Lulù è un film del 1953 diretto da Fernando Cerchio.
Il film è tratto dall'omonima opera teatrale di Carlo Bertolazzi, andata in scena per la prima volta nel 1903.
Trama
Mario, studente di nobile famiglia milanese, si innamora di Lulù, una giovane sciantosa. Mentre lo studente si trova a casa di Lulù, arriva il protettore di lei e gli consegna le chiavi dell'appartamento. Mario, che aveva ingenuamente creduto nella buona fede di Lulù, si allontana dalla casa sconvolto. Quando dopo qualche tempo ritorna, non la trova più: ha lasciato l'appartamento ed è tornata a vivere con i suoi genitori, persone di discutibili principi, che suggeriscono alla figlia di fingere una gravidanza. Mario, sentendosi responsabile, sposa Lulù contro il volere della sua famiglia e continua gli studi a Milano, trovando sistemazione in campagna in una casa lasciatagli dalla nonna. Lulù comincia a trovare noiosa la vita di campagna e riprende una vecchia relazione. Quando Mario viene messo sull'avviso da una lettera anonima, si precipita a casa e sorprende Lulù con l'amante. Questi, minacciato da Mario, gli spara, ma colpisce Lulù che si era frapposta fra i due.
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