Dopo l'addio di Mazzarri, la società calabrese ingaggiò Massimo Ficcadenti per la panchina.[4] La squadra ebbe un avvio negativo in campionato, malgrado nel pareggio con il Palermo (1-1) l'attaccante Amoruso divenne il miglior marcatore del club in A (con 31 reti).[5][6] Dopo 10 giornate, con la formazione ancora a secco di vittorie[7], Ficcadenti fu sostituito da Renzo Ulivieri.[8] Il primo successo venne ottenuto al 12º turno, sconfiggendo per 2-0 il Genoa[9]: i gol furono realizzati da Amoruso (giunto alla trecentesima presenza in massima serie) e dal nuovo acquisto Joelson.[10] La Reggina conseguì 17 punti nel girone di andata[11], ritrovandosi terzultima al pari di Siena e Torino.[12]
A febbraio, gli amaranto discesero addirittura al penultimo posto nonostante la vittoria casalinga contro la Juventus.[13] La situazione spinse la dirigenza ad un ulteriore cambio in panchina, con il tecnico della Primavera Orlandi a rimpiazzare Ulivieri.[14] Il nuovo allenatore conseguì, contro il Siena, un 4-0 che rappresenta la più larga affermazione dei calabresi in A.[15][16] Nelle giornate conclusive, la squadra ottenne vittorie importanti su avversarie a loro volta in corsa per la salvezza.[17][18] La permanenza venne raggiunta alla penultima domenica tramite un 2-0 contro l'Empoli, con il quindicesimo posto finale.[19]