La Grande arena sportiva del complesso Olimpico Lužniki (in russo: Большая спортивная арена Олимпийского комплекса Лужники, Bol'šaja sportivnaja arena Olimpijskogo kompleksa Lužniki), più informalmente Stadio Nazionale Lužniki, è un impianto sportivo multifunzione di Mosca, in Russia.
Costruito nel 1956 dal governo dell'URSS e noto all'epoca come Stadio Lenin (in russo Центральный стадион имени В. И. Ленина, Central'nyj stadion imeni V.I. Lenina), era capace di più di 100.000 posti ed era completamente privo di copertura; nel 1980 fu lo stadio scelto come sede dei Giochi della XXII Olimpiade, che si tennero nella capitale sovietica. Dopo la fine dell'URSS il governo russo, che ne ereditò la proprietà, lo sottopose a ristrutturazione al termine della quale l'impianto fu totalmente coperto e portato a una capienza di 81.360 posti a sedere.
Ospitò numerosi incontri interni della Nazionale di calcio dell'URSS e, in seguito, di quella russa, oltre a essere il terreno di casa di diverse squadre di club della capitale, sia durante il periodo sovietico che, dopo il 1991, russo.
Nell'ottobre 1982 nell'impianto si verificò una delle più grosse tragedie legate allo sport, conosciuta come il disastro del Lužniki, in cui morirono 66 tifosi dello Spartak Mosca.
In occasione del mondiale di calcio del 2018 l'impianto ha subito una radicale ristrutturazione, che ha comportato la demolizione totale degli spalti, pur mantenendo integro l'involucro esterno con la copertura, per rendere fruibile la struttura prevalentemente per il calcio. È stata dunque eliminata la pista di atletica e la capienza è stata portata a 82.540 posti a sedere[2][3]. I lavori hanno preso il via all'inizio del 2014 e si sono conclusi a metà del 2017.