Gennaio 1865: nelle fasi conclusive della Guerra di secessione americana, il PresidenteAbraham Lincoln, da pochi giorni rieletto trionfalmente a un secondo mandato, deve affrontare il problema dell'abolizione della schiavitù, e cercare di fare approvare dalla Camera dei rappresentanti il XIII Emendamento della Costituzione. Lincoln vuole che la Camera lo approvi prima di venire rinnovata per effetto delle elezioni di poche settimane prima, temendo che un Parlamento, sia pure a schiacciante maggioranza Repubblicana, si rifiuterebbe di compiere un passo del genere a guerra finita. Al contrario, i parlamentari sarebbero più ben disposti a votare a favore dell'abolizione della schiavitù se credessero, con questo voto, di accelerare la fine della guerra.
Il tempo stringe quindi: il primo passo di Lincoln è cercare l'unità del Partito repubblicano, tra la frangia conservatrice, impersonata dalla famiglia Blair (a cui deve promettere di aprire negoziati con gli Stati del Sud per accelerare la fine della guerra) e quella radicale, capeggiata da Thaddeus Stevens, con cui in passato c'erano stati forti dissapori. Lincoln riesce faticosamente a stringere un accordo con entrambe le fazioni.
Ma non basta ancora: bisogna conquistare il voto di una parte dei Democratici, di regola ostili all'eliminazione della schiavitù. Lincoln non esita allora, per raggiungere il suo scopo, a usare metodi poco ortodossi. Il Segretario di StatoWilliam H. Seward assolda tre loschi personaggi con il compito di offrire lucrosi incarichi ai rappresentanti Democratici che garantiranno un voto favorevole. In questi giorni convulsi, il Presidente deve fare anche i conti con la nevrosi della moglie, il cui equilibrio psicologico è sempre più fragile, e con la ribellione del figlio che, contro la volontà del padre, vuole lasciare gli studi di giurisprudenza per arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti.
Nel frattempo, si susseguono le battaglie decisive della guerra civile, sempre più sanguinose. Dopo l'ultima, una delegazione del Sud si avvia per Washington per negoziare la pace: se questo avvenisse, molte vite umane sarebbero risparmiate, ma sarebbe impossibile far passare l'emendamento che cancella la schiavitù. Lincoln è combattuto, ha una crisi di coscienza, poi decide di far valere i suoi principi. Impedisce così alla delegazione del Sud di arrivare a Washington prima del voto decisivo, che passa per un soffio, grazie anche al voto dei Democratici "comprati". Nei successivi colloqui, Lincoln si dimostra intransigente con gli Stati del Sud, chiedendo una resa senza condizioni.
Finita la guerra, Lincoln sembra pronto a nuove riforme in favore dell'uguaglianza tra bianchi e neri, ma il suo progetto politico viene spezzato dall'attentato del 14 aprile 1865, in cui viene assassinato.
Produzione
L'idea del progetto prende vita quando Steven Spielberg incontra la scrittrice Doris Kearns Goodwin, che aveva appena finito la stesura del suo libro Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln (pubblicato nel 2005), letto dallo stesso Spielberg in anteprima, su concessione della scrittrice; così il regista decise di girare un film sulla vita di Abraham Lincoln basandosi sul libro della Goodwin[1].
Cast
Liam Neeson firmò per essere il protagonista del film appena il progetto fu avviato nel 2005, ma in seguito, in accordo con regista e casa di produzione, lo stesso Neeson lasciò il ruolo perché troppo vecchio per interpretare Abraham Lincoln[2] e nel novembre del 2010 fu scelto definitivamente Daniel Day-Lewis. Quest'ultimo aveva già recitato in un film ambientato durante la Guerra Civile, Gangs of New York nel quale aveva interpretato William "Bill il Macellaio" Cutting, un newyorchese realmente esistito ma di idee e sentimenti opposti a quelli di Lincoln[3]. Fatto curioso è che in Gangs of New York prese parte, seppure in una parte minore, proprio Liam Neeson, che condivide una scena di centrale importanza proprio con Day-Lewis.
Sally Field entrò nel cast già dal settembre 2007, ma fu ufficializzata solo nell'aprile 2011.
Harrison Ford doveva prendere parte al film con una piccola apparizione nelle vesti di Andrew Johnson, ma il ruolo e le sue scene furono cancellate dalla sceneggiatura[4].
Il primo teaser trailer del film venne pubblicato online l'11 settembre 2012, mentre il full trailer uscì il 13 settembre[10]. Il 30 novembre è stata invece diffusa online la versione italiana del trailer.[11]
La pellicola è stata distribuita in numero limitato di copie nei cinema statunitensi a partire dal 9 novembre 2012, mentre dal 16 novembre viene distribuito in tutti i cinema[12]. Il film arriva in Europa agli inizi del 2013 ed in Italia il 24 gennaio.