Il PC è stato fondato nel 1991 da Dan Voiculescu, dopo la caduta del regime comunista. Il PC è andato spostandosi nel tempo da posizioni centriste a posizioni conservatrici. Inizialmente, infatti, il PC aveva il nome di Partito Umanista Romeno (Partidul Umanist Român - PUR). Ha assunto l'attuale denominazione nel 2005.
Nel 2000 il PC, allora PUR, si coalizzò con il Partito Socialdemocratico (centro-sinistra) e formò con questo il nuovo governo. Il PC/PUR ottenne la formazione di un nuovo Ministero, quello delle Piccole e Medie Imprese, l'elettorato di riferimento dei "conservatori". La soppressione del Ministero nel 2003 provocò la rottura tra PSD e PC/PUR. Nonostante la rottura con il PSD, il PC/PSD si ripresentò in coalizione con i socialdemocratici alle elezioni del 2004. Visto l'insuccesso elettorale e l'esigua maggioranza del governo a guida liberale (formata dal Partito Democratico Liberale e dal Partito Nazionale Liberale), il PC entrò a far parte della nuova maggioranza, salvo uscirne nel 2006.
Il PC si propone di promuovere la famiglia, la solidarietà sociale, l'integrazione europea, oltre che difendere l'identità nazionale. Si ispira direttamente allo storico Partito Conservatore Romeno, uno dei due maggiori partiti rumeni del periodo antecedente alla prima guerra mondiale. È da notare, però, che tra i due partiti non vi è una diretta continuità storica.
Nel 2005, il PC organizzò la "Marcia per i valori familiari" quale reazione allo svolgimento a Bucarest del Gay pride. Il PC, infatti, si oppone al riconoscimento dei matrimoni-gay. Il PC, inoltre, sostiene l'introduzione dell'obbligatorietà dell'educazione religiosa nelle scuole.
Alle politiche del 2008, il PC è ritornato ad allearsi con il PSD. L'alleanza ha ottenuto il 33,1% dei voti (- 3,7%), con una perdita di 18 seggi. Ad avvantaggiarsene sono stati gli avversari del PNL e del PDL che, presentatisi separatamente, hanno ottenuto complessivamente il 51% dei voti, con un incremento del 19%. I liberali nazionali ed i liberal-democratici hanno, infatti, sottratto voti oltre che all'alleanza PC-PSD, anche al Partito Grande Romania, che è passato dal 13 al 3% dei voti.
Il PC si pose pertanto come un partito "social conservatore": conservatore sui temi etici, ma sostenitore di un forte ruolo dello stato in economia. Da qui l'ambivalenza delle sue alleanze.