Voynuk
I voynuk[1][2][3][4][5] o voinuk[6][7] (a volte chiamati voynugan)[8] erano i membri di una privilegiata classe sociale militare ottomana[9] fondata negli anni 1370 o 1380. I voynuk erano sudditi ottomani non musulmani, solitamente slavi,[10] e anche valacchi non slavi[11] esenti da tassazione, provenienti dai Balcani, in particolare dalle regioni della Serbia meridionale, Macedonia, Tessaglia, Bulgaria e Albania e in misura molto minore Bosnia e intorno alla regione del Danubio-Sava.[12][13] I voynuk appartenevano al sangiaccato (o sanjak) dei Voynuk che non era un'unità territoriale come gli altri sangiaccati ma una separata unità organizzativa dell'Impero ottomano.
Istituzione
Il termine "voynuk" deriva da "vojnik" che nelle lingue slave meridionali significa "soldato".[12] Questa categoria di cittadini si trovava nella Serbia medievale.[14] Originariamente erano membri della nobiltà balcanica pre-esistente che si unirono agli ottomani nel XIV secolo e che furono autorizzati a mantenere i loro possedimenti perché gli ottomani, durante il primo periodo di espansione, incorporavano regolarmente gruppi militari pre-ottomani, inclusi i voynuk, nel proprio sistema per compiere più facilmente le loro nuove conquiste.[15][16] La classe sociale dei voynuk fu istituita negli anni 1370 o 1380.[13] La Serbia meridionale, la Macedonia e la Bulgaria erano le aree principali dei gruppi voynuk con alcuni gruppi più piccoli in Bosnia e nell'area del Danubio-Sava.[17]
Caratteristiche
I voynuk erano cittadini non musulmani esenti da tassazione che prestavano servizio militare in periodi di guerra.[18] L'unica forma di tassazione che pagavano era il 'maktu', un importo forfettario non pro capite addebitato alle comunità voynuk.[19] Durante i periodi di pace vivevano di agricoltura, ovvero coltivazione e allevamento di bestiame.[14] Veniva loro permesso di mantenere i loro 'baştinas' (pezzo ereditabile di terra arabile) e avevano diritto al saccheggio durante la guerra.[14] I voynuk furono una parte importante delle forze ottomane fino al XVI secolo, quando la loro importanza militare iniziò a diminuire a tal punto da perdere il loro status privilegiato, divenendo alla pari delle posizioni delle classi militari musulmane.[20][21] A causa dei privilegi perduti, molti voynuk iniziarono a sostenere i veneziani o gli Asburgo e a unirsi agli aiduchi.[22] All'inizio del XVIII secolo circa un terzo dei giovani cristiani che vivevano nei pressi dei confini ottomano/cristiani erano membri dei gruppi di fuorilegge.[23]
Inizialmente, il compito principale dei voynuk era quello di proteggere i confini ottomani in Bulgaria e Macedonia, tramite pattugliamenti o incursioni nel territorio nemico.[24][25] Più tardi, i voynuk divennero truppe ausiliarie che fornivano mezzi di trasporto e cavalli per le forze ottomane durante le loro campagne.[12] Nel XVI secolo c'erano circa 40.000 voynuk in Bulgaria i quali furono registrati come il più grande gruppo militare in quella regione.[26] Durante il XVI e il XVII secolo gli ottomani usavano nei loro documenti il termine voynuk come sinonimo di bulgaro.[27][28]
Ranghi
I voynuk avevano una propria gerarchia con i seguenti gradi, a partire dal più alto:[29]
I voynuk erano organizzati all'interno del sangiaccato dei Voynuk (in turco Voynugân Sancağı) che non era un'unità amministrativa territoriale come gli altri regolari sangiaccati (o sanjak), ma una delle unità organizzative ottomane dei gruppi militari e sociali.[30] Le più grandi di tali unità erano quelle dei Voynuk, degli Akinci, degli Yürük, dei Rom e dei Vlach.[31]
Note
- ^ Grigore Arbore-Popescu, Cristiani d'Oriente: spiritualità, arte e potere nell'Europa post bizantina, Electa, 1999, p. 44, ISBN 978-88-435-7179-6. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ Mehmet Fuat Köprülü, Alcune osservazioni intorno all'influenza delle istituzioni bizantine sulle istituzioni ottomane, Istituto per l'Oriente, 1953, p. 172. URL consultato il 16 settembre 2021.
«voynuk [sorta di milizia]»
- ^ André Guillou, L'Impero bizantino e l'islamismo, Unione tipografico-editrice torinese, 1981, p. 338, ISBN 978-88-02-03600-7. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ Luciano Vaccaro, Storia religiosa dell'Islam nei Balcani, Centro ambrosiano, 2008, p. 173, ISBN 978-88-8025-668-7. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ Storia d'Europa: L'età moderna, secoli XVI-XVIII, G. Einaudi, 1995, p. 78, ISBN 978-88-06-13339-9. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ Studi veneziani, L.S. Olschki, 1982, p. 321. URL consultato il 16 settembre 2021.
«Un primo tipo d'individuo di questa specie è il voinuk , militare a piedi o a cavallo di origine cristiana , reclutato anche fra la piccola nobiltà o i pastori nomadi»
- ^ A. BARATTA, Constantinopoli effigiata e descritta, con una notizia sulle celebri sette chiese dell ́Asia Minore..., Al. Fontana, 1840, p. 609. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ (EN) Balkan Incelemesi Yıllığı, Isis, 2000, p. 35. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ Ömer Turan, The Turkish minority in Bulgaria, 1878-1908, Türk Tarih Kurumu Basımevi, 1998, p. 26, ISBN 978-975-16-0955-7.
- ^ Béla Kalman Király e Gunther Erich Rothenberg, War and Society in East Central Europe: The fall of medieval kingdom of Hungary: Mohacs 1526-Buda 1541, Brooklyn College Press : distributed by Columbia University Press, 1989, p. 275, ISBN 978-0-88033-152-4, LCCN 88-62290.
«Voynuk: non-Muslim (usually Slavic) auxiliary in Ottoman service.»
- ^ Vjeran Kursar, OTAM, 34/Güz 2013, 115-161: Being an Ottoman Vlach: On Vlach Identity (Ies), Role and Status in Western Parts of the Ottoman Balkans (15th-18th Centuries). Bir Osmanlı Eflakı Olmak: Osmanlı Balkanlarının Batı Bölgelerinde Eflak Kimliği, Görevi ve Vaziyetine Dair (15.-18. Yüzyıllar), OTAM, Ankara Üniversitesi, pp. 143–144.
- ^ a b c Mesut Uyar e Edward J. Erickson, A Military History of the Ottomans: From Osman to Atatürk, ABC-CLIO, 23 September 2009, pp. 64, ISBN 978-0-275-98876-0.
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- ^ a b c Tatjana Katić, Österreichische Osthefte, LIT Verlag Münster, 2005, p. 148, ISBN 978-3-8258-9539-6.
- ^ Kemal Çiçek, Ercüment Kuran e Nejat Göyünç, Great Ottoman Turkish civilization, Yeni Türkiye, 2000.
«Again like the martoloses, the voynuks were originally those members of the old Balkan feudal nobility who threw in their lot with the Ottomans during the fourteenth century. They were subsequently allowed to keep all or part of their feudal»
- ^ Halil İnalcık, 1300 - 1600, Cambridge University Press, 1997, p. 17, ISBN 978-0-521-57456-3.
«in the early period often incorporated into their own system pre- Ottoman military groups called proniar, voynuk (voynik), martolos, etc.»
- ^ Edward J. Erickson, Mesut Uyar; (2009) A Military History of the Ottomans: From Osman to Atatürk p. 64; Praeger, ISBN 0275988767
- ^ Linda T. Darling, Revenue-Raising and Legitimacy: Tax Collection and Finance Administration in the Ottoman Empire, 1560-1660, BRILL, 1996, p. 83, ISBN 978-90-04-10289-7.
- ^ Mihail Guboglu, Enjeux politiques, économiques et militaires en Mer noire (XIVe-XXIe siècles): études à la mémoire de Mihail Guboglu, Musée de Braïla, 2007, p. 298, ISBN 978-973-9469-94-4.
«They were exempt from paying per capita tax, additional taxes, tithes on yield, and simply paid (in instalments) a lump sum called maktu.»
- ^ Glasnik Zemaljskog muzeja Bosne i Hercegovine u Sarajevu: Etnologija, 1977, p. 93.
«Do sredine XVI stoljeóa vojnuci su predstavljali znacajan dio turskih vojnih snaga. Kasnije su svoj znacaj postepeno gubili, njihove privilegije su ukidane,...»
- ^ Robert Brunschvig, Studia Islamica, Larose, 1953, p. 117.
«When the voynuks in the Ottoman army lost their military importance in the 16th century, they were reduced to the status of re'ayd together with the»
- ^ Traian Stoianovich, Balkan Worlds: The First and Last Europe, M.E. Sharpe, 1994, pp. 168, ISBN 978-0-7656-3851-9.
«As the Ottoman government withdrew one privilege after another from the auxiliary 'asker of Orthodox Christians (martolosi, voynuks), the latter shifted their support to Austria, Venice, and Russia,»
- ^ Traian Stoianovich, Balkan Worlds: The First and Last Europe, M.E. Sharpe, 1994, pp. 168, ISBN 978-0-7656-3851-9.
- ^ Mesut Uyar e Edward J. Erickson, A Military History of the Ottomans: From Osman to Atatürk, ABC-CLIO, 23 September 2009, pp. 64–, ISBN 978-0-275-98876-0.
- ^ Kemal Çiçek, Ercüment Kuran e Nejat Göyünç, Great Ottoman Turkish civilization, Yeni Türkiye, 2000.
- ^ Dennis P. Hupchick, The Bulgarians in the Seventeenth Century: Slavic Orthodox Society and Culture Under Ottoman Rule, McFarland, 1993, p. 23, ISBN 978-0-89950-822-1.
«Voynuks constituted the single largest military service group in the Bulgarian lands. In the sixteenth century nearly 8,000 households (or almost 40,000 Bulgarians) were listed as voynuk in Ottoman administrative registers.»
- ^ Ömer Turan, The Turkish minority in Bulgaria, 1878-1908, Türk Tarih Kurumu Basımevi, 1998, p. 25, ISBN 978-975-16-0955-7.
- ^ Biljana Vankovska e Haken Wiberg, Between Past and Future: Civil-Military Relations in Post-Communist Balkan States, I.B.Tauris, 24 October 2003, p. 101, ISBN 978-1-86064-624-9.
«During the 16th- 17th century Bulgarians were named "vojnuci" by the Turks, which literally meant "soldiers".»
- ^ Béla K. Király e Gunther Erich Rothenberg, Special Topics and Generalizations on the 18th and 19th Centuries, Brooklyn College Press, 1979, p. 319, ISBN 978-0-930888-04-6.
«The higher commanding officers of the voynuks were called ceribasi, the voynuk beg(yoynuk be yi), and the voynuk sancak beg (voynuk sancagi veyi); the lower officers were called lagatori.»
- ^ Сима Ћирковић e Раде Михальчић, Лексикон српског средњег века, Knowledge, 1999, p. 645.
«Посебни санџак-бегови управљали су санџаци- ма који нису представљали територијалне, него само организационе јединице неких војничких и друштвених редова (војнуци, акинџије, Јуруци, Цигани)»
- ^ Aleksandar Matkovski, Otpor na Makedonija vo vremeto na turskoto vladeenje, Misla, 1983, p. 372.
«Нај- голема организациона единица на таквите општествени редови како што биле војнуци, акинџии, Јуруци, Роми, Власи кои имале своја посебна организација и»
Voci correlate
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