Lo stadio "Silvio Appiani" di Padova è un impianto calcistico di Padova situato in zona Prato della Valle. È stato il terreno ufficiale di gioco del Calcio Padova dal 1924 al 1994, anno in cui venne inaugurato il nuovo stadio Euganeo.
Lo stadio "Appiani" ha preso il nome in onore del giocatore del PadovaSilvio Appiani, morto sul Carso nel 1915 a 21 anni. Il vecchio impianto era conosciuto come la "fossa dei leoni" per la vicinanza al campo da gioco degli spettatori e per il calore che i tifosi trasmettevano alla squadra.[2][3].
Lo stadio insiste in parte sugli spazi della chiesa della Misericordia ed il suo monastero.[3]
Storia
Nato il 2 agosto del 1921 per volere del consiglio comunale della Città di Padova, venne inaugurato tre anni dopo, precisamente il 19 ottobre 1924, con la partita Padova-Andrea Doria, vinta dai biancoscudati per 6-1.
Nel dicembre 1926, in occasione della partita col Milan, arrivò la prima multa di cinquemila lire inflitta dal Direttorio delle divisioni superiori per il contegno scorrettissimo del pubblico nei confronti dell'arbitro e per l'inerzia dei dirigenti nel frenare le intemperanze del pubblico. Gli stessi tifosi si autotassarono per pagare la multa.
Il numero massimo di presenze fu raggiunto nel 1983 in occasione della gara di Coppa Italia Padova-Milan, per un totale di 25.346 spettatori[4].
Momento importante nella storia dell'impianto fu l'incontro di rugby che il 22 ottobre 1977 oppose una selezione di giocatori del campionato italiano (il "XV del presidente") agli All Blacks neozelandesi.
L'Appiani chiuse ufficialmente il 29 maggio 1994 con la partita Padova-Palermo terminata 0-0. Erano passati 73 anni dall'inaugurazione del campo e il Padova sarebbe stato promosso in Serie A al termine della stagione, dopo uno spareggio con il Cesena.
L'Appiani dopo la chiusura ufficiale
L'Appiani è utilizzato per le partite delle squadre giovanili del Padova:[3] inoltre, negli anni 2000 ha ospitato anche alcune partite di società amatoriali o dilettantistiche, come quelle della Polisportiva San Precario, società nata nel 2007,[5] e alcune finali dei campionati provinciali amatoriali CSI (seconda domenica di maggio) e altre manifestazioni sportive.
Negli ultimi tempi, la società del Calcio Padova ha deciso di farvi allenare in qualche occasione anche la prima squadra.
Il 27 agosto 2012 l'impianto torna ad ospitare una partita di un campionato nazionale, durante il match valevole per il primo turno di Coppa Italia Serie D tra San Paolo Padova e Trissino-Valdagno, terminata 1-2 per il club vicentino.[6] Il 24 marzo 2013 il San Paolo Padova, vi disputa una seconda partita, questa volta valida per la 32ª giornata del campionato di Serie D contro la Virtus Vecomp Verona.[7] La partita si è conclusa sul risultato di 1-0 per la formazione veronese.[8]
Recupero architettonico dell'Appiani
Nel 2009 è stato deciso, grazie ad un accordo tra l'Assessore allo Sport del Comune di Padova e gli ex calciatori padovani Gastone Zanon e Humberto Rosa, di ristrutturare l'impianto demolendo, inizialmente, parte della Tribuna Est (quella più a ridosso del campo) e sostituendola con una collinetta di terra in cui verranno ricostruiti i gradini, a norma di legge. Sul culmine della collinetta verrà allestita una passerella in cui chiunque potrà transitare per ammirare lo stadio[9]. La nuova capienza dello stadio sarà di circa 2.000 posti[10].
Il 9 febbraio 2015, sono cominciati i lavori di recupero della tribuna ovest. Il risultato finale consisterà in una nuova gradinata con oltre 900 posti a sedere, in cui le seggiole saranno colorate di bianco e di rosso riproducendo il classico scudo crociato biancoscudato. Nella parte alta saranno sistemate delle gigantografie che proporranno foto della storia del Calcio Padova, da Nereo Rocco alla riconquista della Serie A avvenuta a metà degli anni novanta.[11]
Il 22 dicembre 2015, le due ditte finanziatrici della ristrutturazione, Interbrau e Sunglass, hanno simbolicamente consegnato al Comune di Padova lo stadio Appiani dopo il primo stralcio di lavori. Sono state ristrutturate la curva sud e la tribuna ovest, quella centrale, che ha visto l'installazione di nuovi seggiolini di colore bianco e rosso e installati 20 grandi pannelli rievocativi della storia dello stadio. Eliminate completamente le barriere tra spalti e campo, sono stati installati dei parapetti in vetro con un piccolo parterre di erba sintetica che separa il terreno di gioco dalla tribuna. È stato previsto anche un secondo stralcio che metta a norma la parte sud della tribuna per arrivare a una capienza di circa 1400 spettatori.
Il 16 marzo 2023 infine, è cominciato l’abbattimento della Tribuna Est.
Lo stadio Silvio Appiani è stato sede di un incontro amichevole della nazionale di calcio dell'Italia, disputato il 4 novembre 1925 contro la Jugoslavia e terminato con il punteggio di 2-1 in favore degli Azzurri.[12]
La Nazionale Olimpica giocò in questo stadio 2 volte. La prima fu l'8 giugno 1983 contro la Nazionale Olimpica della Jugoslavia che finì 2-2. La seconda il 13 aprile 1988 contro i Paesi Bassi. La partita fini 3-0 per l'Italia.
Incontri della nazionale Under-21 italiana
La Nazionale Under-21 ha giocato in questo stadio per ben 7 volte. La prima volta fu il 6 gennaio 1943 contro la Croazia con il risultato di 0-0. La seconda ebbe luogo il 12 novembre 1981 contro la Grecia che uscì sconfitta per 1-0. La terza invece fu contro la Jugoslavia il 22 aprile 1987 finita anche questa 1-0 per l'Italia. Il 25 ottobre 1989 si giocò la quarta partita contro la Svizzera con il risultato finale di 1-0 per gli azzurrini. Il 12 giugno 1991 l'Italia affrontò l'URSS Under-21 sempre con una vittoria di misura per 1-0. Il sesto incontro svoltosi il 25 marzo 1992 vide l'Italia vittoriosa per 2-0 sulla Cecoslovacchia. Infine l'ultima partita si svolse il 18 novembre 1993 contro il Portogallo, sconfitto per 2-1.
Il 3 agosto 1991 si disputò all'Appiani l'amichevole Padova-Real Madrid finita 0-2 per i blancos. Gli allenatori erano Bruno Mazzia per il Padova e Radomir Antić per il Real Madrid. L'arbitro era l'italiano Della Pietra[14].
Inizialmente la capienza era di 9.800 spettatori. Tra il 1929 e 1949, l'Appiani subì alcune modifiche come la costruzione della curva nord e l'ampliamento della gradinata est, che prese il nome di tribuna est. La capienza raggiunse così i 24.000 posti in piedi. La struttura dell'Appiani assomiglia molto a quella degli stadi inglesi, con le tribune a ridosso del campo da gioco.