Sangiaccato di Zvornik

Sangiaccato di Zvornik
Zvornik Sandžak
Sangiaccato di Zvornik
Sangiaccato di Zvornik nel Pascialato bosniaco intorno al 1600.
Informazioni generali
CapoluogoZvornik, Tuzla
Dipendente daImpero ottomano (bandiera) Impero ottomano
Amministrazione
Forma amministrativaSangiaccato
Evoluzione storica
Inizio1478
CausaIstituzione
Fine1878
CausaCampagna austro-ungarica in Bosnia ed Erzegovina nel 1878
Preceduto da Succeduto da
Impero ottomano (bandiera) Eyalet di Bosnia Amministrazione austro-ungarica

Il sangiaccato di Zvornik[1][2][3] (in turco İzvornik Sancağı, in serbo-croato Zvornički sandžak) era uno dei sangiaccati dell'Impero ottomano con Zvornik (nell'odierna Bosnia ed Erzegovina) come centro amministrativo. Fu fondato tra il 1478 e il 1483.[4] La sede fu inizialmente posta a Zvornik, e in seguito a Tuzla[5] e comprendeva tutta la Bosnia nord-orientale.

Storia

Il sangiaccato ebbe origine in circostanze diverse dai suoi vicini, i quali erano sorti a seguito delle recenti conquiste ottomane. Zvornik fu il primo centro a essere creato per esigenze militari, per una migliore difesa e una più forte organizzazione dei possedimenti precedentemente acquisiti che erano minacciati dallo stato croato-ungherese. La sua creazione venne forzata dalla fortunata organizzazione delle banovine di Jajce, Srebrenica e Sabac, che costituivano una buona cintura difensiva, impedendo le incursioni turche e allo stesso tempo rappresentando un punto di partenza sicuro per le frequenti e riuscite recenti campagne croato-ungheresi e per la protezione dei possedimenti di confine ottomani. Pertanto, gli ottomani decisero di formare una terza unità sul sito del vecchio stato bosniaco per rafforzare il legame del loro governo nel centro della regione di Podrinje.[6]

L'entità venne creata separando le parti occidentali del sangiaccato di Smederevo nel mezzo della Podrinje e alcune porzioni della parte nord-orientale del sangiaccato bosniaco. Nel 1512 in seguito alla conquista ottomana, la banovina di Srebrenica fu annessa a questo sangiaccato. Nel 1521 il sangiaccato di Zvornik ottenne la sua forma definitiva, dopo che Sabac e Belgrado caddero sotto il dominio ottomano. Da un punto di vista militare e amministrativo il sangiaccato di Zvornik era compreso tra il 1480 e il 1541 nell'Eyalet di Rumelia. Passò in seguito all'Eyalet di Budin quando venne fondato. Infine con la riorganizzazione dell'amministrazione ottomana nel 1580, entrò a far parte del Eyalet di Bosnia.

Il sangiaccato di Zvornik venne abolito nel 1832.[7] Nel 1867 il suo territorio era incluso nel vilayet di Bosnia. Fu completamente abolito dall'occupazione austro-ungarica nel 1878. Zvornik era uno dei sei sangiaccati ottomani con la cantieristica navale più sviluppata, insieme a Vidin, Nicopoli, Požega, Smederevo e Mohács.[8]

Divisione amministrativa

Il sangiaccato aveva un totale di 31 nahiya.[9] I kadiluk (distretti) che facevano parte del sangiaccato erano:[10]

  • Kadiluk di Srebrenica con le nahiya di Srebrenica, Budimir (Ludmer), Kushlat e Shubin
  • Kadiluk Zvornik con le nahiya di Zvornik, Perin, Teočak e Koraj
  • Kadiluk Gornja e Donja Tuzla le nahiya di Donja Tuzla, Gornja Tuzla, Sapna, Spreča, Gostilj, Dramesin, Paske, Visovi, Jasenica e Smoluća
  • Kadiluk Gračanica con le nahiya di Gračanica, Grdačac, Srebrenik, Soko, Završ e Nenavište
  • Kadiluk Bijeljina con le nahiya di Bijeljina e Janja
  • Kadiluk Birce e Knežina
  • Kadiluk Krupanj e Bohorina
  • Kadiluk Loznica o Jadar e Pticar
  • Kadiluk Sabac con Sabac, Donja e Gornja Macva
  • Kadiluk Brvenik con le nahiya di Brvenik e Goscanica

Dal 1606 al 1690, nel Pascialato bosniaco c'erano 29 kapetanije (sub-unità amministrative), di cui 23 erano di confine e sei all'interno del sangiaccato.[11]

Note

  1. ^ Adriano Balbi, Compendio di geografia, 1844, p. 391.
    «Zvornik, sulla Drina, capoluogo del sangiaccato del suo nome»
  2. ^ Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale, 1833, p. 335.
    «[...] limitato all'O. dal sangiaccato di Zvornik»
  3. ^ Ivan August Kaznačić, Bosnia, Hercegovina e Croazia-Turca. Notizie riunite e tradotte, Battara, 1862, p. 12. URL consultato il 12 ottobre 2021.
  4. ^ Bašagić - Kratku uputu u prošlost Bosne i Hercegovine, str. 186(Una breve guida al passato della Bosnia ed Erzegovina, p. 186), senza citare le fonti, afferma che Ali-beg Mihaloglu era un sanjak-bey del sangiaccato di Zvornik già nel 1461. Apparentemente si riferiva a S. Muvekita (Tarihi Bosna, autografo all'Istituto Orientale, n. 1164), che non era sempre ritenuta una fonte affidabile.
  5. ^ Rade Petrović, Il fallito modello federale della ex Jugoslavia, Rubbettino Editore, 2005, p. 184, ISBN 978-88-498-1379-1.
  6. ^ (BS) Početak atalne turske vlasti u Bosni, su ibn-sina.net, Naučnoistraživački institut Sarajevo (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
  7. ^ (HR) Naučno društvo NR Bosne i Hercegovine Odjeljenje istorijsko-filoloških nauka, Radovi, Društvo, 1954, p. 135. URL consultato il 12 ottobre 2021.
  8. ^ (SR) Godis̆njak grada Beograda, Beogradske novine, 1979, p. 39. URL consultato il 12 ottobre 2021.
    «Ипак градња бродова се посебно везивала за шест санџака: никопољски, видински, смедеревски, зворнички, пожешки и мохачки.»
  9. ^ Adem Handžić, Population of Bosnia in the Ottoman period: a historical overview, Research Centre for Islamic History, Art, and Culture, 1994.
    «The sancak of Bosnia consisted of 55 nahiye, the sancak of Klis 42. of Zvornik 31, of Herzegovina 25, of Cernica (Pakrac) 13 and of Krka (Lika) ca. 30 nahiye. These sancaks formed the Bosnian eyalet. Before we consider the data from this ...»
  10. ^ (HR) Motrišta, Matica hrvatska Mostar., 2001, pp. 66-67. URL consultato il 12 ottobre 2021.
  11. ^ (SR) Pravni fakultet Sarajevo, Годишњак правног факултета у Сарајеву, Pravni fakultet Univerziteta u Sarajevu., 1988, p. 355. URL consultato il 12 ottobre 2021.

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