Trascorse l'infanzia a Torino con la famiglia. Studiò in Italia e negli Stati Uniti[1]; nel capoluogo piemontese si laureò in lettere moderne, con una tesi su Tommaso Campanella.
Giovane lettore del Corriere della Sera, scoprì di avere una predilezione per gli articoli di Indro Montanelli. Nel 1956, dopo aver conseguito la maturità liceale, gli chiese un incontro. Montanelli gli aprì le porte della sua casa romana in piazza Navona. Successivamente favorì la sua assunzione come cronista al Corriere d'Informazione, l’edizione del pomeriggio del Corriere (1960)[2]. Da Milano Gervaso ottenne il trasferimento a Roma, dove proseguì la sua carriera professionale nel Corriere della Sera.
Tra gli anni sessanta e settanta firmò, insieme a Montanelli, i sei volumi dal 3º all'8º della Storia d'Italia, acquisendo grande notorietà. Negli anni settanta lasciò il Corriere della Sera per mettersi in proprio. Scrisse su altri giornali, cominciò a lavorare in radio e in televisione. Gli venne affidata dalla Rai una rubrica di interviste, prima in Domenica in di Pippo Baudo nella stagione televisiva 1980-1981 e poi in Buona Domenica di Corrado nella stagione 1984-1985. Durante questo periodo divenne celebre la sua imitazione da parte di Gianfranco D'Angelo come "Gervasetto" nel programma televisivo Drive In.[3] Come commentatore politico, a partire dal 1996 e ininterrottamente fino al 2006, condusse il programma Peste e Corna e... Gocce di storia, andato in onda dal lunedì al venerdì alle 7:30 su Rete 4. Compariva in video indossando sempre una cravatta a farfalla[1].
Fu collaboratore di quotidiani (Il Mattino, Il Messaggero, Il Gazzettino, il Giornale, sul quale tenne una rubrica di aforismi ogni lunedì, e Libero) e periodici, opinionista e commentatore politico e di costume. Fu presidente onorario della «European sexual dysfunction alliance» (ESDA).[senza fonte]
Nel maggio 1981 venne scoperta la sua appartenenza alla loggia massonica P2. Al riguardo dichiarò: «Mi ero iscritto perché mi piaceva la massoneria e volevo scriverci un libro, come poi ho fatto. In realtà la P2 era un'entità affaristica contrapposta a quella di Cuccia e Agnelli, che aveva vinto».[4] Dallo scandalo P2 Gervaso uscì pulito, in quanto l'iscrizione ad una loggia massonica segreta non costituisce reato ipso facto[5].
Nel corso della sua vita Roberto Gervaso conobbe tre grandi crisi di natura depressiva: la prima avvenne all'età di 23 anni, la seconda a 43 anni, mentre la terza all'età di 71 anni (in termini temporali, rispettivamente nel 1960, nel 1980 e nel 2008)[4][11].
Fu vegetariano per oltre quarant'anni. A riguardo disse di esserlo diventato per tre motivi: perché lo era sua madre, perché provava verso la carne «una ripugnanza filosofica»[12] e infine per il consiglio di un medico, secondo il quale l'essere vegetariano lo avrebbe tenuto lontano da certe malattie[13].
Cagliostro. Storia di Giuseppe Balsamo, mago e avventuriero, Milano, Rizzoli, 1972, Premio Bancarella 1973. Nuova edizione: Il grande mago. Vita, morte e miracoli del conte di Cagliostro, Milano, Rizzoli, 2002, ISBN 88-17-87027-7.
Casanova, Milano, Rizzoli, 1974.
I Borgia, Milano, Rizzoli, 1976.
Nerone, Milano, Rusconi, 1978.
Claretta. La donna che morì per Mussolini, Milano, Rizzoli, 1982.
La Monaca di Monza. Venere in convento, Milano, Bompiani, 1984.
La Bella Rosina. Amore e ragion di Stato in Casa Savoia, Milano, Bompiani, 1991, ISBN 88-452-1803-1.
Ritratti
Il dito nell'occhio. Interviste coi contemporanei, Milano, Rusconi, 1977.
La pulce nell'orecchio. Interviste famose, Milano, Rusconi, 1979.
La mosca al naso. Interviste famose, Milano, Rizzoli, 1980.
Spiedi e spiedini. Vizi, peccati, virtù dei potenti, Milano, Rizzoli, 1981.
Dente per dente. Duelli celebri-interviste famose, Milano, Rizzoli, 1983. ISBN 88-17-73084-X.
A tu per tu con il passato. Interviste immaginarie, Milano, Bompiani, 1994. ISBN 88-452-2224-1.
Sotto a chi tocca. Interviste famose, Milano, Bompiani, 1994. ISBN 88-452-2320-5.
I sinistri. Da Mussolini a Scalfaro, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-43233-0.
I destri. Da D'Annunzio a D'Alema, Milano, Mondadori, 1998. ISBN 88-04-44818-0.
Permette? Giovanni Rana. Una vita in un'intervista, in collaborazione con Claudia Farina, Vicenza, Pozza, 1999. ISBN 88-7305-731-4.
Appassionate. Storie d'amore e di potere, Milano, Mondadori, 2000. ISBN 88-04-41748-X.
Amanti. Storie di cuori e di potere, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50300-9.
Ve li racconto io. A tu per tu con i protagonisti del Novecento, Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-54931-9.
^ Francesca Galici, È morto Roberto Gervaso, in Il Giornale, 2 giugno 2020. URL consultato il 2 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2020).