Nel 1878 il trattato di Berlino concesse all'Austria-Ungheria l'occupazione militare del Sangiaccato, lasciando però l'amministrazione civile agli ottomani; tale occupazione militare durò fino al 1908, quando a seguito dell'annessione della Bosnia, l'Austria ritirò le sue truppe e ne riconsegnò ufficialmente il pieno controllo alla Turchia. Di questa nuova situazione approfittarono presto i giovani stati nazionali slavi dei Balcani.
Inoltre il sangiaccato di Novi Pazar fu oggetto di un trattato austro-italiano (interpretazione dell'art 7 della Triplice alleanza) nel 1887, nel quale l'Austria-Ungheria prometteva al Regno d'Italia compensi territoriali nel momento in cui avesse annesso a sé questo sangiaccato, cosa che comunque non avvenne. Dopo l'occupazione austriaca, nel 1909, il territorio fu oggetto di un secondo trattato fra Austria e Italia, secondo il quale l'Italia sarebbe stata ricompensata nel caso l'Austria avesse rioccupato il sangiaccato.[1]
Note
^Luigi SalvatorelliLa Triplice alleanza. Storia diplomatica (1877-1912), Milano, Istituto per gli studi di politica internazionale, 1939, pp. 376-377.