battuti in finale di Conference dai Miami Heat.
Dopo essere diventato free agent nell'estate 2009, viene ricontattato dai Pistons che si accordano con il giocatore con un contratto da 1,3 milioni di dollari, il minimo salariale per un giocatore veterano nell'NBA. Nel 2012 annuncia il ritiro al termine della stagione.
* - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di giocatori. ** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di contributori. *** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di contributori, sia in qualità di giocatori.